Durante l'ultima edizione di Ipack-Ima GEARTEC e ATAG hanno annunciato ufficialmente alla stampa l’accordo attraverso il quale ATAG ha acquisito circa il 40% di GEARTEC, con l’opzione di raggiungere il 50% nell’arco di tre anni con un investimento complessivo che va oltre un milione di euro.
Una visione condivisa
Divenuto operativo per la clientela di entrambe le società a inizio 2018, il piano collaborazione è finalizzato a valorizzare la complementarietà e la visione strategica condivisa delle due aziende, incrociando le rispettive peculiarità produttive, la rete di vendita, le capacità e le competenze tecniche, accanto all’integrazione della gamma prodotti delle due realtà, con indubbi ampliamenti di opportunità e vantaggi per le rispettive clientele.
“ATAG con questo accordo si ripropone di continuare a lavorare nell’ottica di un gruppo industriale integrato affrontando in modo dinamico e adeguato le complessità del mercato attuale mettendo in campo dimensioni e competenze che rendono il gruppo all’altezza delle maggiori realtà europee” ha spiegato Federico Spagnolo, Presidente del Consiglio di Amministrazione ATAG.
“Dopo 25 anni di esperienza nell’ambito della lavorazione delle materie plastiche e a distanza di tre anni dalla nascita di GEARTEC, ho avvertito l’esigenza di identificare un partner in grado di condividere le scelte e proseguire il progetto che ho fatto partire. Sono molto soddisfatto che Federico Spagnolo abbia creduto in queste opportunità di crescita congiunta, in quanto ATAG è un’azienda importante, finanziariamnte solida, che vanta un ottimo posizionamento nell’ambito delle forniture industriali. Tutto questo ci ha consentito di immaginare un futuro comune” ha commentato Giancarlo Piatti, Direttore Generale GEARTEC.
Un ampio margine di crescita in comune
Le due aziende condividono un ampio business comune e questo piano di collaborazione apre a inedite sinergie che consentiranno di servire in modo allargato e più completo il proprio parterre con i clienti.
“Per quanto riguarda GEARTEC, l’ingresso nel gruppo ATAG ci consente di aumentare la nostra presenza grazie alla capillarità delle rete di vendita ATAG sul territorio e apre inoltre a un importante completamento di gamma, che deriva dalla specilaizzazione ATAG nel mondo degli elastomeri, garantendo l’accesso a una gamma di prodotti unica per varietà e qualità nell’ambito delle forniture industriali” ha affermato Piatti.
“L’entrata di GEARTEC nel nostro gruppo, consente ad ATAG di completare la gamma in un settore, quello industriale, dove le materie plastiche sono centrali” ha spiegato Spagnolo. “Grazie a tale accordo, possiamo rispondere a esigenze nuove e diverse della nostra clientela con applicazioni e prodotti finiti a elevato valore aggiunto realizzate in materiali plastici da lavorazione meccanica, fruendo del know-how e dell’esperienza GEARTEC nella lavorazione dei tecnopolimeri. Per tutti questi motivi siamo molto ottimisti e prevediamo buone opportunità di sviluppo, con una crescita di almeno il 10% nei prossimi tre anni” ha affermato Spagnolo.
Un programma unico per due brand distinti
Partendo da una visione comune e proiettata verso un futuro di crescita che si basa sulla qualità e la ricerca di applicazioni speciali a elevato valore aggiunto con l’obiettivo di risolvere le sfide e rispondere alle esigenze del cliente, le due aziende ̶ che manterranno i propri brand separati ̶ condividono fin da subito anche dei programmi di investimenti comuni.
Infatti GEARTEC sta lavorando al potentenziamento del reparrto di fresatura per le microlavorazioni entro il 2018 ha aggiunto Piatti. Una posizione confermata anche da Spagnolo quando afferma che “la nostra strategia di crescita prevede sviluppi tramite linee dirette e tramite operazioni di fusioni e accordi in Italia e all’estero”.
La collaborazione tra ATAG e GEARTEC porterà inoltre a delle nuove economie di scala sia a livello di costi sia di sinergie commerciali e industriali tese a favorire lo sviluppo del mercato estero specialmente nel Nord Europa e, in particolare, in paesi come la Svizzera, la Germania e la Francia.
Maria Bonaria Mereu