Il futuro delle soluzioni anti usura al BoilerTec Day

Le innovazioni tecnologiche per termovalorizzatori, centrali a carbone e a biomasse presentate dagli esperti Salteco e Castolin

  • Agosto 12, 2015
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  • Gary Heath e Paolo Bocchi durante la presentazione del progetto Boiler Tec
    Gary Heath e Paolo Bocchi durante la presentazione del progetto Boiler Tec
  • La platea selezionata di tecnici e operatori provenienti da diverse parti d'Italia
    La platea selezionata di tecnici e operatori provenienti da diverse parti d'Italia

Lo scorso 26 Giugno presso la sede di Salteco Spa a Limito di Pioltello (MI), si è tenuto l'esclusivo BoilerTec Day, una giornata-convegno organizzata da Salteco, l'azienda italiana leader nelle tecnologie di saldatura per l'industria. L'evento ha permesso a una selezionata platea di tecnici ed esperti del settore dei termovalorizzatori e delle caldaie industriali di assistere alla presentazione di diverse soluzioni manutentive all'avanguardia sviluppate dall'azienda. L'obiettivo è quello di venire incontro alle esigenze di chi deve quotidianamente fare i conti con problematiche derivanti dalla corrosione ed erosione delle varie parti d'impianto.

 

Tra i presenti anche il Dott. Gary Heath, Vice President della Messer Eutectic Castolin di Losanna, di cui Salteco è concessionario esclusivo per l'Italia dal 1949. Come spiegato in apertura di lavori dal Direttore Commerciale Salteco, Ing. Fabrice Bouzin, Castolin nasce infatti nel 1906 a Losanna, in Svizzera, e opera da sempre nella ricerca di innovative soluzioni per la saldatura attraverso i suoi tre centri di produzione (Dublino, Parigi e a Gliwice in Polonia).

Nata invece proprio nel 1949 dal dott. Sandro Salvetti, Salteco è attiva sul territorio italiano attraverso le sue quattro divisioni (Castolin, materiale d'apporto per la saldatura, la brasatura ed i rivestimenti anti usura, Virteco, focalizzata su distribuzione e assistenza di generatori per la saldatura, Manteco per la manutenzione a mezzo saldatura, Forteco per la formazione tecnica).

 

Il progetto BoilerTec

Lo storico legame tra le due società è ben rappresentato dal progetto BoilerTec che, afferma l'ing. Paolo Bocchi, «riassume appieno la filosofia aziendale. Analizzando tutte le problematiche di usura di un impianto, cerchiamo di trovare le soluzioni ad hoc per risolverle, sia in termini di processo che di materiale da utilizzare. Per questo motivo la collaborazione e il dialogo col cliente sono aspetti per noi assolutamente fondamentali».

Nel caso specifico della spruzzatura termica, core business di Salteco, è da più di 20 anni che l'azienda sviluppa soluzioni di rivestimento per fasci tubieri in caldaia, ancora prima della nascita del progetto BoilerTec. «Un discorso avviato con successo sia per lavori in officina (su superfici nuove) che in situ (per superfici già esercite)».

 

Tra le varie problematiche connesse all'usura in caldaia, corrosione ed erosione rappresentano senza dubbio quelle che più di altre mettono a rischio l'integrità dei tubi. Diventa fondamentale pertanto - e su questo Castolin è da sempre in prima fila - andare alla ricerca di una lega di riporto che abbia, tra le altre, caratteristiche di maggior durezza degli agenti erosivi, elevata resistenza al calore, buon comportamento a ossidazione a caldo, buona finitura superficiale. Come soluzione complementare all'utilizzo di una lega metallica, in caso di corrosione ad alta temperatura, Salteco e Castolin investono inoltre nella ricerca di densificanti per migliorarne finitura e resistenza: specie quelli ceramici, rappresentano una soluzione che consente di ottenere non solo le proprietà succitate, ma di "densificare" le porosità che tendono a verificarsi durante i processi di spruzzatura termica e possono favorire l'innesco di successivi fenomeni corrosivi. La densificazione rappresenta proprio una delle soluzioni BTC proposte per il progetto BolerTec, insieme all'Arc Spray (utilizzato per riporti a freddo, ad arco elettrico e a filo) e al sistema Spray & Fuse, compatibili con tutte le tipologie di Boiler (rifiuti, carbone, biomasse).

 

 

 

Manutenzione tramite piastre e tubi antiusura

Per riuscire a programmare i tempi di manutenzione e aumentare il ciclo di vita degli impianti, Castolin ha inoltre sviluppato le CDP (Castodur Diamond Plates), piastre antiusura preriportate di saldatura. È l'ing. Pierluigi Sbarufati, responsabile della Task Force Italy di Salteco, ad approfondire il tema: «Facendo un rapporto tra una piastra preriportata CDP e una piastra in acciaio a indurimento strutturale, il rapporto di durata in servizio è di 5 a 1 a favore delle CDP». Il valore aggiunto di questa tecnologia è l'utilizzo di fili animati (i TeroMatec) che conferendo un più basso apporto termico rispetto ai fili pieni, consente di ottenere un basso livello di diluizione, l'elemento che più di tutti inibisce la durata delle piastre.

