Erroneamente si tende a pensare che la spesa energetica sostenuta nel settore della GDO sia un costo dovuto, fisso e irriducibile. Ma questo non è il solo problema che si pone a chi tenta di contenere i costi di gestione degli asset nella GDO: la dispersione geografica dei punti vendita e delle centrali logistiche, l'ampio spettro di tecnologie operanti con protocolli differenti ed una resistenza alla centralizzazione rendono estremamente difficoltoso monitorare le performance energetiche e manutentive del settore. Nel caso studio a seguire riporteremo l'esperienza di contenimento dei costi manutentivi, energetici e gestionali di Centrale Adriatica, centrale logistica delle cooperative del distretto adriatico, di cui la più grande è COOP Alleanza 3.0.
Centrale Adriatica è una società cooperativa che gestisce più di 200 milioni di colli ogni anno, 750 dipendenti e un giro di affari di 4,7 miliardi di euro. Centrale Adriatica consuma ogni anno più di 20.000 MWh di energia elettrica. L'esigenza dell'azienda era quella di:
- Mettere in controllo i costi energetici delle varie centrali logistiche
- Controllare l'impatto delle manutenzioni ordinarie e straordinarie sull'energia
- Implementare uno strumento di Reliability-Centered Energy Management in grado di minimizzare i costi manutentivi ed energetici dei propri asset, in ottica di gestione del TCO.
E' stata selezionata un azienda di primaria importanza nella gestione di asset industriali e gestione nel campo facility management, manutenzione, gestione dell'energia e implementazione della Digital Trasformation in azienda.
La piattaforma Blink di Inspiring Software è stata selezionata all'interno di un confronto con altri provider in quanto superava la sola fase di acquisizione e visualizzazione dei dati di campo: con Blink, Centrale Adriatica poteva costruire modelli predittivi precisi ed accurati che consentissero di formulare decisioni strutturate e consapevoli per un maggior profitto. Benché sia disponibile una soluzione SAAS, Centrale Adriatica ha optato per l'installazione in un server di proprietà presso gli headquarters. Il software adotta un'architettura completamente web-based e multisito, i vari utenti di Centrale Adriatica possono quindi accedere al sistema ovunque si trovino, con viste diverse in funzione dell'abilitazione concessa. La piattaforma Inspiring è hardware-indipendent ed è stata dunque interfacciata con misuratori e sensori per acquisire direttamente ed automaticamente le misure (consumi, potenze, energy driver, temperature etc.).
La soluzione di Inspiring Software è stata implementata su sei siti del distretto, consistenti in 10 reparti di distribuzione così ripartiti: 5 per i generi vari, 1 per i surgelati, e 4 per i deperibili.
Implementazione del progetto
Il progetto è stato sviluppato nel corso di 4 mesi da dicembre 2014 a seguire.
Prima di questo progetto, il solo sistema di monitoraggio disponibile era la consuntivazione delle bollette e l'analisi degli scostamenti rispetto al budget. La prima fase è stata dunque la raccolta dei consumi energetici di ogni sito dal contatore centrale e poi dai secondari. Questa fase non ha evidenziato criticità.
Nella seconda fase, il team di lavoro ha creato due tipi di modelli energetici: (1) modelli di predizione, che consentono di conoscere il fabbisogno energetico nel futuro e (2) modelli di controllo, che permettono un'analisi in real time delle deviazioni tra consumo effettivo e atteso. Un aspetto cruciale nella modellazione è la capacità di identificare degli energy drivers significativi, ovvero capire quali parametri - non correlati tra loro - influenzano i consumi energetici e sono dunque utilizzabili come predittori.
Nel caso di Centrale Adriatica gli energy drivers disponibili erano limitati alla temperatura esterna e al numero di colli equivalenti movimentati. I modelli di sito hanno tuttavia provato una buona accuratezza e ci hanno consentito fin da subito di intercettare anomalie nei consumi. Ad esempio, dal 5 al 26 Gennaio 2015 il software ha segnalato un maggior consumo rispetto al modello nella sala compressori del sito di Forlì: ciò era dovuto ad un cattivo settaggio degli stessi. La revisione del punto di regolazione ha ridotto i consumi di 15.000 KWh. Il 2 Febbraio la carta di controllo segnalava anomalie nella centrale frigorifera di San Vito: grazie ad un intervento di manutenzione ordinaria il consumo è tornato a quanto previsto dal modello, con risparmio di 73.000 KWh.
Continua a leggere l'articolo di Raffaele Robbiano, Responsabile Tecnico di Centrale Adriatica, e Giovanni Presti, Direttore Tecnico di Inspiring Software, sul numero di Giugno 2016 di Manutenzione T&M