Come cambia il sistema produttivo nell'era dell'Industry 4.0

Stato dell'arte, idee e prospettive per il futuro al centro dell'evento organizzato lo scorso 18 marzo da Festo

  • Aprile 26, 2016
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  • L'evento è stato organizzato da Festo Industrial Automation e Festo CTE in occasione del 60° anniversario del gruppo
    L'evento è stato organizzato da Festo Industrial Automation e Festo CTE in occasione del 60° anniversario del gruppo
  • Sono stati oltre 250 i partecipanti provenienti dal mondo istituzionale, dell'industria e della stampa
    Sono stati oltre 250 i partecipanti provenienti dal mondo istituzionale, dell'industria e della stampa

Come si stanno preparando le aziende italiane ai cambiamenti prefigurati dall'Industry 4.0?

 

In che modo le imprese stanno trasformando i loro reparti produttivi in ottica Smart Factory, e quali tecnologie sono state già adottate in questo senso? Con l'obiettivo di rispondere a questi e ai tanti altri quesiti sull'argomento è andato in scena lo scorso 18 marzo il Convegno "Industry 4.0: la Voce di chi Produce". Tenutosi presso la sede di Assago di Festo, l'evento è stato

organizzato in compartecipazione tra le due società del gruppo, Festo Industrial Automation e Festo CTE, in occasione del 60° anniversario dell'azienda.

Gli oltre 250 partecipanti, tra istituzioni, aziende e organi di stampa, hanno assistito e condiviso con i principali protagonisti del settore manifatturiero italiano idee e sinergie sullo stato dell'arte del nostro Paese.

Una prospettiva comune

L'obiettivo dell'incontro è stato quello di tracciare uno spaccato a 360° dell'Industry 4.0, evidenziando le principali connessioni tra le prospettive di coloro che sono parte attiva della Quarta Rivoluzione Industriale. In tal senso i partecipanti all'evento sono stati i rappresentanti di tutta la filiera, dal fornitore all'End User, con una prevalenza di manufacturer (56% dell'uditorio), seguiti da costruttori di macchine (26%), esperti tecnologici (11%) e personalità del mondo accademico (7%), incentivati a condividere le proprie esperienze dirette relative al tema, avvalendosi di esempi concreti.

 

I lavori sono stati aperti dall'Assessore regionale allo sviluppo economico Mauro Parolini, che ha annunciato che ha preannunciato prossimi investimenti per 900 milioni di euro a sostegno dell'economia e della manifattura lombarda. Successivamente Giampiero Bighiani, Direttore Generale di Festo, ha dato il benvenuto agli ospiti e introdotto il professor Giambattista Gruosso, docente del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Biongegneria del Politecnico di Milano.

 

Focus dell'intervento sono stati i risultati di un'indagine condotta insieme a Festo sulle imprese partecipanti alla giornata, da cui è emerso che il 31,6% di esse sta sentendo l'impatto della trasformazione digitale legata all'Industry 4.0 in maniera elevata, il 49,4% in modo marginale, l'11, 4% in maniera sostanziale e solo il 5,1% del campione non si sente per niente coinvolto nella trasformazione. SAP, ha invece approfondito l'argomento dell'IoT for Business, per bocca di Claudio Coradeschi, Industry Value Engineering e Andrea Martignoni, Customer Innovation and Solution Principal, di SAP Italia. Entrambi hanno sottolineato come l'integrazione di processi e informazioni sia essenziale per la creazione di una catena del valore all'interno della fabbrica del futuro, presentata con cinque scenari: integrazione verticale  intra-azienda (denominata Shop floor to Top floor), presenza di macchine autonome (MtoM, Machine to Machine), diretta integrazione dei configuratori online (eCommerce Integration), collaborazione produttiva (Manufacturing Collaboration) e, infine, manutenzione e qualità predittive (Machine Cloud).

 

 

 

A testimonianza del modello esposto sono stati analizzati diversi casi applicativi di successo tra cui spiccano Harley-Davidson che, grazie alla riorganizzazione dei processi produttivi, ha ottenuto una riduzione sia dei costi che del delivery time da 21 giorni a 6 ore.

