Il fenomeno del Bird Strike

Una fonte di potenziali pericoli per la sicurezza della navigazione aerea

  • Maggio 15, 2015
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  • Il fenomeno del Bird Strike
    Il fenomeno del Bird Strike

Con il termine bird strike viene indicato, in aviazione, l'impatto tra volatili ed aeromobili.

E' un evento che interessa, in generale, tutti gli aeroporti e che è fonte di potenziali pericolosità per la sicurezza della navigazione aerea.

 

Il bird strike avviene più frequentemente durante le fasi di decollo e atterraggio (circa il 90% dei casi) e in voli a bassa quota. Tuttavia, si sono verificati casi anche a quote più elevate.

 

Il punto di impatto sull'aeromobile è generalmente la parte anteriore della fusoliera; molto frequenti, anche se meno pericolosi, sono gli impatti contro le ali e contro i carrelli.

Fonte di grave pericolo sono invece le ingestioni di volatili nei motori degli aeromobili, specie se l'impatto avviene con uno stormo di uccelli, caso in cui la massa di più volatili potrebbe danneggiare le palette dei rotori e determinare il blocco del motore. Si pensi che un uccello che impatta frontalmente contro un aeromobile, alle normali velocità di atterraggio o di decollo, è come se moltiplicasse di circa 100 volte il suo peso reale. Tuttavia, secondo la statunitense FAA (Federal Aviation Administration) solo il 15% degli impatti con volatili registrati risulta abbia danneggiato l'aeromobile.

 

I sistemi di dissuasione diretta, per allontanare in modo efficace i volatili dal sedime aeroportuale, si sono perfezionati negli anni, privilegiando quasi esclusivamente l'uso degli strumenti acustico-visivi. Tuttavia, allo stato attuale non sembra ci siano strumenti risolutivi in grado di scongiurare il rischio di impatto con i volatili. Un tentativo curioso è stato quello di utilizzare un drone soprannominato Falco- Robot, perché truccato con le sembianze di un falco. In volo il Falco Robot, che è uguale nelle fattezze e nei movimenti ad un vero falco, ha terrorizzato i gabbiani dell'aeroporto di Genova, costringendoli alla fuga. Tuttavia, anche questo espediente non è stato efficace in quanto alcuni uccelli non temono il falco. Peraltro, anche i gabbiani, dopo poco, sono tornati in aeroporto ed hanno attaccato in stormo il drone travestito.

 

Oltre ai sistemi di dissuasione diretta sopra citati, è molto importante curare le aree adiacenti agli aeroporti in modo che non vi siano fonti di attrazione per i volatili. Tipico esempio è quello delle discariche che dovrebbero essere, per sicurezza, a svariati chilometri di distanza dall'aeroporto.

 

Anche il taglio dell'erba può costituire un'attrazione per gli uccelli, perché questi si cibano degli insetti presenti sul terreno appena rimossi dallo sfalcio.

 

Le attività riguardanti il bird strike sono disciplinate da normative, internazionali e nazionali, mirate principalmente alla riduzione di questo problema. In Italia opera dal 1987 il Bird Strike Committee Italy (BSCI) che, ogni anno, elabora un documento di sintesi con statistiche ed informazioni riguardanti l'impatto coi volatili. Ai gestori aeroportuali viene assegnato il compito di monitorare gli eventi e porre in essere le azioni di contenimento per prevenire il rischio da volatili, sulla base di uno studio di risk assessment.

Il gestore deve anche predisporre una ricerca di tipo naturalistico-ambientale negli spazi aerei sovrastanti il sedime aeroportuale ed anche limitrofi ad esso. Devono essere individuate le specie di uccelli residenti o migranti, le presenze mensili, gli orari di presenza, le zone di concentrazione in aeroporto, la descrizione dei movimenti giornalieri, il transito dalle aree di nidificazione alle aree di raccolta cibo. Il gestore deve inoltre sottoporre ad ENAC una relazione riepilogativa annuale, contenente tutti i dati monitorati e, se necessario, proporre un piano di prevenzione e controllo del rischio di Bird Strike per l'approvazione di ENAC.

 

 

Ing. Felice Cottino, 

Presidente Associazione "Osservatorio sulla Manutenzione degli Aeroporti"

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