Lo scorso 25 maggio si è svolto il XII convegno organizzato dall'Osservatorio sulle Attività di Manutenzione degli Aeroporti, incentrato questa volta sul tema "Manutenzione e Sicurezza". La manifestazione tenutasi presso l'Hotel Sheraton, sito presso il Terminal 1 dell'Aeroporto di Malpensa, è stata organizzata con la collaborazione dell'A.I.MAN., Associazione Italiana di Manutenzione, e dell'Ordine Ingegneri della provincia di Varese, che ha riconosciuto ai partecipanti n° 4 CFP ai fini dell'aggiornamento delle competenze professionali.
Il convegno è stato aperto dall'Ing. Felice Cottino, Presidente dell'Osservatorio, che ha ricordato brevemente gli scopi dell'Associazione e i numerosi eventi organizzati nei sei anni di attività. L'ingegnere ha sottolinato come i convegni costituiscano lo strumento più efficace per favorire lo scambio di esperienze e conoscenze tra gestori aeroportuali, docenti universitari, professionisti e fornitori di servizi aeroportuali. In chiusura di intervento ha inoltre manifestato soddisfazione per l'elevato numero di presenti, circa 150, e comunicato che il prossimo convegno si terrà il 14 dicembre presso l'Hotel Hilton di Roma Fiumicino.
Gli interventi
In apertura di intervento, il primo relatore, l'Ing. Franco Santini, Presidente Emerito di A.I.MAN., ha informato i presenti che A.I.MAN. terrà il prossimo congresso nazionale a Firenze nei giorni 15 e 16 novembre 2016. Ha quindi introdotto il tema del convegno parlando del binomio tra manutenzione e sicurezza e di un sistema più complesso, che vede la manutenzione interagire anche con le problematiche riguardanti la salute e l'ambiente. L'Ing. Santini ha rilevato come nella fase di progettazione sia importante analizzare il rischio di guasto, citando a questo proposito la tragedia del Titanic, la nave "sicura" che era stata definita inaffondabile. Il secondo relatore, l'Ing. Galileo Tamasi, Program Manager Direzione Centrale Infrastrutture e Aeroporti di ENAC, ha proposto un argomento legato all'analisi dei rischi, con particolare riferimento all'organizzazione e agli strumenti disponibili a supporto delle decisioni, facendo riferimento anche ad un'esperienza fatta all'interno di ENAC, in cui si è valutato il modello organizzativo necessario per gestire il rischio, facendo anche degli approfondimenti a livello di processo. Tamasi ha inoltre esposto alcuni casi pratici in cui l'analisi del rischio ha consentito di valutare in modo diverso alcuni ostacoli alla navigazione aerea. Successivamente è stata la volta del Prof. Maurizio Crispino, docente ordinario al Politecnico di Milano e Direttore del laboratorio sperimentale stradale. Il professore ha riportato i risultati di una ricerca effettuata in collaborazione con SEA, riguardante un'indagine sperimentale sulla segnaletica orizzontale in ambito aeroportuale. Punto focale della ricerca è stato valutare le prestazioni di retroriflettenza della segnaletica, mettendo a confronto le tipologie di vernici e di microsfere disponibili sul mercato, nelle diverse condizioni di luminosità diffusa o concentrata, con pavimentazione bagnata o asciutta. Sono state confrontate vernici a solvente ed ad acqua, microsfere di tipo 1, tipo 3, e tipo ICAO. In breve, la sperimentazione ha messo in evidenza che In condizioni di asciutto le prestazioni migliori sono state offerte dalle microsfere di tipo 1, mentre in condizioni di bagnato sono state più prestazionali le microsfere di tipo ICAO.
Quarto relatore è stato l'Ing. Marco Trombetti, Responsabile della Funzione Organizzativa Progetti Aeroportuali di ENAC. L'Ing. Trombetti ha chiarito la situazione riguardante l'iter autorizzativo della Circolare APT 21, relativa alla approvazione dei progetti aeroportuali. Dopo essere stata messa in consultazione lo scorso anno, è stata successivamente congelata in attesa della pubblicazione del nuovo codice appalti, che prevede uno snellimento delle procedure e una riduzione delle norme. Avvenuta questa pubblicazione, si potrà ora procedere con l'emanazione della suddetta circolare. L'ing. Trombetti ha poi illustrato sinteticamente quale possa essere l'aspettativa futura in termini di progetti aeroportuali: nel 2030 ci si aspetta un traffico passeggeri più che raddoppiato rispetto al 2011, occorrerà quindi aumentare la capacità degli aeroporti e la qualità delle opere, mettendo sempre al centro del progetto l'interesse della collettività.
