Le metodologie di LOTO per manutenere in sicurezza

Heiko Luckhaupt di RS Components esamina il modo in cui il semplice approccio di Lock Out / Tag Out sia in realtà una delle soluzioni di sicurezza più utili ed efficaci in un mondo dominato dalla connettività digitale e dai dispositivi intelligenti

  • L’applicazione delle best practice di un approccio LOTO richiede un’attenta riflessione su tutti gli aspetti di una macchina o delle operazioni di un impianto nonché, naturalmente, sui potenziali effetti negativi delle azioni scorrette
    L’applicazione delle best practice di un approccio LOTO richiede un’attenta riflessione su tutti gli aspetti di una macchina o delle operazioni di un impianto nonché, naturalmente, sui potenziali effetti negativi delle azioni scorrette
  • Molte procedure LOTO possono essere gestite, definite e consegnate utilizzando tablet e dispositivi portatili, in piena ottica 4.0
    Molte procedure LOTO possono essere gestite, definite e consegnate utilizzando tablet e dispositivi portatili, in piena ottica 4.0
  • RS offre uno starter kit di bloccaggio e un kit con valvola di blocco nella sua gamma RS Pro
    RS offre uno starter kit di bloccaggio e un kit con valvola di blocco nella sua gamma RS Pro

Nonostante l’introduzione di soluzioni di si­curezza intelligenti, collegate in rete e in grado di trasmettere e ricevere i dati, è ancora necessario disporre di “barriere” di sicurezza on/off fisiche e altamente visibili al fine di evi­tare gravi danni ai dipendenti e agli asset.

Il modo più semplice e largamente diffuso è l’ap­proccio Lock Out/Tag Out (LOTO), dove i dispositivi elettrici, idraulici, pneumatici, termici e meccanici sono fisicamente disabilitati o bloccati in una con­dizione di “off” o non attiva grazie a una qualche forma di meccanismo di bloccaggio, con etichette altamente visibili applicati come indicazione per gli operatori. Ma applicare semplicemente un lucchet­to e un’etichetta è solo una soluzione parziale, poi­ché la natura piuttosto generica di alcuni standard e i potenziali effetti del tempo di inattività prolungato, causato da quello che alcuni descrivono come un approccio troppo cauto, hanno portato le aziende a ricercare soluzioni alternative che, sebbene sicure, vanno leggermente oltre l’etica alla base di molte norme di sicurezza. Nel Regno Unito, ad esempio, la norma BS 7671:2008 afferma che: “Ogni dato­re di lavoro deve garantire che, ove opportuno, le apparecchiature di lavoro siano dotate di oppor­tuni mezzi per isolarle dalle proprie fonti di ener­gia. Ogni datore di lavoro deve adottare le misure adeguate per garantire che la riconnessione di una qualunque fonte di energia alle apparecchiature di lavoro non espongano la persona che utilizza le apparecchiature a qualsiasi rischio per la salute o la sicurezza”. Esistono molte altre normative na­zionali nella UE, ma nella UE, a livello di ombrello, il suggerimento contenuto nel Paragrafo 2.14 degli Orientamenti dell’Unione Europea 89/655 sugge­risce che: “Ogni apparecchiatura deve essere do­tata di dispositivi chiaramente visibili con i quali può essere separata da ogni fonte di energia”. Questo suggerimento è completato dalla norma EN 1037, che copre la sicurezza delle apparecchiature, l’iso­lamento dell’energia e la dissipazione di potenza, mentre la direttiva europea CEE 89/655 delinea le norme minime per la sicurezza e la protezione dei lavoratori durante la manutenzione di apparec­chiature industriali. Come molte norme e linee gui­da generali, queste sono aperte a un certo livello di interpretazione e casi particolari possono essere definiti per soluzioni alternative, che devono esse­re accompagnate da una valutazione del rischio accurata. L’applicazione delle best practice di un approccio LOTO richiede un’attenta riflessione su tutti gli aspetti di una macchina o delle operazioni di un impianto nonché, naturalmente, sui potenziali effetti negativi delle azioni scorrette.

