Il settore del Facility Management (FM) e della manutenzione edilizia si deve sempre di più confrontare con un quadro di tendenze e di elementi di innovazione che interessano in maniera trasversale le diverse componenti del settore delle costruzioni.
Temi quali la digitalizzazione – declinata nelle sue numerose accezioni che vanno dal Building Information Modelling/Management al tema della sensoristica e dell’industria 4.0 – la sostenibilità nel ciclo di vita delle opere o la qualificazione delle competenze devono evidentemente essere affrontati in una prospettiva comune dalle diverse organizzazioni produttive che operano nel settore delle costruzioni dalla progettazione alla produzione fino alla gestione.
Alcune di queste tematiche non appaiono, almeno attualmente, essere frequentemente applicate o facilmente applicabili al settore del Facility Management: le esperienze di contratti di FM centrati sull’utilizzo di sistemi di Building Information Modelling sono ancora poche o allo stato embrionale e anche per quanto riguarda la sostenibilità degli edifici le fasi di progettazione e realizzazione appaiono ancora essere più dinamiche del settore del FM nell’applicare strumenti o metodi di valutazione o miglioramento della sostenibilità del costruito.
A titolo di esempio si consideri che degli oltre 300 edifici certificati in accordo al protocollo LEED sul territorio nazionale, meno di 20 (poco più del 6%) sono edifici esistenti che si sono conformati al protocollo LEED “Operation and Maintenance – Existing Buildings” (fonte: www.usgbc.org).
Rispetto a questi temi, il settore del FM e della manutenzione appare invece essere in grado di giocare un ruolo chiave proprio per la sua natura di soggetto che si deve relazionare con una prospettiva temporale particolarmente ampia quale il ciclo di vita di un edificio. Questo numero dedicato al tema del Facility Management propone quindi alcune chiavi di lettura delle linee di innovazione nel settore della gestione che guardano al tema della sostenibilità e della qualificazione delle competenze:
un articolo tratta un tema che è particolarmente sentito nell’ambito delle grandi organizzazione e cioè quello dell’approvvigionamento sostenibile (sustainable procurement). Il “sustainable procurement” è stato oggetto di recente di studi e sviluppo di normative internazionali anche per fornire un supporto alle organizzazioni che sempre più frequentemente intendono predisporre e comunicare al pubblico e alle diverse parti interessate un proprio bilancio di sostenibilità;
un contributo si occupa di focalizzare il modo con il quale i committenti dei servizi di Facility Management possono comunicare in maniera efficace le loro aspettative e i loro bisogni, inclusi quelli relativi a temi come la sostenibilità o la digitalizzazione, all’interno dei documenti contrattuali proposti ai fornitori del servizio;
un altro intervento invece è stato dedicato al tema della manutenzione predittiva aiutata dalle nuove tecniche e dagli strumenti digitali tipici della industria 4.0. In questo caso il miglioramento possibile grazie all’innovazione in questo settore può comportare delle ricadute positive su tutti e tre i fattori di sostenibilità (economica, ambientale e sociale);
un contributo si occupa infine di un tema particolarmente rilevante anche se ancora non adeguatamente considerato nell’ambito del settore del FM: le competenze per gli operatori che a diverso titolo ricoprono ruoli chiave nella progettazione e attuazione di servizi di FM o di manutenzione.
Giancarlo Paganin,
Department of Architecture and Urban Studies (DASTU), PoliMi