La rete gestita da RFI SpA è composta complessivamente da circa 16.000 chilometri di linee a scartamento normale, di cui circa 12.000 chilometri elettrificate e per il 60% a semplice binario.
La Lombardia che, con 1.650 chilometri di strada ferrata, ha le tratte più lunghe in Italia e, tuttavia, solo un 42% di ferrovie a binario doppio, è anche la regione con la maggior intensità di traffico ferroviario, muovendo 300.000 passeggeri al giorno con 1.874 treni che principalmente seguono flussi pendolari dai territori limitrofi di Milano al capoluogo.
La conformazione delle linee lombarde comporta che le linee a semplice binario confluiscano sulle linee a doppio binario: dal punto di vista del pendolare e della qualità del servizio, anche un semplice ritardo su una linea apparentemente secondaria comporta forti disagi per l'utente finale, abbassando la qualità percepita.
Risultano quindi critiche, da un punto di vista di utenza servita, linee come la Cremona-Treviglio in quanto fondamentale collegamento con la Milano-Venezia, anche se di apparente secondaria importanza in termini di traffico treni.
Sviluppo del modello di simulazione di una linea a semplice binario
Il modello, realizzato tramite il software Matlab - Simulink, è un simulatore utilizzabile per testare i diversi modelli di gestione che ottimizzano la logistica delle parti di ricambio, confrontandoli in base a vari scenari.
Per la sua costruzione sarà descritta la linea ferroviaria Treviglio-Casalbuttano con le logiche di circolazione e manutenzione.
La linea scelta riguarda la tratta a binario semplice del collegamento Cremona-Milano.
Tale tratta è caratterizzata da un semplice binario, ovvero un unico binario sul quale viaggiano numerosi treni provenienti da entrambe le direzioni. La sicurezza in questo caso diventa un aspetto molto importante: è necessario avere la certezza che nessun altro treno venga immesso nella tratta fino a quando il primo treno entrato non ne sia uscito completamente. Le numerose regole presenti sulla linea, e i diversi casi possibili che si possono verificare nella realtà, portano ad avere un modello di simulazione complesso, costruito con un'attenta analisi della logica di funzionamento della linea, comprensivo di tutte le alternative possibili, rispetto ai possibili scenari di circolazione dei treni.
Per verificare la bontà del modello realizzato confrontiamo i dati di circolazione ottenibili da esso con dati di circolazione reali, analizzando il train-graph reale con il train-graph tracciato dal modello e verificando che:
- gli incroci avvengano all'interno delle stazione e non sulla linea (il numero massimo di treni in stazione è pari al numero di binari presenti);
- i convogli non percorrano contemporaneamente la stessa tratta (essendo una tratta ad un unico binario);
- in caso di guasto, se il treno è in stazione dovrà aspettare la fine del problema prima di ripartire.
Continua a leggere sul numero di novembre 2015 di Manutenzione T&M l'articolo di Giacomo Refosco, Impiegato Direttivo RFI Spa, e Lorenzo Scotton, Ricercatore Laboratorio di Gestione della Manutenzione, PoliMi