A seguire e in tal senso, Eberhard Klotz, del reparto Marketing Electric Automation di Festo AG, ha accompagnato gli ospiti in un viaggio nel future manufacturing dello Scharnhausen Technology Plant - il nuovo stabilimento tedesco di Festo progettato in ottica Industrie 4.0. Un modello di automazione in termini di alto grado di adattabilità e workflow efficienti, caratterizzato da processi snelli, sostenibili ad alta efficienza energetica e prodotti di altissima qualità. Nella "fabbrica del futuro" la Ricerca & Sviluppo, gli acquisti, la produzione e la logistica lavorano insieme a contatto strettissimo. Gli uffici per lo sviluppo prodotto sono costruiti all'interno dei reparti di produzione, in modo che gli esperti del manufacturing e della industrializzazione possano interagire sin dalle prime fasi dello sviluppo di un nuovo prodotto, con tre obiettivi principali: diminuire i costi, aumentare la qualità e ridurre il time to market.

 

La giornata si è arricchita anche dell'esperienza di tre aziende leader nei rispettivi settori: Loccioni, SACMI e Salvagnini. Luca Lattanzi, del team Research for Innovation, ha presentato il punto di vista Loccioni sugli sviluppi dell'Industria 4.0. A seguire, Pietro Cassani di SACMI ha apportato il suo contributo come primario gruppo mondiale in qualità di costruttore di macchine per i segmenti Ceramics, Packaging (inclusi Beverage e Closures&Containers), Food e Automation, grazie all'applicazione di tecnologie innovative, al forte posizionamento sul mercato e alla ricerca continua di alti standard qualitativi e servizio al cliente. In chiusura degli interventi della mattina Enzo Gesuita, Chief Technical Officer di Salvagnini, azienda che produce e vende macchine e sistemi flessibili per la lavorazione della lamiera, presentando la possibilità di elaborare e gestire i Big Data derivanti dai processi produttivi e dall'esercizio delle macchine nell'automazione di fabbrica come la vera innovazione dell'Industry 4.0.

Le tavole rotonde

Nel pomeriggio il Convegno spazio due tavole rotonde, concepite per dare ampio spazio alla voce di chi produce come Acqua Minerale San Benedetto, Gruppo FCA, Pirelli Tyre e Unilever. Un confronto aperto sulle linee di sviluppo, le implicazioni organizzative e culturali, le soluzioni di automazione disponibili e sperimentate, le applicazioni concrete già in atto e gli orientamenti industriali. Nello specifico, San Benedetto ha condiviso il progetto "ILIS" che prevede l'informatizzazione delle linee di imbottigliamento dello stabilimento di Scorzè, il gruppo FCA ha esposto la sua visione dell'Industria 4.0, quale elemento fondante per il miglioramento della competitività produttiva, basato su un approccio integrato in grado di combinare diverse discipline tra cui anche la progettazione di spazi di lavoro virtuali e, infine, Unilever ha trattato i rischi e le opportunità nel trasformare realtà già consolidate in Industrie 4.0.

 

Così Alessandro Enna, Direttore Festo Academy Italia e Chairman del Convegno, si è espresso in chiusura di giornata: "Sono rimasto molto colpito dalla così ampia adesione al convegno da parte delle aziende, vista la frequenza di iniziative di questo tipo nell'ultimo anno. I partecipanti hanno apprezzato il taglio operativo ed esperienziale della giornata: poter avere allo stesso tavolo clienti e fornitori della stessa filiera, confrontarsi su cosa per ciascuno significhi applicare Industry 4.0 nella propria realtà, verificare cosa si stia facendo in altri Paesi ed in Italia.

 

Un mix particolare che ha creato interesse e cortocircuiti produttivi, dove si è riscontrato che i tempi sono maturi perché il tema possa passare dalla divulgazione delle visioni alla praticità dei fatti. Cambieranno le competenze e i ruoli, diverremo tutti un po'analisti di dati e programmatori, forse, ma se vogliamo un futuro per l'industria in Italia è in questa direzione che dobbiamo muoverci e in fretta."

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