A cura di Maurizio Musio, dipendente dell’ufficio tecnico manutentivo del comune di Serrenti (SU)
I risultati incoraggianti ottenuti nella pubblica illuminazione con risparmi di milioni di kWh sui consumi finali dell’energia, ha stimolato l’ufficio comunale per continuare a credere fortemente sul potenziale del dipendente pubblico. Il progetto “Illuminamente” nato a servizio della rete di illuminazione pubblica permise di pianificare, in maniera più marcata, dal 2010 in poi, iniziative virtuose sulla gestione manutentiva. Contrariamente, come da consuetudine capitava nei comuni, invece di cedere a delle ESCO la manutenzione dell’energia, l’ufficio e l’amministrazione, decisero con coraggio, di tenere internamente la gestione degli asset manutentivi. Poi nel tempo, pianificare con aziende esterne ed ESCO delle collaborazioni sull’energia ha perfezionato alcune strategie sul risparmio energetico e rafforzato lo spirito di coesione tra pubblico e privato. Il progetto “Illuminamente” grazie alla sua struttura scalabile e aggiornabile con le tecnologie nascenti, si è armonizzato con estrema facilità, verso gli edifici comunali. Una strategia già collaudata che, con alcune modifiche cucite su misura, ha fornito il giusto comfort e il risparmio energetico all’interno degli stabili comunali. Il finanziamento regionale ISCOL@ ha permesso dal 2015 di efficientare gli edifici scolastici intervenendo sull’involucro con il montaggio del cappotto e il cambio infissi. Inoltre, in egual misura si è intervenuti per migliorare l’efficienza degli impianti termici installando dappertutto, sui corpi radianti, le valvole termostatiche. A tutto ciò, abbiamo affiancando una gestione ottimale sulla combustione garantendo alti rendimenti e minori inquinanti in atmosfera. A piccoli step siamo riusciti, con un’attenta manutenzione ordinaria, a impostare una strategia sul risparmio energetico e perfezionare alcuni servizi sulla ricerca guasti. Gli edifici sono stati dotati di strumenti e tecnologie in grado di facilitarne l’utilizzo tramite domotica e sensori IoT.
Interventi sugli edifici comunali:
1) Retrofit dell’illuminazione da lampade a fluorescenza con lampade a led. Installazione di sensori di presenza e movimento e tecnologia DALI nelle aule.
2) Dispositivi (IoT) per il controllo a distanza delle temperature, umidità relativa e consumi elettrici. Nelle scuole, ad esempio, la programmazione della campanella è gestita da un timer NFC con programmazione automatica programmabile da smartphone.
3) Passaggio dalle centrali termiche a GPL con utilizzatori elettrici a pompa di calore, dove buona parte dell’energia deriva da impianti a energia rinnovabile.
4) Sostituzione negli uffici di alcune macchine di condizionamento aria/aria obsolete con macchine della stessa tipologia, ma più efficienti.
5) Accensioni delle illuminazioni esterne negli edifici con i timer astronomico da programmare tramite NFC\ Bluetooth.
Alcuni premi che il comune ha ricevuto sono stati utili per migliorare il comfort negli edifici scolastici e arricchire alcune conoscenze sulla sostenibilità energetica dei nostri studenti. Ad esempio nel 2018 il riconoscimento Anci Cresco Awards, premio impresa di EnelX, “Il valore della partnership per lo sviluppo di un modello circolare” ha permesso gratuitamente di installare presso la scuola di via Gramsci, 112 punti luce a LED con tecnologia DALI e creare un piano di azione sul risparmio energetico presso la struttura scolastica. Il premio impresa Falck Reneables nel 2019, come “Migliore progetto sulla decarbonizzazione”, permise di usufruire di corsi dedicati sia per ufficio tecnico che per i ragazzi delle scuole in merito alla smart city. Il premio nel 2021 della multinazionale STmicroelectronic, “In cammino verso emissioni zero e neutralità” ci omaggiò di vari tablet che poi donammo alle scuole di Serrenti, da utilizzare con il supporto degli insegnanti, per spiegare e raccontare ai più piccoli gli obiettivi ONU dell’agenda 2030. Nel 2022 il premio della multinazionale FedEx “La sicurezza e la strada migliore da percorrere” in merito alla nostra idea progettuale della Smart City, omaggiò il comune con una ricarica per veicoli elettrici con doppia uscita cadauna da 22 kW. Nonostante i soldi dedicati alla manutenzione non fossero tanti sono riuscito, raccontando la passione verso la manutenzione e le iniziative sviluppate a Serrenti, a coinvolgere alcune aziende, che poi, hanno investito su di noi.
