La manutenzione predittiva nel trattamento dell'aria compressa

Veicolo di ottimizzazione dell'efficienza energetica dell'intero sistema di produzione

  • Giugno 29, 2015
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    La manutenzione predittiva nel trattamento dell'aria compressa

L'evoluzione dei sistemi di comunicazione che hanno caratterizzato questi ultimi anni, assume un ruolo strategico nel percorso di sviluppo delle metodologie di "service".

L'obiettivo della trattazione è quello di evidenziare l'evoluzione della attività di service dalla "chiamata a macchina ferma" ai moderni sistemi di networking della manutenzione predittiva (predictive maintenance) in un settore strategico come quello della produzione e del trattamento dell'aria compressa.

 

Compressori Veneta è una società che da oltre 40 anni ha come "core business" la progettazione, la vendita e l'assistenza di impianti e sistemi per la produzione, il trattamento e la distribuzione di gas compressi ed è oggi il Kaeser Point di riferimento per l'area di competenza.

Nello specifico, l'aria compressa, sempre più, è una delle fonti di energia strategiche presente in tutti i processi produttivi (e non solo) il cui costo è quasi sempre sconosciuto e trascurato. Compressori Veneta ha sviluppato metodologie di analisi che iniziano con gli "audit energetici" conformi allo standard ISO 11011 passando attraverso la valutazione della corretta "qualità dell'aria" conforme alla ISO 8573 utilizzando prodotti che assicurano la massima affidabilità ed efficienza energetica per arrivare ad individuare il giusto percorso manutentivo in grado di assicurare le performance delle attrezzature.

La presenza di un impianto di aria compressa in un contesto produttivo, piccolo o grande che sia, è comunemente considerata "scontata", quasi come il fatto che, nella nostra vita quotidiana domestica, aprire un rubinetto a casa implichi il naturale fuoriuscire dell'acqua. L'aspettativa non è "scontata" in quanto l'acqua (come l'aria) è una risorsa sempre più preziosa e, per poter essere utilizzata richiede nello specifico una rete idrica di distribuzione, un acquedotto ed una società impegnata nella manutenzione degli impianti stessi. Normalmente ne apprezziamo l'indispensabilità solo quando vi è la sospensione dell'erogazione.

Anche per l'aria compressa l'approccio comune è quello di darne per scontata la disponibilità.

Così non è.

L'aria "compressa" non esiste in natura ma deve essere prodotta, trattata e trasportata mediante attrezzature complesse ed energeticamente costose che richiedono attività di manutenzione per poter essere sempre efficaci ed efficienti.

 

Vista la sinergia del binomio acqua-aria, per evidenziare l'importanza della ottimizzazione energetica nel processo dell'aria compressa e l'importante legame che esso ha con la manutenzione predittiva, si è scelto un "case history" relativo ad un impianto di trattamento delle acque reflue delle concerie nel territorio Vicentino dove l'aria compressa ha un ruolo strategico.

 

L'impianto di trattamento delle acque richiede la costante presenza di aria compressa in reparti dove, essendo svolte lavorazioni molto delicate (ambiente ATEX), l'aria è l'unica fonte di energia sicura.

 

Nel caso in oggetto, a fronte di una notevole complessità impiantistica (vi sono 5 locali compressori dislocati sull'intera superficie dell'impianto e non sempre tra loro correlati, con carichi di lavoro e percentuali di carico molto variabili) e le potenze elettriche in gioco (mediamente gli elettrocompressori hanno una potenza elettrica di 30 kW per un totale complessivo superiore a 500 kW) è stato studiato un piano di manutenzioni mensili programmate.

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