L’impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione fa parte del nostro vivere quotidiano. La diffusione di internet così come l’uso di smartphone e tablet stanno cambiando radicalmente il nostro modo di vivere e di lavorare. Da circa 20 anni in Leonardo mi occupo di manutenzione di infrastrutture ICT e di impianti di automazione, avendo ricoperto vari ruoli nel service management, nell’ingegneria di manutenzione, nell’assistenza post-vendita, nell’ingegneria di offerta e nel supporto alle vendite. Nella mia realtà soluzioni ICT come l’Asset Management e l’Incident Management rappresentano strumenti insostituibili per poter gestire adeguatamente i servizi di manutenzione. D’altronde gli asset in questione sono infrastrutture ICT ed impianti di automazione, quindi sono essi stessi oggetti connessi ed intelligenti. Concetti come diagnostica remota, monitoraggio delle prestazioni e manutenzione predittiva sono da sempre parte integrante del progetto di manutenzione di questo genere di sistemi.
Dal mio punto di vista il paradigma della quarta rivoluzione industriale – l’Industry 4.0 nella sua accezione di “visione del futuro” – può rappresentare una grande opportunità di miglioramento per le nostre aziende, in quanto porterà a rimettere radicalmente in discussione i processi aziendali ed i relativi strumenti a supporto, con l’obiettivo di mettere a frutto le potenzialità delle nuove tecnologie che si sono sviluppate in modo incredibile negli ultimi anni. Guardando al futuro, oltre agli effetti indubbiamente positivi del piano Industria 4.0 del Governo, è possibile intravedere come nelle tecnologie abilitanti della “digital transformation” siano insite grandi potenzialità per il miglioramento dei processi di manutenzione degli asset industriali. Prendendo spunto dalle linee guida pubblicate a livello internazionale, come ad esempio quella del VDMA tedesco, l’adozione del paradigma I4.0 nelle più importanti realtà industriali passa attraverso un’analisi di maturità degli impianti e dei prodotti delle nostre aziende, sui molteplici ambiti tecnologici che possono avere ricadute in termini di ottimizzazione dei processi di produzione e di trasformazione dei servizi di manutenzione (vedi tabella).
Oltre a quelli citati in tabella, un interessante ambito che merita particolare attenzione è quello delle tecnologie additive. Qui si annuncia una “rivoluzione nella rivoluzione”: basti pensare all’impatto che queste tecniche di fabbricazione potranno avere sulla supply chain della componentistica meccanica e conseguentemente sulla logistica delle relative parti di ricambio.
Se è indubbio che l’applicazione di soluzioni IOT in ambito industriale potrà offrire alle nostre aziende grandi opportunità di miglioramento, d’altro canto potrà anche comportare notevoli rischi nel momento in cui l’adozione di queste nuove tecnologie non sarà accompagnata da un’adeguata governance delle infrastrutture ICT e dei relativi servizi di gestione della sicurezza informatica.
Noi professionisti della manutenzione siamo oggi coinvolti in molte di queste trasformazioni e possiamo essere attori di alcune di queste rivoluzioni tecnologiche: se da una parte requisiti quali l’affidabilità, la disponibilità e la sicurezza costituiranno sempre di più elementi irrinunciabili dei nostri impianti e dei nostri prodotti, d’altra parte l’eccellenza dei servizi al cliente costituirà sempre di più l’asse portante di qualunque offerta di soluzioni tecnologiche, sia nel mondo B2B che nel mondo B2C.
Marcello Moresco, Maintenance & Service Proposal Engineering, Div. Security & Information Systems, Leonardo Spa