L'esercizio della galleria ferroviaria del Frejus

Predisposizione della documentazione di sicurezza

  • Marzo 5, 2014
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  • Tabella 1 - Lavorazioni effettuate nella galleria del Frejus
    Tabella 1 - Lavorazioni effettuate nella galleria del Frejus
  • Figura 1 - Imbocco della galleria del Frejus lato Italia
    Figura 1 - Imbocco della galleria del Frejus lato Italia
  • Figura 2 - Immagine della "struttura" galleria
    Figura 2 - Immagine della "struttura" galleria
  • Tabella 2 - Piano di Manutenzione galleria del Frejus
    Tabella 2 - Piano di Manutenzione galleria del Frejus
  • L'esercizio della galleria ferroviaria del Frejus
    L'esercizio della galleria ferroviaria del Frejus
  • L'esercizio della galleria ferroviaria del Frejus
    L'esercizio della galleria ferroviaria del Frejus
  • L'esercizio della galleria ferroviaria del Frejus
    L'esercizio della galleria ferroviaria del Frejus

 

Premessa e scopo

Sin dal 2003 la galleria ferroviaria del Frejus sulla linea Torino - Modane è stata interessata da un importante progetto di potenziamento.

 

Questo, in sintesi, ha riguardato:

  1. consolidamento strutturale
  2. adeguamento alla sagoma GB1
  3. potenziamento del numero di convogli mediante nuovo segnalamento a tre aspetti

Contestualmente ai lavori di adeguamento sagoma, la galleria ferroviaria del Frejus è inoltre stata interessata da un importante progetto di miglioramento della sicurezza, iniziato già prima dell'emanazione del DM 28/10/2005, cosiddetto "Decreto Gallerie", sintetizzato nel prospetto riepilogativo riportato in tabella 1.

 

Visto quanto sopra, alla fine dei lavori, allo scopo di consentire nuovamente la messa a disposizione della galleria all'esercizio pieno, ai sensi dell'allegato IV, punto 7.3 del sopracitato Decreto si è proceduto alla predisposizione della "documentazione per l'esercizio" nella configurazione attuale della galleria.

 

Tale documentazione è composta da tutta una serie di elaborati, oggetto di questa memoria, compreso il "Piano di Manutenzione" e i "Programmi di manutenzione di impianti ed oggetti installati nella galleria del Frejus (parte italiana)", al fine di mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità e l'efficienza del sistema galleria.

 

 

Il master plan del progetto

La presente memoria ripercorre i passi seguiti per redigere i documenti di cui sopra.

 

Tale produzione si è resa necessaria allo scopo di dare evidenza del corretto recepimento delle indicazioni del decreto sopracitato.

 

Il Dossier redatto contiene:

  • Relazione sulla galleria;
  • Identificazione dei pericoli potenziali del sistema ferroviario in galleria;
  • Relazione e descrizione dei requisiti e delle predisposizioni di sicurezza previsti (opere civili, impiantistica, organizzazione e collegamenti viari);
  • Programma di esercizio;
  • Schemi ed elaborati esplicativi necessari.

Completano la prescritta documentazione di Legge il "Piano di emergenza e di soccorso" e il "Fascicolo di sicurezza della galleria".

 

Dei documenti costituenti il "Dossier" si tratterà nel prosieguo della presente memoria.

 

Descrizione della documentazione prodotta

La Relazione sulla galleria ferroviaria riguarda:

  1. La descrizione dell'opera d'arte;
  2. Le definizioni e le terminologie di uso corrente relative alla normativa e standard tecnici ferroviari;
  3. Elencazione dei "requisiti minimi" per la sicurezza;
  4. Elencazione dei "requisiti integrativi" per la sicurezza.

Di questa si riporta di seguito un estratto.

 

Descrizione dell'opera d'arte

La Galleria del Frejus si sviluppa attraversando il Confine di Stato tra Italia e Francia tra le località di Bardonecchia (lato Italia) e Modane (lato Francia) della linea Torino-Modane per una lunghezza totale di 13.657 metri tra le progressive 84+425 e 98+082.

 

All'interno della Galleria è presente un Posto di Comunicazione tra i binari Pari e Dispari denominato "PC Frejus".

 

La tratta di linea è a doppio binario, elettrificata, con regime di esercizio a "Dirigenza Centrale" e regime di circolazione con blocco automatico a correnti codificate.

 

Le velocità massime di esercizio variano da un minimo di 75 km/h, ad un massimo di 110 km/h.

 

La tipologia del traffico è mista (merci + passeggeri).

 

La linea è attrezzata con sistema di protezione della marcia del treno SCMT.

 

La Galleria del Frejus è una galleria totalmente naturale a canna singola, a doppio binario.

 

Si riporta in figura 1 un'immagine dell'imbocco, lato Italia.

