Rimasi incuriosito da una rivista con una copertina dai colori vivaci, prevalentemente bianco e azzurro, con la foto di un impianto, che stava sulla scrivania del Direttore della Raffineria.
Aveva un titolo che in qualche modo mi riguardava: Manutenzione industriale.
Il Direttore mi aveva chiamato perché desiderava parlarmi dei costi di manutenzione e del piano di manutenzione preventiva che avevo proposto di implementare. Al termine dell'incontro gli chiesi la rivista in prestito e la sera la sfogliai con attenzione: parlava della attività che svolgevo e delle mie problematiche. Era l'organo ufficiale della AIMAN (Associazione
dei tecnici italiani di manutenzione). Trovai un articolo che sembrava scritto apposta per la raffineria. Il giorno seguente, aver fatto le fotocopie di un paio di articoli, la restituii e mi abbonai. Era il settembre del 1968. Dopo qualche tempo ricevetti una lettera che mi invitava a fare domanda di iscrizione all'Aiman.
La rivista era nata nel gennaio del 1959, come organo ufficiale della appena nata Associazione e da allora non ha mai mancato alla sua missione: favorire lo sviluppo e la diffusione della "Cultura Manutentiva".
La rivista ha ormai raggiunto l'età della maturità, quest'anno ha compiuto 55 anni ed arriva a questo anniversario, come è facile vedere, in buona forma.
Ha ovviamente attraversato periodi meno felici, per molti anni è stata Bimestrale, qualche volta anche Trimestrale, negli ultimi venti anni Mensile.
Continua a darsi operosamente da fare in silenzio, proprio come si compete ad un manutentore serio che ottiene buoni risultati senza farlo sapere troppo in giro. Le sue evoluzioni editoriali e formali del titolo della testata son riportate in fig.1. In tutti questi anni 7 Direttori responsabili la hanno curata con tanta passione (Oliva, Rusconi, Pellizari, Santini, Furlanetto, Cangialosi, Di Sivo) consentendo la pubblicazione di oltre 2000 articoli sia tecnici che organizzativi, volti a coprire tutti gli aspetti della manutenzione.
Un patrimonio culturale di prim'ordine che testimonia il forte sviluppo della cultura manutentiva avvenuto nel mondo industriale italiano. La fig. 1 mostra lo sviluppo della rivista che dalle poche centinaia di copie mensili è via via passata a qualche migliaia di copie per raggiungere le attuali 8000.
I motivi di questo successo sono stati e continuano ad essere principalmente tre: La qualità dei contenuti proposti. L'essere sempre aderenti e vicini alle problematiche dei tecnici. Il coinvolgimento dei soci Aiman ed il forte interesse di tutti gli addetti ai lavori e delle imprese del settore.
Nel gennaio del 1988 Il consiglio direttivo dell'Aiman, consapevole dello sviluppo sempre più trasversale della manutenzione, che dalla tecniche diagnostiche e di riparazione si andava estendendo alla progettazione, all'impiantistica per migrare a sicurezza, ambiente, qualità, informatica ecc. chiese a 4 saggi del Consiglio Direttivo (Davalli, Furlanetto, Miani, Santini) di definire un piano di sviluppo che comprendesse tutti i nuovi temi.
Cosi si decise di passare ad una nuova testata: Manutenzione Tecnica e Management. Un trinomio che si è rivelato vincente per la sua completezza e la visione sempre più integrata delle varie e numerose componenti culturali della manutenzione.
Oggi la rivista si legge per la autorevolezza dei suoi contenuti, per la veste grafica piacevole e comunicativa, per la varietà dei suoi articoli e perché non si è manutentori completi se non la si legge.
Ha certamente un posto prioritario tra le similari delle associazioni consorelle Europee.
La rivista ha assunto in questi anni un ruolo trainante per tutti i settori organizzativi, operativi e commerciali che ruotano attorno a quella vasta area professionale che è la manutenzione: dagli impianti alle macchine, dalle apparecchiature ai ricambi e materiali, dall'informatica all'ingegneria di manutenzione, dalla organizzazione al management, dalla normativa nazionale a quella internazionale.
La Rivista è stata fondamentale per la formalizzazione e lo sviluppo della Ingegneria di manutenzione, che l'Aiman ha creato e portato avanti sin dal 1985.
La Rivista è una vetrina con un'offerta sempre più vasta e più completa. È un motore a più cilindri capace di sviluppare cultura ed eventi rappresentando, con autorevolezza, l'Aiman da sempre il Punto di Riferimento Culturale della Manutenzione in Italia. Stiamo vivendo la più grande crisi economica dell'era moderna e anche l'Aiman di fronte alle necessità di conseguire il miglior equilibrio sostenibile, vuole intraprendere nuovi percorsi, per continuare ad offrire il proprio contributo di valori e contenuti culturali e scientifici con passione e rinnovato impegno.
Ringraziamo l'editore e i suoi collaboratori, le direzioni, e le redazioni di tutti coloro che hanno contribuito al suo sviluppo in mille modi diversi e sono davvero tantissimi. Ma soprattutto Auguri di Buon Anniversario a te "Cara Rivista". Hai raggiunto la maturità e siamo sicuri che avremo risultati ancora migliori e nuovi successi per tanti anni ancora. Se è vero che ogni fabbro è artefice della propria fortuna, siamo sicuri che i Manutentori saranno capaci di continuare a far crescere ancora la loro rivista. Perciò cara rivista "Manutenzione Tecnica e Management "congratulazioni per il tuo 55esimo anniversario e "Ad Maiora ?
Franco Santini, Presidente Aiman,
Comitee Europeen de Normalization
Chairman T.C. 319 MAINTENANCE