 

«I fili animati contengono inoltre elementi disossidanti che permettono di effettuare un riporto puro, senza porosità, e avere così superfici omogenee, con un'uniforme distribuzione dei carburi». Ancora più efficaci le piastre a riporto fuso con leghe micropolverizzate, altra soluzione Castolin, che annullano del tutto il problema della diluizione, grazie al fatto che il legamento del riporto avviene per diffusione atomica: i carburi rimangono inalterati e la resistenza all'usura rimane uniforme in tutto lo spessore, senza presenze di cricche che devono invece formarsi sui riporti saldati perché riducono la tensione generata sul materiale base dal processo di saldatura.

Per migliorare ulteriormente la durata in servizio delle piastre, la Castolin ha introdotto inoltre le piastre XuperWave, dotate di profilo "a onda" per far sì che in qualsiasi modo si orienti il flusso del materiale abrasivo, questo non incontri mai la direzione delle cricche. Nel caso di particelle abrasive ed erosive in particolare, queste piastre incrementano la durata in esercizio anche del 30%.

 

Grazie all'applicazione delle nanotecnologie alla saldatura poi, Castolin ha sviluppato piastre come le 4695 N, riportate con leghe prodotte proprio con questo sistema. Esse contengono circa il 65% di borocarburi, permettono già alla prima passata di ottenere una durezza di 68/70 HRC, e resistono a una temperatura di servizio di 600-700 gradi centigradi. Sono in assoluto la soluzione più performante in condizioni di elevata usura abrasiva/erosiva e attrito anche in presenza di elevate temperature di servizio. Il passaggio successivo è lo sviluppo dei CastoTube, nati dall'idea di studiare un sistema automatico che permettesse di riportare internamente tubi commerciali di piccolo diametro ottenendo le stesse caratteristiche antiusura delle piastre CDP. Il processo di saldatura automatico in cui il tubo viene messo in rotazione, e raffreddato esternamente, permette di produrre dei tubi di lunghezza standard da 3 metri fino anche a 6 metri. Oltre ai tubi, sono progettate anche delle curve in Nano CastoTube, un'alternativa possibile per molte applicazioni in cui le curve stesse sono sottoposte a forte erosione.

 

Una soluzione termo-isolante

Salteco è anche molto attenta al tema del risparmio energetico e dello sviluppo sostenibile. Ecco perché nel 2013 è nato il progetto Termoteco che ha permesso di introdurre in Italia l'innovativo fluido termo-isolante dell'azienda americana Mascoat. La caratteristica innovativa di questa soluzione sta nella capacità di questo fluido di garantire un completo isolamento del materiale su cui è applicato per tutti e tre i princìpi di scambio termico: per conduzione (contatto attraverso corpi solidi), per convezione (attraverso corpi fluidi) e per irraggiamento (attraverso onde elettro-magnetiche generate nello spazio da una fonte di calore), che gli isolanti standard non possono garantire. Termoteco permette dunque di conservare l'energia riflettendo il calore verso la fonte energetica grazie all'elevato contenuto di micro-particelle ceramiche e all'aria contenuta in esse. Ciò si manifesta in una minor necessità di energia utilizzata per generare calore e perciò in un risparmio immediato. Inoltre, non creando corrosione sotto l'isolante consente di evitare costose e lunghe riparazioni.

 

Il Laser: il futuro è già iniziato

Nella relazione conclusiva del BoilerTec Day, il Dott. Gary Heath si è concentrato sulla descrizione della tecnologia di saldatura laser a diodi, già praticata negli Stati Uniti e ancora agli albori in Europa. L'introduzione dei diodi ha infatti permesso di rendere molto più "gestibile" l'utilizzo del laser per questo tipo di processo - dal minor apporto di calore al mondo - tanto che oggi si riesce a effettuare anche in situ e non più solo in officina. Castolin dispone di 3 unità da 6kW e altre 2 da 8 kW dislocate in Usa, Austria, Norvegia e Corea del Sud. A parità di lega, i vantaggi del laser coating sono una distorsione minore sia sul tubo che sul pannello, una diluizione inferiore all'1%, una maggior velocità di saldatura e raffreddamento con la creazione di una struttura fine e omogenea. La chiave dello sviluppo è proprio il tipo di lega: a oggi, 1mm di laser coating fatti con l'Inconel 686 consente di ottenere gli stessi risultati di 2mm realizzati con la versione 625 in Mig. Un risultato che può essere presto soppiantato dalle soluzioni sviluppate nel prossimo futuro da Castolin e Salteco.

 

 

Alessandro Ariu

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