 

La galleria è costruita in pietrame e mattoni; gli spessori del rivestimento sono compresi tra 50 e 80 cm.

 

La galleria del Frejus possiede una via di accesso dall'esterno tramite la quale si accede alla Galleria dal lato binario Dispari, detta "galleria direzionale".

 

Questa è una finestra di accesso intermedio, sita presso la progressiva chilometrica 85+223, posta a metri 798 dall'imbocco ed a metri 5992 dal Confine di Stato ed è attrezzata per l'accesso con i mezzi di soccorso.

 

All'interno della galleria del Frejus il camminamento presenta una larghezza di cm 50 circa ed è posto da entrambi i lati.

 

All'interno del cunicolo sottostante i camminamenti sono posati i cavidotti degli impianti tecnologici (lato binari pari e dispari) e le tubazioni dell'impianto antincendio (lato binario dispari).

 

 

Requisiti di sicurezza per la galleria del Frejus

I requisiti e le misure di sicurezza sono predisposizioni (a livello di infrastruttura, impianti fissi, materiale rotabile, procedure organizzative) atte a conferire alcune funzioni essenziali al "sistema galleria" al fine di prevenire l'insorgere di situazioni di emergenza e mitigarne le eventuali conseguenze.

 

Nella galleria ferroviaria del Frejus, per conseguire gli obiettivi di sicurezza si è tenuto conto dei seguenti parametri caratterizzanti il "sistema galleria":

  • Lunghezza della galleria;
  • Volume di traffico;
  • Tipologia di traffico;
  • Presenza di deviatoi in galleria;
  • Possibilità di incrocio in galleria tra treni in transito;
  • Andamento altimetrico;
  • Localizzazione nel territorio (area urbana);

I requisiti di sicurezza per le ?gallerie ferroviarie' sono utili al conseguimento dei seguenti obiettivi:

  • Previsione e prevenzione degli eventi incidentali;
  • Protezione dei soggetti esposti e mitigazione delle conseguenze;
  • Facilitazione dell'esodo delle persone e dell'intervento delle squadre di soccorso;

Tali obiettivi sono stati raggiunti mediante l'adozione di:

  • Requisiti (e misure) minimi;
  • Requisiti (e misure) integrative.

Requisiti minimi di attrezzaggio della galleria e Piani di Emergenza & Soccorso

I requisiti minimi descritti in questo paragrafo rappresentano le predisposizioni di sicurezza che sono state messe in atto nella galleria ferroviaria del Frejus, concordati con la Società SNCF/RFF, ai sensi dell'articolo 3 comma 9 del D.M. "Sicurezza nelle gallerie ferroviarie" del 28/10/2005.

 

Per quanto concerne gli aspetti legati alla comunicazione verso l'esterno, sono state prese le seguenti precauzioni:

  • Un sistema che consente la comunicazione, in caso di necessità, tra il personale di bordo e il DCO (Dirigente Centrale Operativo) di Bardonecchia.
  • Un impianto di telefonia di emergenza/diffusione sonora al fine di consentire, durante un'eventuale emergenza, le comunicazioni dall'interno della galleria tra il personale di bordo o i viaggiatori e il centro di controllo e la squadra di soccorso.

In merito alla norme antincendio sono state adottate le seguenti misure:

  • Le strutture delle opere in sotterraneo hanno caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiore a REI 120, da valutare con la curva di incendio (UNI 11076), nonché scelta dei materiali con classe di reazione al fuoco adeguata in funzione della tipologia di impiego
  • I componenti elettrici destinati all'alimentazione dei vari impianti di emergenza, (luce e forza motrice) sono protetti da guasti e da danni conseguenti ad eventi incidentali.
  • Realizzazione di un impianto idrico antincendio al fine di contrastare l'eventuale sviluppo di incendi e di fumi a secco.

Dal punto di vista dell'accessibilità sia in ingresso che in uscita alla galleria in condizioni di emergenza, sono state introdotte i seguenti provvedimenti:

  • Realizzazione di un camminamento di larghezza pari a 50 cm per assicurare un rapido e sicuro esodo delle persone con predisposizione di adeguata cartellonistica, riflettente o luminescente per fornire informazioni visive di chiara e immediata interpretazione.
  • È stato previsto un impianto di illuminazione in galleria che garantisce lungo i percorsi di esodo un livello di illuminazione adeguato
  • E' stato realizzato un collegamento viario, accanto alla strada provinciale, percorribile da mezzi di soccorso tra almeno uno dei due imbocchi.
  • Sono presenti dei sezionamenti della linea di contatto allo scopo di consentire la mobilità di treni accodati o precedenti quelli incidentati
  • Gli impianti di alimentazione elettrica a servizio dei dispositivi di emergenza prevedono inoltre configurazioni o ridondanze tali da garantire la perdita di brevi tratti di impianto in galleria, comunque non superiori a 500 metri.

