Le imprese hanno l’obbligo di investire tempo e risorse sulla formazione del proprio personale. Oggi più che mai. È una necessità inderogabile in una fase storica caratterizzata da profonde trasformazioni socio-economiche e da radicali cambiamenti del mercato globale, è un imperativo che investe in maniera stringente il tema della sicurezza e del benessere sul luogo di lavoro, è un bisogno primario perché un capitale umano non formato è un capitale che vale poco, se non niente. La formazione è la benzina con cui se ne rigenera continuamente il senso, senza di essa viene a perdere valore.
Studi autorevoli hanno fornito un quadro attendibile: è previsto che ogni sei anni ci sarà un’obsolescenza di competenze. Ne deriva, a seguito di una cadenza così ravvicinata, che la necessità di mettere costantemente in campo attività di upskilling e di reskilling si è trasformata in una priorità assoluta. Occorre guardare al tema in discussione attraverso un punto di vista diverso e nuovo: formazione non è solo continuare a migliorare una competenza, è proprio aprire lo sguardo, è apprendere cose nuove, è imparare ad imparare cose nuove. Non solo: la formazione è un elemento fondamentale per la motivazione e per l’impegno di chi fa parte di un’organizzazione. I dipendenti che si sentono apprezzati, investono di più nell'azienda e sono più invogliati ad imparare e a svilupparsi, sono più impegnati nel loro lavoro e hanno maggiori probabilità di rimanere in un’azienda a lungo termine. Infine, la formazione aiuta a promuovere la creatività e l'iniziativa tra i dipendenti perché li pone di fronte a nuove conoscenze, a nuove prospettive e a nuovi strumenti, perché l'apprendimento li incoraggia ad uscire da schemi di pensiero prefigurati e ad esplorare nuove idee. Questo può portare alla scoperta di soluzioni innovative e alla creazione di nuovi prodotti o servizi, a tutto vantaggio delle imprese.
Su questo versante, le aziende che desiderano formare in maniera continua le proprie risorse e mantenersi sempre aggiornate per affrontare i cambiamenti del mercato, hanno a disposizione uno strumento prezioso, indipendentemente dalla loro dimensione e dalla loro collocazione geografica: la formazione finanziata.
Si tratta di un valido sostegno economico per lo sviluppo di piani formativi aziendali, inclusa la possibilità di giovarsi di docenti e di consulenti esperti e qualificati, di servirsi di appositi laboratori e di aule formative idonee e di avvalersi di materiali didattici appositi.
Il contributo può essere di volta in volta erogato da Regioni, Province, Enti bilaterali e da Fondi Interprofessionali, realtà che mettono a disposizione risorse economiche mediante Bandi o Avvisi per supportare la crescita e l'aggiornamento delle competenze dei lavoratori. In questo modo l'azienda riesce a contenere, abbattendola sensibilmente, la spesa legata alla formazione al suo interno. Così facendo, investendo cioè sulle conoscenze e sulle competenze dei propri dipendenti, si migliora costantemente la qualità e l'organizzazione del lavoro, contribuendo al contempo ad un incremento sul mercato della propria competitività e alla soddisfazione del personale. Ed è qui che la formazione gioca un ruolo chiave, in quanto consente ai dipendenti di sviluppare nuove competenze in linea con le nuove esigenze del mercato, e quindi di migliorare la loro efficienza. Investendo nella formazione continua, le aziende possono non solo aumentare la produttività dei propri team, ma anche stimolare l'innovazione e la creatività, due fattori chiave per rimanere competitivi sul mercato. Ciò consente al personale di acquisire le conoscenze e il know-how necessari per padroneggiare la propria professione e svolgere i propri compiti in modo efficiente. La formazione, se eseguita continuativamente, permette di familiarizzare con nuovi strumenti e nuove tecnologie, fattore particolarmente importante nei settori in continua evoluzione.
Quali sono le principali soluzioni di finanziamento della formazione aziendale?
- Fondi Interprofessionali: nati con la legge 388/2020, utilizzano lo 0,30 per cento dei versamenti obbligatori INPS delle imprese che decidono di aderire per realizzare formazione per i propri dipendenti. L’adesione ad un Fondo Interprofessionale è libera e gratuita, mentre il versamento è obbligatorio. Ne consegue che la decisione di aderire ad un Fondo è certamente conveniente per l'impresa. Tra i numerosi Fondi presenti, Fondimpresa, Fonarcom e Fondirigenti sono tra i più utilizzati dalle aziende aderenti per allestire piani formativi finanziati annualmente.
- Bandi camerali: diverse Camere di Commercio sul territorio pubblicano periodicamente bandi formativi per le imprese finalizzati ad incrementare le competenze dei lavoratori, sempre avendo come focus le specificità di ciascun territorio e, conseguentemente, le sue particolari esigenze.
- Bandi regionali, come per Regione Lombardia il Bando Formazione Continua, Formare per Assumere e il Bando Voucher formativo transizione industriale e sostenibilità: tre misure a supporto delle imprese di ogni dimensione che riducono sensibilmente i costi legati alla formazione continua e all'aggiornamento professionale di operai, impiegati, quadri, dirigenti e titolari d'azienda.
- Fondo Nuove Competenze - terza edizione (di prossima pubblicazione): fondo pubblico cofinanziato del Fondo Sociale Europeo che permette alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell'orario lavorativo alla formazione su tematiche legate alla transizione digitale ed ecologica. Il Fondo rimborsa all'azienda il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza di percorsi formativi (in presenza o in Fad). Più precisamente: il costo orario è finanziato per il 60% della quota retributiva e per il 100% della quota contributiva.
Come evidenziato, investire nella formazione e nel miglioramento continuo del personale, sfruttando i benefici dei finanziamenti disponibili, rappresenta la chiave di volta per far crescere un’impresa mantenendola al passo coi tempi. Senza dimenticare l'urgenza di rendere i luoghi di lavoro sempre più sicuri, una necessità ancora più impellente in un periodo contrassegnato da numerosi incidenti, spesso con esiti drammatici, che avvengono nei luoghi di lavoro.
Daniele Beltrame – CEO Beltrame Group