Come per l’ingegneria (argomento trattato nel numero di febbraio) la gestione degli Asset Industriali comporta un nuovo e diverso approccio per quanto riguarda la Organizzazione ed i Processi della Manutenzione
La manutenzione è uno dei tre pilastri su cui si regge l’Asset Management ed è sicuramente il più importante per il ciclo di vita dell’Asset e per fare sì che l’Asset resti in condizioni tali da consentire di realizzare gli obiettivi aziendali di efficienza, efficacia e sicurezza.
Manutenzione e business
La manutenzione deve quindi ricoprire un ruolo strategico, allineando le proprie attività con i piani di business aziendali di medio e lungo termine. Ciò è necessario per portare un contributo realmente efficace per gli obiettivi da raggiungere e a garanzia della competitività e della sostenibilità a lungo termine.
Per questo il sistema manutentivo deve essere strutturato come un processo in modo da ottemperare ai seguenti principi fondamentali:
Conservazione del patrimonio impiantistico: è uno degli obiettivi più importanti che deve essere perseguito con interventi tempestivi in ragione delle necessità, anche a costo di conflitti con la produzione (intesa anche come esercizio)
Miglioramento delle prestazioni (affidabilità): la conservazione del patrimonio impiantistico deve essere perseguita in una ottica di miglioramento ed adeguamento degli impianti alle esigenze qualitative e quantitative in continuo cambiamento
Crescita della disponibilità: è il parametro dell’efficacia dell’azione manutentiva. E’ intesa come rapporto tra le ore di marcia produttiva di una macchina o di un impianto, in condizioni di rispetto degli standard qualitativi e quantitativi, ed il tempo di esercizio programmato ed atteso
Riduzione dei costi: attraverso l’applicazione sempre più estesa della manutenzione a condizione/predittiva e migliorativa, cioè attraverso l’ottimizzazione del sistema
Il processo di manutenzione richiede pertanto:
- progettazione
- pianificazione delle attività necessarie
- programmazione o schedulazione delle risorse
- esecuzione delle attività
- controllo della gestione operativa
- monitoraggio attraverso indicatori individuati
- Il tutto in ottica di miglioramento continuo.
Generazione di valore
Però (come affermato dal Direttore della Rivista in un suo editoriale) il saper fare manutenzione, anche in modo ottimale, è condizione necessaria ma non sufficiente per una piena generazione di valore di una organizzazione.
Il concetto di valore deve quindi essere inteso come elemento fondante per la progettazione della funzione Manutenzione nella più ampia visione di gestione del ciclo di vita degli Asset (dove il concetto di generazione di valore è centrale).
La pratica industriale dovrà concentrarsi quindi sulla creazione di valore, e il manager di Manutenzione dovrà sapere come portare valore, con scelte tecniche, organizzative e tecnologiche.
E allora assume nuova importanza il controllo economico dell’attività manutentiva attraverso almenoi seguenti punti fondamentali:
Attuazione di un vero Controllo di gestione: mettere in atto tutte le modalità di controllo ed indirizzo finalizzate all’obiettivo che l’azienda si propone.
Definizione del budget ed dei consuntivi: strumenti con i quali si controlla l’intero fenomeno manutentivo.
Definizione e controllo del Costo del ciclo di vita: tutti i costi che accompagnano l’esistenza di un veicolo
Il Sistema manutentivo in questa nuova ottica ha quindi l’obbligo di operare per:
1. Determinazione dell’ambiente di vita e delle effettive condizioni di utilizzo, cioè individuazione delle specificità e criticità dell’esercizio. Non solo quindi un profilo di missione genericamente definito, ma tutti i parametri che in qualche misura hanno influenza e sono significativi per il sistema manutentivo.
2. Definizione delle esigenze di affidabilità e manutenibilità. Chi acquista un bene deve avere ben chiaro e definire in capitolato le caratteristiche funzionali del prodotto (che poi generano le specifiche di progetto) in grado di soddisfare compiutamente le esigenze.
3. Realizzazione di un programma di manutenzione mirato, che discende dalle informazioni tecniche del Costruttore ma che deve essere sviluppato dal manutentore sulla base di dati storici, dell’esperienza consuntivata e del programma di utilizzo che l’esercizio adotterà.
Postulati per l’organizzazione
Possiamo quindi definire alcuni postulati per l’organizzazione del Sistema Manutentivo.
1. Il servizio di manutenzione deve essere strutturato in modo da ottemperare ai seguenti principi/obiettivi:
- mantenere i beni in grado di funzionare nelle condizioni stabilite;
- garantire la sicurezza del personale e la tutela ambientale;
- rispondere ai requisiti di sicurezza nelle attività manutentive;
- effettuare le attività di manutenzione con la massima economicità;
2. Ne discende la necessità di:
- definizione delle politiche di manutenzione più idonee;
- dimensionamento e qualificazione delle risorse per l’attuazione delle politiche selezionate;
- controllo tecnico ed economico dei risultati. È essenziale disporre di un sistema di controllo tecnico-economico per ottimizzare la gestione ed il costo totale della manutenzione (KPI)
Conclusione
Riprendiamo e aggiorniamo la classica definizione della Manutenzione inserendola in questa nuova prospettiva:
“la Manutenzione è un PROCESSO che è parte rilevante della gestione di un ASSET per tutto il ciclo di vita atteso. È volta al mantenimento ed al miglioramento della qualità dei beni ed alla determinazione e conferma del loro valore”.
Bruno Sasso, Coordinatore Comitato Tecnico-Scientifico, Manutenzione T&M