Per quanto concerne l'efficienza e la tempestività dei soccorsi, son state intraprese le seguenti misure:

  • È stato previsto un piazzale di emergenza che costituisce uno spazio adeguato per la sosta degli automezzi di soccorso e per l'impiego delle attrezzature necessarie all'emergenza.
  • Nella sala d'aspetto della stazione ferroviaria di Bardonecchia sono state individuate aree destinate al primo soccorso ed allo smistamento delle persone coinvolte in un eventuale incidente.
  • È stata prevista una elisuperficie, in prossimità dei piazzali di emergenza, all'ingresso di Bardonecchia.
  • È prevista la possibilità di alimentare in galleria, almeno ogni 500 m, apparati elettrici in uso alle squadre di soccorso, in modo sicuro e affidabile.

Dal punto di vista delle attività di manutenzione e controllo atte a garantire i requisiti minimi di sicurezza, le attività predisposte sono:

  • controlli normati dello stato del binario nella galleria al fine di rilevare il mantenimento della geometria, le condizioni di usura e la stabilità.
  • Visite ispettive, effettuate a cadenze prestabilite, delle gallerie e dei relativi impianti ferroviari nonché delle predisposizioni di sicurezza eventualmente previste all'esterno (strade, locali tecnici, ecc..).
  • predisposizione di postazione per il comando, il controllo, la diagnostica e manutenzione delle predisposizioni di sicurezza. Dalla postazione di controllo sono gestiti gli impianti sia durante le normali fasi di esercizio, sia in presenza di una emergenza.
  • Realizzazione di un "Piano della Manutenzione" nell'ambito del quale sono indicate le procedure per una corretta manutenzione della galleria che verrà presentato nel paragrafo successivo.

Associati a questi requisiti minimi di sicurezza, il personale di RFI è opportunamente addestrato con continuità ed in base alle proprie funzioni e responsabilità in modo tale da essere in grado di operare e gestire eventuali emergenze.

 

È stato elaborato un Piano di Emergenza Interno (P.E.I.) a cura della Direzione Territoriale Produzione di Torino, opportunamente aggiornato in funzione degli apprestamenti di sicurezza previsti nella galleria.

 

È stato elaborato il Piano Generale Esterno (P.G.E.), di concerto con la Prefettura di Torino e la Prefettura di Chambery, sulla scorta degli scenari di incidente ipotizzati.

 

Ambedue vengono aggiornati secondo i vigenti dispositivi di Legge, tenendo conto delle indicazioni generali e specifiche al fine di definire, per i vari scenari, compiti e responsabilità dei vari enti coinvolti nelle operazioni di soccorso.

 

Sono state inoltre nel tempo eseguite esercitazioni di soccorso in concerto con le autorità di protezione civile. Di queste sono stati redatti appositi verbali.

 

È stato elaborato inoltre apposito Programma delle esercitazioni di soccorso che saranno svolte congiuntamente tra il personale ferroviario e il personale delle squadre di soccorso al fine di assicurare un opportuno addestramento alla collaborazione, alla comunicazione e al coordinamento durante una eventuale emergenza.

 

 

Identificazione dei pericoli potenziali del sistema ferroviario in galleria

Per l'identificazione dei pericoli potenziali del sistema ferroviario in galleria, sono stati selezionati gli eventi iniziatori significativi nell'ambito della galleria ferroviaria del Frejus attraverso un processo di analisi qualitativo/semiquantitativo del sistema.

 

Le informazioni oggetto del processo di analisi descritto sono state ricavate dalla disponibilità dei dati statistici incidentali, dalla conoscenza delle caratteristiche dei sottosistemi, dalla conoscenza delle dinamiche degli eventi incidentali attesi ed infine delle modalità di trasferimento del flusso di pericolo ai passeggeri (per esempio i fattori di rischio).

 

Sono stati analizzati i dati della banca dati incidentale e sono stati presi in esame precedenti studi effettuati in materia, con particolare attenzione alle analisi di rischio relative a progetti ferroviari con un esteso sviluppo in galleria, al fine di identificare i pericoli e gli hazard afferenti una generica linea.

 

Il Piano di Manutenzione della galleria del Frejus (parte italiana).  Redazione, obiettivi e contenuti

Costituisce parte integrante della "Documentazione per l'esercizio della galleria del Frejus" il "Piano di manutenzione della galleria" o PdM, (requisito minimo imposto dal Decreto Gallerie per gallerie di lunghezza superiore a 500 m), cioè un Piano nell'ambito del quale sono indicate le procedure per una corretta manutenzione della galleria (intesa come elemento strutturale) e degli impianti ferroviari (ordinari ed innovativi, ad es. le predisposizioni di sicurezza), presenti in essa o comunque ad essa collegati, al fine di soddisfare il relativo requisito minimo.

