Ing. Mastino, innanzitutto congratulazioni per questa Menzione Speciale. Cosa significa per lei questo riconoscimento?
Partiamo da una prima considerazione importante: proprio non me lo aspettavo! Forse per la giovane età, forse per il fatto che capita spesso di sottovalutare l’esperienza che maturiamo nel corso della nostra carriera lavorativa, o forse solo la consapevolezza che a questo premio partecipano delle figure di spicco nel panorama italiano, che per me sono punti di riferimento.
Questi e tanti altri motivi mi hanno portato a vivere questo riconoscimento come una sorpresa bellissima e inaspettata. Una di quelle che danno energia, entusiasmo, ma che soprattutto servono a trovare nuove motivazioni nell’ambito lavorativo e personale.
Questo risultato per me è motivo di grande orgoglio, e non è certo un punto di arrivo, ma anzi un trampolino di partenza verso nuove sfide e nuovi obiettivi. Un motore che mi spinge a continuare migliorarmi costantemente, che rende più viva la consapevolezza che il lavoro fatto bene paga sempre e che la condivisione delle esperienze è strumento di crescita, tecnica e professionale.
Il Manager di Manutenzione. Ci può raccontare come ha vissuto questa figura nella sua esperienza lavorativa e come la immagina in futuro?
Il manager di Manutenzione è sempre stato, in tutte le mie esperienze lavorative, un punto di riferimento per tutta l’azienda. Coinvolto in tutte le scelte, e in tutte le fasi di un progetto, dalla progettazione all'esecuzione, è il riferimento non solo per le sue competenze, ma soprattutto per l’approccio sempre al passo con i tempi, strettamente legato alla produzione e al business dell’azienda. Nel mio caso in particolare, il Manager di manutenzione era l’obiettivo a cui mirare, quella figura che univa responsabilità, senso pratico, innovazione e conoscenza, fondendole in un unicum al servizio degli altri settori aziendali.
Nel futuro, vedo il ruolo del Maintenance Manager sempre più importante non solo all’interno delle aziende, ma anche nella società. Una figura di riferimento, che guida la transizione energetica e culturale verso una nuova frontiera, quella che vede la Manutenzione non più come un mero centro di costo, ma un centro di valore che permea tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana e che, sempre più, diventerà una parte importante e centrale nei processi aziendali.
Cosa si sente di dire a chi si vuole candidare per l’edizione 2023 di questo premio?
Partecipare a questo premio è stata un’esperienza davvero gratificante, e non soltanto per il riconoscimento ottenuto, ma soprattutto perché è stata un’ottima occasione per riflettere sul mio lavoro, su come questo abbia prodotto risultati o mi abbia permesso di maturare esperienze in ambito aziendale, su quante persone abbiano affiancato la mia attività lavorativa e su come ciascuna di loro abbia seminato qualcosa e mi abbia reso una persona migliore non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello umano.
Confrontarsi con altri candidati, dalle diverse esperienze maturate in realtà spesso lontane da quella nella quale opero, ha arricchito ulteriormente il mio bagaglio tecnico e culturale. Ripensare alla mia attività in termini di risultati conseguiti, inserendola all’interno di un contesto molto più ampio, mi ha permesso di approfondire diversi aspetti del mio lavoro, mettendo in evidenza i punti di forza e aiutandomi a focalizzare gli aspetti in cui ho l’opportunità di migliorare.
Consiglio, pertanto, a tutti di partecipare, perché al di là del conseguimento o meno del premio, rimane una esperienza personale davvero positiva e gratificante.