La maggior parte dei principali fornitori di sicu­rezza concorda su ciò che realmente comporta l’applicazione delle best practice e raccoman­da un approccio graduale per la definizione delle procedure LOTO. Il primo passo è la definizione di criteri che includono le esigenze e le motivazioni alla base delle applicazioni LOTO. La seconda fase consiste nell’identificare le risorse e i componenti (specialmente quelli usati per controllare l’energia che richiede isolamento) a cui applicare i criteri. Ciò include interruttori, isolatori, valvole e fonti di calore. La terza fase è la fornitura di strumenti e apparec­chiature appropriati per ottenere il Lock-Out. La quarta e ultima fase prevede la creazione di una procedura per macchina o per prodotto con le istruzioni e la formazione relative su come questa procedura va seguita e, altrettanto importante, verificata. In questa fase è anche consigliato che coloro che sono direttamente e indirettamente interessati dall’applicazione del Lock-Out siano informati sulla procedura e le sue implicazioni per il loro ruolo quotidiano.

In termini di hardware, i fornitori offrono agli utenti un’ampia scelta di elementi di base, quali lucchetti, etichette e blocchi (sistemi di bloccaggio multi-lucchet­to). Applicazioni più specializzate richiedono componenti personalizzati pro­gettati per adattarsi a dispositivi specifici. Molti dei principali fornitori elettrici e di automazione, tra cui ABB e Siemens, completano la loro gamma di prodotti con hardware di sicurezza dedicati. SMC offre prodotti altrettanto efficaci per il LOTO pneumatico in forma di valvole di isolamento bloccabili, mentre RS offre uno starter kit di bloccaggio e un kit con valvola di blocco nella sua gam­ma RS Pro. Sono disponibili molti altri dispositivi, personalizzati o generici, e probabilmente la vostra applicazione è coperta da qualcuno di questi. Questa disponibilità di un hardware adatto è anche supportata in molti casi da servizi di consulenza, i fornitori offrono infatti audit LOTO e aiutano a formulare solide politiche LOTO. Ed è questo il supporto che garantisce il massimo della tran­quillità e migliora la conformità legale (con le usuali riserve), con il sostegno di efficaci pratiche di due diligence nei casi peggiori.

Abbiamo detto che la sicurezza sta diventando intelligente e si potrebbe pen­sare che la disponibilità di lucchetti ed etichette non sia esattamente un ter­reno fertile per un approccio Industry 4.0. La realtà è ben diversa. Molte pro­cedure LOTO possono essere gestite, definite e consegnate utilizzando tablet e dispositivi portatili, con il beneficio aggiunto di erogare procedure comple­tamente aggiornate, servite da una fonte centrale, rispetto a una cartella di politiche obsolete in formato cartaceo. I dati storici possono anche essere raccolti da questi dispositivi collegati, dove le applicazioni LOTO possono es­sere monitorate, fornite di timestamp, registrate e quindi utilizzate per definire o identificare turni o pause stagionali.

LOTO è un approccio incredibilmente semplice ed efficace a quello che oggi è un argomento complicato, talvolta troppo generalizzato e con abbondanza di normative. Come parte di un regime genera­le di sicurezza olistico, l’obiettivo finale dovrebbe essere quello di evitare lesioni personali, danni ed errori, fornen­do agli operatori e ai tecnici della manutenzio­ne un ambiente di lavoro sicuro. Ci saranno sempre situazioni dove sarà eccessivo isolare un’intera macchina o linea, ma con l’evoluzione degli standard e delle tecnologie vi si sta già pen­sando in qualche misura. Nel breve termine, e per il prossimo futuro, un lucchetto e un’etichetta grandi e colorati sono la migliore soluzione possibile, soprattutto alla luce degli errori dell’operatore che rappresentano un’elevata percentuale degli incidenti industriali.

Heiko Luckhaupt Industry Sector Marketing Manager, RS Components