Connettività, grandi masse di dati, Internet of Things, dati continui, pianificazione intelligente, componenti e macchine intelligenti:
Produzione Intelligente (self organized) e Sistemi di Produzione Intelligente (world wide).
Questo sarà il futuro prossimo, come dichiarano referenziati esperti di scienze economiche e tecnologiche. Questo sistema promette molto valore per il cliente, quindi il successo e la redditività di impresa e dunque, con alta probabilità, sarà oggetto di ingenti investimenti.
Ma ad oggi i concetti legati alla Industry 4.0, nonostante se ne parli da ormai tre anni, non sono ancora stati definiti compiutamente.
Ciò di cui si parla è la possibilità di impiegare una Conoscenza Esperta Basata sui Dati che permetta, a tendere, di efficientare verso un massimo quasi assoluto i sistemi produttivi globali di beni e servizi e questo è un concetto che va anche oltre la Industry 4.0 così come pensata attualmente.
In questo scenario la Manutenzione assume un diverso paradigma rispetto quello attuale. La Industry del futuro prevede una presenza umana molto contenuta nel processo produttivo e in tale scenario, quando il sistema nel suo complesso transita a guasto, esso deve reagire il più possibile autonomamente indicando "cosa e quando fare".
Ma come dovrà cambiare allora la Manutenzione rispetto le pratiche e gli schemi attuali?
Self organized! Basata su un decisore automatico che, elaborando in modalità intelligente in logica Problem Solving tutti i dati significativi del processo produttivo complessivo (dall'identificazione del valore atteso dal cliente, input del processo, a quello effettivamente erogato al cliente, output del processo) definisca le variabili (tipologia, tempi e modalità) delle azioni manutentive necessarie. Ciò richiede una struttura manutentiva diffusamente interconnessa con tutte le fasi di processo, pronta a cogliere gli aspetti deboli dell'impianto (all'interno del processo della creazione di valore per il cliente) e a risolverli in modo tale da contribuire a massimizzare il valore finale prodotto per il cliente.
Quali sfide deve affrontare questa evoluzione?
La Manutenzione dovrà necessariamente evolversi nella direzione di un impiego massivo delle tecniche predittive usate all'interno di algoritmi per la gestione ottimale del processo produttivo complessivo, rispetto tutte le sue variabili e i cui valori dovranno essere misurati ed acquisiti con sistemi informativi opportunamente progettarti ed informatizzati.
Questi dati devono poi poter fluire tra le varie macchine coinvolte nel processo complessivo per permettere all' "algoritmo Manutenzione" di fornire puntualmente le indicazioni di "cosa e quando fare".
Ma per "parlarsi" le varie macchine coinvolte nell'intero processo, da quelle presenti negli uffici a quelle degli impianti, sia dispositivi mobili, sia desktop, sia dispositivi intelligenti distribuiti lungo il processo, dovranno essere interconnesse ed avere un Protocollo di comunicazione comune. Purtroppo, ad oggi, le macchine e dispositivi, meno recenti e recenti, dislocati ai vari livelli del processo, evidenziano modalità e standard di comunicazione diversi che impediscono di fatto una comunicazione tra loro integrata ed efficiente.
Al problema della connettività omogenea tra i vari elementi del processo si associa immediatamente quello di avere una modalità standard di produzione, strutturazione e gestione dei dati, al fine di disporre di banche dati omogenee che, connesse con unico protocollo standard, possano finalmente coniugare l'evoluzione dell'esperienza umana con quella tecnologica delle macchine e permettere di trarre tutti quei vantaggi attesi dalle prossime Industry X.0.
I concetti sopra espressi rappresentano il capitolo più importante, fondamentale ed ancora aperto, della Industry e Manutenzione "4.0".
Negli articoli che seguono potrete trovare alcuni spunti relativi a questa nuova avventura che la Manutenzione si accinge ad affrontare.
Buona lettura!
Rocco Armento, Consigliere A.I.MAN.