Facility Management e sostenibilità

Qualunque sia la strategia che ci porterà verso l’uscita da questo momento di grave crisi, è fondamentale che l’esperienza passata ci porti a considerare la questione della sostenibilità come centrale per qualsiasi decisione

  • Luglio 12, 2021
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    Facility Management e sostenibilità

È stato necessario qualche anno, ma ormai il concetto di “sostenibilità” sta diventando di dominio comune e, nello stesso tempo, sta superando la connotazione esclusivamente legata al tema ambientale che lo ha accompagnato durante la maggior parte degli anni Novanta. 

Per riassumere le diverse sfaccettature del concetto di sostenibilità, John Elkington ha proposto il termine “triple bottom line” per considerare congiuntamente i tre fattori che la caratterizzano: fattori ambientali, fattori sociali e fattori economici. 

L’anno che è appena trascorso ci ha lasciato il tempo per riflettere meglio sul significato di sostenibilità e ha reso in qualche modo evidente il fatto che non si possa trascurare la complessità dell’interazione profonda che si esercita tra gli aspetti ambientali, sociali ed economici. Qualunque sia la strategia che ci porterà verso l’uscita da questo momento di grave crisi innescata dalla recente pandemia, è fondamentale che l’esperienza passata ci porti a considerare la questione della sostenibilità – depurata dalle questioni ideologiche e affrontata nelle sue diverse componenti – come centrale per qualsiasi decisione. 

In questo senso le tante attese che sono emerse a proposito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) portano a sviluppare delle riflessioni in merito ad alcuni aspetti della sostenibilità che vengono declinati dagli articoli di questo numero. Temi quali digitalizzazione, inclusione, tutela del territorio e della città, gestione dei progetti in una prospettiva di ciclo di vita, gestione delle risorse e protezione dell’ambiente non dovrebbero essere dimenticati nella ripresa che tutti auspicano ma che non potrà essere una ripresa esclusivamente economica misurata solo con la metrica del PIL nazionale.

In questo numero della rivista, dedicato al Facility Management, il tema della sostenibilità dell’ambiente costruito viene quindi declinato rispetto ad alcuni punti di vista che caratterizzeranno la futura ripresa:

  • un articolo presenta una prospettiva di evoluzione dei processi di Facility Management alla scala urbana che possono ricevere un grande supporto e un ulteriore impulso dai processi di digitalizzazione che, peraltro, sono uno dei punti chiave del piano nazionale di ripresa e resilienza;
  • un articolo tratteggia le modalità con le quali i servizi di Facility Management, questa volta considerati alla scala dell’edificio, si possono confrontare con le diverse componenti della sostenibilità fornendo un contributo alle organizzazioni e alle aziende per ottenere e comunicare dei risultati positivi rispetto ai criteri di rendicontazione della sostenibilità (ESG Environment Social Governance) con i quali gli operatori economici sono chiamati a presentare le proprie prestazioni in materia di sostenibilità;
  • un articolo affronta il tema della corretta allocazione delle risorse per programmare ed effettuare attività di manutenzione in una logica di reale necessità di intervento rispetto alle condizioni degli edifici o delle infrastrutture. Rispetto a questo tema viene descritta una proposta normativa fatta dal comitato europeo di normazione (CEN) che ha pubblicato una recente norma sul tema del “condition assessment” degli asset costruiti;
  • un articolo propone infine delle riflessioni direttamente sul tema del PNRR mettendo in evidenza il fatto che la disponibilità di importanti risorse finanziarie non dovrebbe far dimenticare, nella modalità di gestione dei progetti, il fatto che le opere realizzate dovranno essere gestite nel tempo senza che tale gestione risulti insostenibile dal punto di vista economico e sociale.

Giancarlo Paganin, Department of Architecture and Urban Studies (DASTU), Politecnico di Milano