Mai come in questo momento si è riscontrata una tale sinergia fra Manutenzione e Sicurezza; per nessun settore è ormai possibile scindere le due discipline e di conseguenza criteri, strategie e decisioni sono reciprocamente influenzabili.
Vorrei però soffermarmi su un aspetto che colgo spesso trascurato. Per imposizione giuridica, ma anche per una accresciuta e diffusa cultura operiamo oramai su impiantistica sempre più sicura e sottoposta a manutenzione. Ma gli strumenti di lavoro sono a loro volta controllati? Il riferimento è mirato alle attrezzature portatili.
Esse sono elementi insostituibili per i piu svariati settori: manifatturiero, cantieristica, artigianato. Possono essere suddivise in attrezzature manuali ed attrezzature motorizzate.
Le attrezzature manuali includono seghe, martelli, cacciaviti, pinze, picconi e Chiavi e quant'altro non necessiti di forza motrice se non quella umana.
Le attrezzature motorizzate si distinguono per la rispettiva fonte di energia in elettriche, pneumatiche, oleodinamiche, a combustibile. Vi è una gamma vastissima: trapani, troncatrici, martelli, fresatrici, compressori d'aria, seghe circolari, martelli demolitori, compressori d'aria e molto altro.
Aiutano a svolgere operazioni che richiederebbero altrimenti un estenuante lavoro manuale. Tuttavia esse possono provocare gravi conseguenze, come lesioni fisiche oppure chimiche/biologiche, se non vengono usate o sottoposte a manutenzione in maniera appropriata. In modo particolare si ricorre ad esse nei cantieri, dove peraltro le condizioni di lavoro non sono standard, pertanto insidiose.
Secondo un'indagine, le percentuali di lesioni provocate da utensili a mano non motorizzati nel settore edile sono al secondo posto, superate solo dal settore agricolo.
Per quanto riguarda invece le percentuali delle lesioni provocate da utensili motorizzati, la classifica dei settori è così composta: settore edile, agricolo, manifatturiero ed estrattivo. Circa la metà degli incidenti è costituita da amputazione degli arti.
Pericoli e rischi associati ad impropria manutenzione
La riparazione ad hoc delle attrezzature danneggiate viene spesso effettuata in corso d'opera per non interrompere il lavoro, ricorrendo a soluzioni improvvisate (per esempio la sostituzione di un fusibile con un chiodo, la riparazione di cavi elettrici danneggiati con nastro adesivo, ecc.).
Ricordiamo che così facendo si rientra nella manutenzione correttiva, che potrebbe mascherare la reale origine del guasto, prolungare la presenza del pericolo ed aumentare il livello di rischio.
I pericoli indotti da scarsa o inadeguata manutenzione includono:
- Guasto meccanico Malfunzionamento dispositivi di sicurezza
- Guasto elettrico
- Usura o degrado eccessivi
- Emissione di sostanze chimiche rumore e vibrazioni.
Alcune regole di base per evitare pericoli associati all'uso di utensili manuali e motorizzati sono: Acquisire consapevolezza del parco attrezzature
di cui si dispone (data base) Esaminare ciascun utensile per individuare eventuali guasti prima dell'uso Controllare presenza ed affidabilità delle protezioni.
Controllare la presenza di eventuali incrinature negli utensili Controllare i cavi elettrici, i collegamenti e la messa a terra.
Continua a leggere sul numero di Novembre 2015 di Manutenzione T&M l'articolo di Fabio Calzavara, Consigliere AIMAN, Safety & Maintenace Manager Piovan Spa