Il problema della sicurezza del sistema ferroviario non si risolve con la messa a disposizione di risorse stratosferiche, pensando che così ci si possa mettere la coscienza a posto, ma con investimenti mirati a seguito di una seria e completa analisi dei rischi del sistema stesso.
Prendiamo spunto da rapporto sulla sicurezza di ANSF del 2015 per riproporre ed approfondire alcune parti.
Le problematiche manutentive lato veicoli e lato infrastruttura, sono in ferrovia alla base di almeno il 28% del totale degli incidenti e dei cosiddetti precursori. Quindi quasi un terzo degli eventi totali che hanno interessato il sistema ferroviario italiano. La problematica manutentiva rimane pertanto uno degli aspetti sui quali il sistema ferroviario sta focalizzando l’attenzione, proprio perché singoli eventi possono avere conseguenze disastrose.
Infrastruttura
La non corretta manutenzione dell’infrastruttura è causa di circa il 13% degli eventi totali (incidenti significativi, incidenti di lieve entità e inconvenienti).
È quindi necessario che i Gestori della Infrastruttura (pubblici e privati) si attivino per:
- gestire correttamente le parti di propria competenza dell’interfaccia ruota-rotaia per garantire il funzionamento sicuro del sistema;
- superare le persistenti difficoltà ad analizzare compiutamente gli incidenti;
- garantire che lo stato dei luoghi non sia modificato prima di effettuare i rilievi sull’infrastruttura; tali fattori riducono la possibilità di indagare tempestivamente ed efficacemente le problematiche manutentive infrastrutturali, adottando da subito i necessari provvedimenti migliorativi;
- assicurare una omogenea e conforme applicazione di procedure e regole per la
- definizione e la gestione delle esigenze manutentive;
- individuare ed adottare provvedimenti mitigativi per la gestione dei periodi transitori fino alla risoluzione di criticità rilevate.
L’incidente (scontro tra due treni) sulla ferrovia Bari - Barletta del luglio 2016 è esemplificativo di quello che si sarebbe dovuto fare prima. È mancata una approfondita e seria analisi dei rischi e quindi l’adozione dei necessari interventi mitigativi.
Veicoli
Per la quota parte di difetti manutentivi relativi ai veicoli che, nel 2015, ha causato circa il 15% degli eventi totali, è stata chiesta l’adozione di specifici provvedimenti da parte delle Imprese Ferroviarie. Infatti con l’introduzione dell’ECM (soggetto responsabile della manutenzione) sembra che in alcuni casi sia venuta meno l’azione fondamentale che le Imprese Ferroviarie devono continuare a svolgere, cioè la supervisione, il controllo e l’adeguatezza del sistema manutentivo rappresentato dall’ECM.
Permangono tutt’ora critici:
- i rapporti con i soggetti responsabili della manutenzione (ECM); l’attivazione di tali soggetti non è sempre tempestiva così come lo scambio delle necessarie informazioni.
- l’adeguamento dei piani manutentivi all’effettivo utilizzo dei veicoli. L’Impresa Ferroviaria non deve limitarsi a passare piani e documentazione all’ECM, ma deve pretendere e accertarsi che questi li esamini e li cali nella realtà operativa dell’esercizio eventualmente apportando modifiche che dovranno essere gestite secondo il Regolamento 402 per la valutazione dei rischi eventualmente connessi.
Le Imprese ferroviarie devono pertanto presidiare più efficacemente i processi manutentivi
attivando tutte le possibili sinergie e gli strumenti di controllo nei confronti delle altre figure
interessate (detentori e soggetti responsabili della manutenzione). Non basta riportare nel RIN (Registro di Immatricolazione Nazionale) chi è l’ECM se poi non si mettono in atto tutti i meccanismi di scambio informazioni e documenti per l’effettuazione dell’attività manutentiva.
Il documento di analisi rischi che ogni ECM deve mettere a punto dovrà a sua volta identificare gli eventi pericolosi di processo nei confronti delle Imprese Ferroviarie e in relazione ai requisiti delle quattro funzioni proprie, valutati in merito ai rischi per il Sistema ferroviario, e le misure preventive/correttive al fine di rendere questi rischi accettabili.
Questo documento dovrà servire da cornice strategica per tutte le valutazioni operative delle funzioni dell’ECM e nei rapport di interfaccia tra le stesse.
Tutto questo in una chiara e certa linea di responsabilità dei vari attori interessati.
Bruno Sasso