Ultimo intervento prima della pausa aperitivo è stato quello dell'Ing. Stefano Dolci, Responsabile Manutenzione dell'aeroporto di Malpensa gestito dalla SEA. L'Ing. Dolci ha presentato un aggiornamento del sistema CAM (Controllo Attività Manutentive), già argomento di precedenti eventi dell'Osservatorio, ed utilizzato con successo a Malpensa. Il sistema consente il controllo del personale e delle prestazioni riguardanti sia il personale manutentivo terziarizzato che quello del gestore. La novità consiste nell'utilizzo del GPS per localizzare le posizioni di intervento, agendo come una sorta di navigatore aeroportuale, più evoluto rispetto a quelli stradali. L'Ing. Dolci, infine, ha anticipato che prossimamente si potrà avere un sistema di posizionamento utilizzabile anche all'interno degli edifici.
Il lavori sono poi ripresi con la relazione del Dott. Toni Principi, Direttore Generale di Hauraton Italia e Vice Presidente di AISES (Associazione Italiana Segnaletica e Sicurezza). Il Dott. Principi ha trattato l'argomento riguardante i sistemi per la raccolta ed il convogliamento delle acque meteoriche in ambito stradale e aeroportuale, evidenziando in particolare l'importanza di questi sistemi per gli aeroporti, dove eventuali punti di stagnazione delle acque piovane potrebbero creare gravi problemi di aderenza degli aeromobili in fase di rullaggio. L'intervento si è articolato quindi principalmente sulle problematiche aeroportuali: Principi si è soffermato sulla necessità di progettare correttamente i relativi manufatti, citando al proposito la norma europea UNI EN 1433, riguardante i requisiti di progettazione, di prova, di conformità, di marcatura e di manutenzione delle canalette di scolo delle acque.
Relatore successivo è stato l'ing. Marco Durè, Tecnology Field Specialist-Postal, Parcel & Airport Logistic della SEW-EURODRIVE. Dopo una breve introduzione relativa alla Società, una multinazionale tedesca produttrice di azionamenti per le applicazioni di trasporto che conta 16.000 dipendenti in tutto il mondo, un fatturato di circa tre miliardi di dollari, e 5 filiali con circa 170 dipendenti in Italia, Durè ha elencato i punti di forza della società. In particolare per la produzione di azionamenti, è stata presentata una soluzione tecnica innovativa riguardante l'inverter decentrato in campo, e non più inserito nel quadro elettrico. Questa soluzione consente di ottenere molti vantaggi, oltre che semplificare l'apparecchiatura e facilitare e velocizzare la manutenzione. Alla prima generazione di detti azionamenti, chiamati Movimot, si è affiancata la seconda generazione, i Movigear, con azionamenti dotati di motore sincrono, ancora più performanti dei precedenti.
Intervento successivo è stato quello di Marcos Moura, Presidente dell'Associazione dei Vettori e degli Operatori dell'aeroporto di Malpensa. Il relatore ha iniziato l'intervento illustrando scopi e attività della suddetta Associazione, e introdotto l'argomento sicurezza prendendo ad esempio la tragedia del transatlantico Titanic, già citato dall'ing. Santini nella prima relazione della giornata. L'episodio drammatico del transatlantico, progettato con l'ambizione di realizzare una nave inaffondabile, si presta ad opportune riflessioni sulla sicurezza. Marcos Moura ha poi focalizzato l'attenzione sui tre pilastri di riferimento per chi opera in aeroporto. Il primo è la Safety, intesa come prevenzione degli incidenti nel campo dell'aviazione. Il secondo è la Securety, intesa come prevenzione degli atti illeciti (terrorismo). Il terzo è la Quality, intesa come affidabilità degli impianti e delle infrastrutture aeroportuali, in particolare piste di volo e piazzali di sosta aeromobili.
Diviso in due parti è stato invece l'ultimo intervento, a cura dell'ing. Francesco Gittarelli, Presidente ASSOEMAN (Associazione Esperti di Manutenzione Certificati). Nella prima parte ha fatto alcune considerazioni riguardanti il rischio e, nella seconda parte, illustrato la situazione riguardante la qualificazione e la certificazione del personale di manutenzione. Per quanto riguarda il rischio, l'ing. Gittarelli ha commentato il triangolo della sicurezza, ricordando le cause primarie di incidente - tra cui vi è l'errore umano (80%) - commentando la ben nota formula R= PxG (Rischio uguale Probabilita di accadimento per Gravità del danno) e terminato con la considerazione che il rischio zero non esiste, esso può essere solo controllato e ridotto. Elemento fondamentale per la riduzione del rischio è la competenza, la quale viene acquisita tramite la formazione.
Partendo da questa considerazione, Gittarelli è entrato nella seconda parte dell'intervento ricordando i contenuti formativi previsti nella norma UNI EN 15628, i corsi di formazione che si riferiscono alla suddetta norma, la certificazione delle competenze di manutenzione, la specializzazione riguardante la manutenzione delle infrastrutture aeroportuali ed il ruolo di ASSOEMAN nel contesto formativo.
Gli atti del convegno sono disponibili consultando il sito dell'Osservatorio. www.osservatorioaeroporti.it
Ing. Felice Cottino, Presidente associazione "Osservatorio sulla Manutenzione degli Aeroporti"