Un caso pratico: l’intervento del Municipio
Nonostante ci fosse una particolare cura per risolvere eventuali guasti e tenere sotto controllo i consumi nella casa comunale, dovevamo comunque intervenire per limitare i consumi e le spese energetiche in bolletta. Le sorgenti luminose erano costituite da lampade tubolari fluorescenti al trifosforo con range di potenza da 18÷58 watt. Le luci nell’andito e nei servizi restavano accese durante l’intera giornata. Il budget per la manutenzione era molto basso, perciò ho dovuto adottare interventi semplici e veloci da mettere immediatamente in campo usando una tecnologia semplice, sicura e produttiva, senza stravolgere gli uffici. In primo luogo, sono intervenuto nella sostituzione delle lampade lineare con tubi led, ottenendo in pochi minuti di lavoro un risparmio per punto luce tra il 55\60%, tenendo rigorosamente i lux a norma sulla scrivania nei vari uffici. Non solo, oltre al risparmio si è aggiunta una migliore visibilità sulla postazione di lavoro. Durante l’opera, nella modifica del cablaggio, abbiamo escluso il reattore ferromagnetico il condensatore e lo starter, accessori che ho riutilizzato in altre manutenzioni. Con l’assenza dell’alimentatore ferromagnetico abbiamo azzerato la componente reattiva ed eliminato alcuni fastidiosi ronzii. Ora la luce, si avvia senza sfarfallare e raggiunge immediatamente la massima resa luminosa. Oltre a una certa potenza contrattuale l’energia reattiva viene contabilizzata in bolletta, qualora venga superata una soglia limite. Un altro problema che bisognava risolvere era quello delle luci sempre accese nei passaggi comuni e nei bagni. Una volta intervenuti con il retrofit a led anche in questi spazi si è ragionato per montare un semplice quadretto elettrico in vari punti dell’edificio in modo da contenere tutti i comandi dell’automazione luci. Abbiamo usato sensori di presenza e movimento meno complessi che a bordo includevano il cip bluetooth, in maniera tale, da facilitare la programmazione e la possibilità di supervisionare i parametri dal telefono, senza dover smontare nulla in loco. Un problema che ho dovuto affrontare in corso d’opera con i miei colleghi fu quello di trovare una soluzione per forzare il prolungamento delle luci accese per eventuali necessità di servizio. Nei quadretti elettrici ho inserito un selettore a tre posizioni giù\su e zero che permetteva a chiunque ne avesse la necessità di attivare la funzione manuale portando la linguetta del selettore nella posizione “MAN”. In questo stato il vecchio interruttore a muro che tutti storicamente conoscevano avrebbe svolto nuovamente la funzione nativa, cioè, accendere e spegnere le luci in quel determinato spazio. In aggiunta, accanto ad ogni quadretto, è stato allestito un cartello che spiegava in maniera semplice e banale i passi da seguire per la funzione automatico\manuale. Con questo stratagemma non ho avuto particolari problemi con chi storceva il naso sulla tecnologia e non era entusiasta di questa novità. Grazie alla semplicità dell’iniziativa ho potuto replicare la stessa logica presso le scuole e automatizzare le campanelle. Anche in questo contesto un selettore a tre posizioni automatico\spento\manuale, ha permesso ai collaboratori scolastici, in caso di anomalie, leggendo il cartello appeso, di poter ripristinare il suono della campana con il pulsante esistente. Con i docenti ogni anno si riprogramma il timer digitale, anche in questo caso si usa lo smartphone sfruttando il cip NFC. Inoltre i docenti e le figure preposte con la posizione in manuale eseguono le esercitazioni simulando l’allarme antincendio. Accanto al municipio, praticamente