I CMMS del futuro nella manutenzione 4.0

Come si integreranno le nuove soluzioni software nel mondo dell’Industry 4.0? Di questo e molto altro si è parlato al recente convegno organizzato da Siveco Group

  • Maggio 18, 2017
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Alla presenza di tecnici e operatori di manutenzione, è andata in scena lo scorso 28 aprile presso la presetigiosa cornice dello Juventus Stadium la seconda edizione del convegno organizzato da Siveco Group interamente dedicato al tema “Digitalizzazione e automazione al servizio della manutenzione” e ai migliori strumenti e implementazioni destinate a una gestione della manutenzione efficace e sempre più 4.0.

Il convegno è stato inaugurato dal Dott. Carlo Fichera, CEO di Siveco Group, che ha salutato la platea presentando la storia dell’azienda nata nel 1986 con lo sviluppo del primo CMMS, ed evolutasi negli anni fino a proporre la sua ultima versione, Il Coswin8i. Con il 18% del fatturato investito ogni anno in ricerca e sviluppo, Siveco ha tra i suoi principali clienti grandi operatori come Carrefour, DCNS Group e Banca d’Italia. Proprio a proposito di R&D, il dott. Fichera ha annunciato la prossima inaugurazione di un polo di ricerca in Italia, a Catania.

La manutenzione del futuro

Ha preso la parola l’ing. Franco Santini, Presidente Emerito di A.I.MAN., che partendo dal concetto di Industry 4.0 – intesa come l’utilizzo pervasivo delle tecnologie digitali per connettere, innovare, gestire ed ottimizzare gli Asset – ha introdotto la Manutenzione 4.0, illustrandone criteri, obbiettivi metodologie e benefici suoi e delle sue varie applicazioni.

Ha ricordato inoltre come la Manutenzione – provvedendo all’integrità, disponibilità e competitività dei beni fisici per tutto il loro ciclo di vita – possa contribuire in modo fondamentale agli obiettivi della Industry 4.0.

Anche in virtù di queste esigenze, proprio nel mese di Aprile l’A.I.MAN. ha istituito l’Osservatorio della Manutenzione 4.0: l’ing. Santini ha invitato tutti gli interessati presenti, aziende e responsabili di manutenzione, ad aderire. «Si apre una nuova era della Manutenzione 4.0 digitale, interconnessa e prognostica» ha affermato Santini.

È stata quindi la volta dell’ing. Magnanelli di Axpo, cliente di Siveco, che ha spiegato in che modo l’azienda Axpo Servizi Produzione Italia (ASPI) opera nel trading di energia per le PMI attraverso una gestione totale degli aspetti di asset management, operation e maintenance. Mangnanelli ha raccontato come la scelta di operare nel settore dei servizi abbia reso necessaria l’individuazione di un CMMS facilmente personalizzabile e flessibile, per potersi interfacciare con realtà diversificate. Perciò si è affidata a Coswin che è risultato meglio dotato di queste caratteristiche rispetto ad altre soluzioni molto più “chiuse”.

Ha preso poi la parola l’ing. Marco Lo Sardo di Lin Up, startup nata da un gruppo multinazionale che si occupa di consulenza nel settore automotive. Lo Sardo ha introdotto un progetto che permette la gestione live in remoto delle attività di manutenzione, attraverso l’utilizzo di particolari occhiali dotati di microcamere e integrati con un software che consentono la gestione/controllo di tutte le operazioni a qualsiasi distanza, e la registrazione dell’intervento stesso. Il sistema è integrato all’interno della piattaforma Coswin e testato presso alcuni clienti insieme a Siveco.

L’ultimo intervento del Convegno è stato curato dall’ing. Fabrizio Carboni di SAS Italia, con una relazione dal titolo “Come sfruttare la potenza dei Big Data nei Digital Plant”. SAS si occupa di business Analytics, e supporta le aziende nell’ottimizzazione del proprio business individuando quei processi che si possono automatizzare o semplificare per ridurre costi di gestione. In particolare Carboni si è incentrato sull’importanza dei Big Data, che oggi rappresentano, in potenza, il più importante centro di profitto per una realtà aziendale. Saperli comprendere e analizzare è oggi sempre più necessario.

Gli interventi della giornata hanno dunque passato in rassegna i diversi aspetti su cui l’industria – e di conseguenza la manutenzione – saranno obbligati a interrogarsi per affrontare al meglio le sfide del prossimo futuro. Che siano soluzioni tecnologiche, o nuovi approcci gestionali, sarà fondamentale la loro integrazione con soluzioni software sempre più flessibili e customizzabili.