L’infrastruttura ferroviaria presenta una varietà di oggetti che abbraccia tutto il mondo della tecnica:
- civile (ponti, gallerie, rilevati …)
- energetica (stazioni di conversione,alimentazione, luce, …)
- meccanica (linee di trazione, binari e accessori, ...)
- tecnologica (sistemi intelligenti di regolazione del traffico, distanziamento, GSM …).
Questa diversità tecnica aveva negli anni passati monopolizzato le modalità di gestione, rendendole differenti nei diversi settori; oggi la gestione della infrastruttura ferroviaria è andata oltre all’aspetto tecnico per avere sotto controllo anche l’aspetto economico e prestazionale; tiene in considerazione gli interessi degli stakeholder, le prestazioni, le questioni ambientali, e l’immagine aziendale con l’introduzione di principi di “Asset Management” (AM); l’obiettivo è quello di realizzare il migliore rapporto qualità prezzo, quindi di creare valore dal bene in consegna, in linea con i principi internazionali (norme ISO 5500X).
Al fine di raggiungere questo obiettivo devono essere soddisfatte le seguenti capacità:
- è necessario conoscere quali sono i requisiti delle parti interessate per quanto riguarda la funzionalità, la disponibilità e l’affidabilità;
- l’asset manager deve essere in grado di effettuare analisi dei rischi (prendere decisioni in base a analisi di priorità, eseguire analisi dei rischi sul piano della sicurezza, della regolarità e del danno economico, …) per la pianificazione della manutenzione;
- deve essere consolidato un metodo di gestione della manutenzione che tenga presente i diversi aspetti di costo / rischio / rendimento, nei diversi scenari considerati, prendendo in considerazione le attività di manutenzione, le frequenze di manutenzione, le frequenze di ispezione ecc.
La gestione dei beni comprende tutti i sistemi, metodi, procedure e strumenti per ottimizzare i costi, le prestazioni e i rischi per l’intero ciclo di vita dell’infrastruttura ferroviaria. Tali ottimizzazioni devono riguardare tutte le attività infrastrutturali (costruzione, manutenzione e rinnovo, comprese le macchine operatrici, i mezzi d’opera e i materiali) per il ciclo di vita.
Presupposti caratteristici per una buona gestione del bene sono quelli riportati di seguito:
- focus della organizzazione su: mission aziendale, valori condivisi, leadership e comunicazione;
- gestione delle informazioni e gestione della conoscenza: accesso diretto a tutti i dati rilevanti, al corretto livello di integrazione, nel formato corretto;
- consapevolezza dei rischi: effettuare analisi di rischio e di valutazione dei risultati deve essere una pratica standard come parte del processo decisionale;
- visione a lungo termine: prendere a riferimento gli effetti a lungo termine quando si effettua una decisione (costo del ciclo di vita);
- strumenti adeguati per la registrazione degli oggetti, un metodo analisi dei rischi, per i concetti di manutenzione, per la pianificazione del lavoro, il controllo, la misura, il monitoraggio della infrastruttura e la presentazione della storia e dello stato degli asset.
In una schematizzazione delle diverse componenti di un sistema di gestione delle infrastrutture ferroviarie si distinguono tre categorie che caratterizzano il sistema:
- principali decisioni e attività: l’asse portante del sistema di AM per definire le strategie e la realizzazione dei lavori di AM e il funzionamento della rete;
- meccanismi di supporto: strumenti che consentano l’efficacia delle decisioni di base e delle attività, quali attività di informazione, applicativi di supporto al costo del ciclo di vita, competenze e processi di business;
- meccanismi di revisione: strumenti per monitorare e migliorare l’efficacia del regime di AM in una gestione sostenibile della infrastruttura per il livello dei fondi impegnati; forniscono l’anello di retroazione per il miglioramento continuo del sistema di AM.
La molteplicità delle infrastrutture e la loro differenziazione tecnica richiede un approccio sistemico che garantisce una comune modalità di comportamento che si differenzia per gli aspetti tecnici dei singoli beni.
Quindi l‘ingegnerizzazione verso una industrializzazione del processo deve stimolare un percorso evolutivo della manutenzione tale da supportare:
- una Pianificazione puntuale,
- una Programmazione che permette di assegnare agli operatori il loro giusto ruolo,
- una rendicontazione tecnica ed economica puntuale rispetto alle attività eseguite,
- un controllo dell‘infrastruttura attraverso i rilievi effettuati dalla diagnostica mobile.
Quindi al centro della gestione del bene si colloca la manutenzione come processo che permette di valorizzare il bene nel suo ciclo di vita.
GianPiero Pavirani, Responsabile Asset Management, RFI