affiancati, abbiamo due edifici, la Casa Corda e l’ex caserma dei carabinieri. Nel primo caseggiato sono presenti vari servizi tra cui la polizia locale i servizi sociali e l’ufficio tecnico manutentivo. Mentre l’ex caserma, in attesa di restauro, momentaneamente è adibita a locale di sgombero e archivio comunale. Anche in questi edifici ho replicato i lavori eseguiti precedentemente come succitati nel municipio. Una volta ultimati i lavori per il risparmio energetico è intervenuto il progetto S.E.I (Sistema Energetico Intelligente). Dal municipio abbiamo creato fisicamente delle nuove linee elettriche di sezione limitata in quanto precedentemente siamo riusciti ad abbattere le potenze elettriche istantanee, creando cosi, delle pionieristiche micro reti intelligenti con un contatore master dove è collegato l’impianto fotovoltaico della casa comunale con potenza di 17 kWp e produzione annua di 20 mila kWh. Mentre i nuovi edifici interconnessi diventano nuove maglie di una rete interna aggregata. Per ovviare a problematiche sui POD abbiamo cessato gli altri gruppi di misura. Questa nuova rete ha permesso un ulteriore incremento dell’autoconsumo di energia verde in quanto prima questo surplus fluiva in rete senza che gli edifici ne traessero beneficio.
I risparmi ottenuti e i numeri del progetto
Prendendo in esame i consumi del 2008 sia del municipio e della casa Corda avevamo: nel primo un consumo annuo di 35 mila kWh, mentre nel secondo, 26 mila kWh. Il progetto “Illuminamente” è stato avviato nel 2014 mentre la micro rete è entrata in esercizio nel giugno 2015. A lavori finiti e con la micro rete funzionante, siamo passati da un consumo totale di 62 mila kWh ad un consumo attuale di 22 mila kWh.
Come già accennato, un 10% dell’energia fotovoltaica che prima andava a finire in rete, ora si distribuisce su questa nuova maglia. Un ulteriore risparmio riscontrato è stato quello avuto dalla riduzione delle potenze contrattuali. Il contatore del municipio, con un allaccio di 37,5 kW e impianto fotovoltaico sul tetto, è divenuto il gruppo di misura master, mentre quello della Casa Corda da 26 kW e dell’ex caserma da 6kW sono stati cessati, ottenendo importante risparmio sulla quota fissa pagata in bolletta.
Costi dell’intervento
Per attivare il collegamento tra gli edifici, considerando la posa dei cavi quadripolari, il montaggio dei quadri di protezione e tutti gli accessori necessari per eseguire il lavoro a regola d’arte sono serviti circa 1500 euro. Per l’acquisto delle lampade tubolari a LED in sostituzione dei vecchi tubi negli edifici sono serviti circa 4 mila euro. Per la sostituzione di alcune macchine datate sull’impianto di climatizzazione aria\ aria sono stati spesi 5 mila euro. In questo intervento ho voluto conteggiare anche il mio lavoro da dipendente pubblico con l’aiuto di qualche collega, per un totale di 1500 euro.
Il costo totale dell’intervento è stato di circa di 12 mila euro, soldi recuperati dalla manutenzione ordinaria. I lavori sono stati eseguiti durante l’orario di servizio. Il risparmio ottenuto all’anno è stato di circa 10 mila euro. Se consideriamo, in questi ultimi anni, l’aumento sulla componente energia, questi risparmi, sono praticamente raddoppiati, una manna dal cielo per il piccolo comune. Questa logica consolidata delle micro reti l’abbiamo sviluppata e trasportata in altri siti del territorio comunale, ottenendo i medesimi risparmi. Questo lavoro del Municipio è stato valorizzato qualche anno dopo grazie al progetto della “3° Casa dell’energia” nato con fondi del ministero dell’interno, 50 mila euro per i comuni sotto i 5 mila abitanti e l’aggiunta di 28 mila euro con fondi comunali.