 

Il piano di manutenzione della galleria è costituito da una parte generale, nella quale sono contenute la documentazione e le informazioni manutentive standard (valide per tutte le gallerie), ed una parte specifica della galleria in questione, contenente le informazioni specifiche per la manutenzione degli impianti presenti o funzionalmente collegati ad essa, in funzione della lunghezza della galleria stessa.

 

Fanno parte integrante di questo documento:

  1. il manuale delle attività standard (emesso con apposita Delibera RFI);
  2. programmi di manutenzione (costituiti dalle attività standard e contenenti la normativa di manutenzione): questi descrivono l'attività e l'eventuale frequenza di ripetizione;
  3. manuali di manutenzione degli impianti per la sicurezza della galleria;
  4. le circolari, le disposizioni e le norme tecniche già emanate della galleria e di tutti gli impianti ferroviari e di sicurezza presenti al suo interno compresa la stazione meteorologica.

IL PdM è stato elaborato tenendo conto di:

 

 

  • caratteristiche del tratto di linea sulla quale insiste la galleria;
  • caratteristiche infrastrutturali della galleria del Frejus;
  • descrizione e funzionalità degli impianti e delle dotazioni di sicurezza.

 

 

Si riporta in tabella 2 un estratto della lista degli impianti da manutenere presenti all'interno della galleria.

 

Il Piano di Manutenzione riporta le attività di manutenzione preventiva ciclica, ("attività standard") previste dal s.i.m. da eseguirsi su oggetti/enti/impianti tipologici, presenti nella galleria ferroviaria.

 

Tali attività costituiscono, ai sensi del D.M. 28/10/2005, "le procedure per una corretta manutenzione della galleria", valide genericamente per tutte le gallerie della infrastruttura ferroviaria nazionale.

 

La periodicità di esecuzione dei cicli di manutenzione, è vincolata alle risultanze dei rilievi delle carrozze di diagnostica (manutenzione predittiva) e alle attività periodiche di verifiche a vista e strumentali effettuate dal personale RFI. Pertanto dall'analisi dello stato di conservazione dell'infrastruttura possono scaturire valutazioni che modificano la periodicità e la tipologia degli interventi.

 

Si riportano di seguito alcuni cicli delle attività di manutenzione della galleria:

  1. visita deviatoi dei binari di corsa;
  2. visita a piedi dei binari di corsa elettrificati (che concerne gli oggetti: binario, traverse, massicciata, deviatoi, controllo tratta, controllo opera d'arte, ldc, impianti lfm, punti informativi SCMT, tlc, ?);
  3. verifica messe a terra;
  4. ?..

La gestione del PdM è integralmente svolta attraverso Sistema Informativo con la possibilità di un controllo puntuale e tempestivo di tutti gli elementi che caratterizzano il processo stesso:

  • risorse;
  • consistenza impianti;
  • stato impianti;
  • andamento delle attività;
  • costi.

Questo consente inoltre una gestione dinamica delle attività di manutenzione preventiva, perché, tramite le opportunità di analisi disponibili, è possibile porre in essere in tempo reale, tutte le azioni necessarie per:

  • correggere le eventuali anomalie all'interno del processo manutentivo;
  • adeguare le Attività Standard agli sviluppi tecnologici degli oggetti e della diagnostica;
  • migliorare le Attività Standard secondo le indicazioni degli analisti attraverso la procedura MAGEC (Modi e Analisi dei Guasti, degli effetti e delle Criticità) o FMECA e secondo la professionalità e la formazione dei manutentori.

Considerazioni Conclusive

Il principale risultato del progetto riguarda la produzione della documentazione i cui contenuti sono stati in sintesi esplicitati nella presente memoria, la cui esistenza è finalizzata alla necessità da parte di RFI di ottemperare alle norme di Legge in materia di sicurezza nelle gallerie ferroviarie.

 

Inoltre è stato proposto un "Piano di Manutenzione" che è stato messa in opera in modo "standardizzato" sul campo.

 

La disponibilità di diverse "Specifiche" quali le "Attività Standard" i "Programmi di Manutenzione" i "Manuali di manutenzione degli impianti per la sicurezza delle gallerie" sono stati elementi utili non solo a produrre una descrizione standard ed organica delle attività di manutenzione ma anche a verificare le prestazioni nell'effettiva attuazione delle stesse, anche nel medio - lungo termine.

 

Così, richiamando il principio metodologico del ciclo di Deming (ciclo PDCA) si può affermare che questo progetto si sia concentrato nella fase del "Do".

 

La verifica del risultato "Check" fa emergere inoltre di volta in volta la necessità di eventuali ritarature del PdM.

 

 

Armida Pinto, Project Manager del Team di Manutenzione Rete Ferroviaria Italiana Spa

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