Ingegneria di manutenzione negli impianti: di cosa stiamo parlando?

Un esercizio di intervista virtuale, al fine di dare voce al percepito industriale

  • Dicembre 16, 2016
  • 1286 views
  • Ingegneria di manutenzione negli impianti: di cosa stiamo parlando?
    Ingegneria di manutenzione negli impianti: di cosa stiamo parlando?

Si discute da diversi anni di Ingegneria di Manutenzione, sia nella letteratura tecnica che nella letteratura scientifica. Il tema è stato in larga misura dibattuto nelle pubblicazioni e nei convegni.

Tuttavia, la domanda di incipit di questo editoriale– “di cosa stiamo parlando?” – ha una ragione, fondata su una curiosità generale di base. Non è tanto la letteratura che voglio considerare per una risposta (per questo rimando alle pubblicazioni, ben note e imprescindibili per il valore che apportano grazie alle competenze ed esperienze degli autori); voglio solo provare a fare un esercizio di intervista virtuale, al fine di dare voce al percepito industriale, raccolto senza il “filtro” dettato dalle esigenze di una pubblicazione.

Perciò, ho pensato di avvalermi di una base empirica che ho avuto modo di raccogliere, negli ultimi anni, con l’osservatorio sulla manutenzione di cui sono responsabile scientifico. In particolare, mi permetto di condividere, in questo editoriale, alcune definizioni di Ingegneria di Manutenzione – selezionate a partire dalle risposte ottenute prevalentemente dal Responsabile di Manutenzione delle aziende coinvolte nelle ricerche dell’osservatorio. Riporto due definizioni,raccolte da aziende ad elevato livello di maturità dei processi di manutenzione, e che mi paiono di particolare significatività.

  • “L’Ingegneria di Manutenzione mira a garantire il corretto mantenimento nel tempo dei beni aziendali attraverso l’indirizzo e supporto al coordinamento delle attività tecniche interne ed esterne all’organizzazione, nonché all’individuazione degli strumenti operativi tecnologici e contrattuali più idonei per la manutenzione.”
  • “Ingegneria di Manutenzione significa studiare ed operare per rendere più proficuo il rapporto tra Livello di servizio e Costo di manutenzione, applicato ad ogni unità tecnologica nelle varie fasi di vita, dall’ideazione alla dismissione.”

Le definizioni sono parlanti, e riflettono concetti teorici che ho spesso letto, in forme e profondità diverse, nelle pubblicazioni oggi disponibili. Mi sento di sottolineare due aspetti che – personalmente– ritengo di particolare valore: l’Ingegneria di Manutenzione, vista come un garante della funzione ricoperta dalla Manutenzione; l’Ingegneria di Manutenzione, considerata come ruolo di rilievo nella gestione del ciclo di vita degli asset impiantistici (“… dall’ideazione alla dismissione …”), per di più tenendo conto del miglior “rapporto tra Livello di servizio e Costo di manutenzione”.

Penso che gli articoli pubblicati in questo numero condividano le percezioni espresse in queste definizioni.

I primi due contributi riguardano l’impiego della metodologia di Total Cost of Ownership degli impianti industriali a supporto delle decisioni lungo il ciclo di vita degli asset industriali: sono esemplificativi di due decisioni specifiche, la valutazione della convenienza di riconfigurazione di un impianto industriale, visto nel suo complesso“sistemico” per poter valorizzare i costi “nascosti” dovuti alla perdita di capacità produttiva,e l’acquisto di un equipment industriale, tenendo conto anche dei costi di downtime (quindi del disservizio attendibile) e del valore associato al saving energetico.

Terzo e quarto contributo sono più di natura organizzativa. Nel primo caso viene illustrato un progetto di ingegnerizzazione del sistema manutenzione, costruito “su misura” delle esigenze di uno stabilimento con organico da media dimensione aziendale.

Nel secondo caso, si porta in evidenza l’ingegnerizzazione della manutenzione nel sistema ferroviario, con specifica attenzione alla codifica delle responsabilità a garanzia della sicurezza dei veicoli; in questo contesto, si sottolinea l’importanza dei compiti dell’Ingegneria di Manutenzione, tra i quali spicca l’analisi rischi per identificare gli eventi pericolosi di processo ed operativi, valutati in relazione ai rischi per il sistema ferroviario e le misure necessarie/opportune al fine di rendere questi rischi accettabili.

Prof. Marco Macchi, Dipartimento di Ingegneria Gestionale, Politecnico di Milano