Diamo ormai per acquisiti, anche se recenti casi che hanno interessato la più grossa Impresa ferroviaria italiano sembrano smentirmi,
gli argomenti riguardanti la formazione nei suoi vari aspetti.
Affrontiamo ora, se pur a grandi linee, il capitolo delle risorse umane, cioè delle persone che lavorano in manutenzione.
L'analisi organizzativa prolungata nel tempo consente di verificare quali siano gli elementi sui quali sviluppare le performance del sistema manutentivo e quindi il suo miglioramento. Da questi dati dipende infatti la quantità di addetti interni/esterni necessari a svolgere le attività di manutenzione in relazione alle strategie aziendali ed alla politica di make or buy.
Gli elementi che dovrebbero essere utilizzati in un processo di miglioramento possono essere raggruppati in quattro categorie:
- La produttività
- La flessibilità
- Le competenze
- Il sistema organizzativo della manutenzione veicoli nel suo complesso
Questi elementi sono integrati ai fini delle performance del sistema e quindi, in termini di attività da sviluppare e di fabbisogni di risorse, ognuno di essi incide sugli altri. Una azione di sviluppo contemporaneo delle categorie sopra riportate porta ad un aumento dell'efficienza. Ma un risultato di questo genere presuppone un progetto di rifondazione delle aziende di trasporto, dove valori e ruoli dovrebbero essere basati sulle competenze e dove dovrebbero esistere incentivazioni davvero legate alle performance.
Può succedere oggi questo nel nostro paese?
Certo ci sono segnali di attenzione al miglioramento del sistema, con riconoscimenti a breve e lungo termine basati sul merito e non sulle amicizie o sulle appartenenze politiche, l'adozione del concetto di qualità visto come fine e non come mera procedura formale di certificazione utile solo a stare sul mercato, la responsabilizzazione dei manager. Sono casi rari in generale, e addirittura quasi inesistenti nel mondo del trasporto e della manutenzione veicoli in particolare. Infatti nelle aziende di trasporto le proprietà ed in subordine le direzioni del personale sono lontane anni luce da questi concetti. Approfondiamo ora rapidamente le quattro categorie
in questione.
La produttività
Il primo elemento utile per lo sviluppo delle performance di impresa è la produttività, che deve essere sviluppata assicurando nel contempo altri aspetti, oltre quello economico, come il livello occupazionale. L'aumento di produttività può però coprire, almeno temporaneamente, le carenze negli altri elementi che coinvolgono flessibilità, competenze e sistema organizzativo. Per contro un aumento di produttività riduce il fabbisogno di risorse. Ecco perché solo uno sviluppo integrato di tutti i fattori può portare nel medio periodo ad uno sviluppo duraturo e continuo delle performance.
La flessibilità
La flessibilità è un elemento fondamentale per lo sviluppo di performance dei moderni sistemi produttivi. Nelle aziende di servizi la flessibilità ricopre un valore di particolare importanza per assicurare che le prestazioni dell'impresa siano effettivamente collegate ai desideri dei clienti.
L'aumento di flessibilità nel breve periodo permette di sviluppare le performance di tutto il sistema. Tuttavia l'effetto di breve periodo, se non supportato da modifiche strutturali, non solo si perde rapidamente ma può diventare addirittura un boomerang.
È opportuno distinguere tra flessibilità quantitativa (utilizzo di contratti di lavoro che consentano di adeguare la disponibilità di addetti alle attività che devono essere svolte) e flessibilità qualitativa, cioè le modalità di erogare la prestazione di lavoro in modo allineato alle necessità del processo produttivo.
Il sistema
Le economie di sistema dipendono dalle altre grandezze riconosciute nella produttività, nella flessibilità, nelle competenze oltre che dal complesso delle Relazioni Industriali.
Gli elementi nel sistema di manutenzione veicoli che portano ad economie di sistema sono: Generali: riduzione dei costi di struttura, aumento della produttività, aumento della flessibilità operativa/organizzativa Specifiche: dimensione della flotta, disponibilità dei veicoli, numero di guasti eccetera.
Le competenze
L'inizio del tutto e il fine del tutto: senza competenze non si può operare, ma l'organizzazione al passo coi tempi deve sviluppare proprie competenze distintive. Le competenze sono un patrimonio di lungo periodo.
In fase di sviluppo non portano risultati eclatanti nel breve, però quando sono disponibili e consolidate portano a performance di eccellenza.Le competenze richiedono di lavorare sempre sul futuro e quindi è necessario avere ben chiara la strategia aziendale di lungo periodo. La mancanza delle competenze necessarie nella manutenzione veicoli è un indice tragicamente negativo delle inefficienze delle aziende di trasporto, in particolare le aziende TPL.
Questi brevi accenni sulle risorse umane, mutuate dagli studi e considerazioni approfondite di Andrea Bottazzi, vogliono stimolare un concreto e fattivo riesame delle strategie e delle strutture organizzative, pena il degrado sempre più consistente dei servizi e delle risposte che ci si attenderebbero da chi è chiamato a gestire una parte importante della cosa pubblica.
Ing. Bruno Sasso,
Coordinatore Sezione Trasporti AIMAN