La Manutenzione, in qualsiasi settore, è sempre fortemente correlata alle Operations, indipendentemente dalla collocazione organizzativa che in alcuni casi la vede posizionata proprio nelle Operations mentre in altri all’interno della Direzione Tecnica, quando non in una Direzione Maintenance dedicata.
Il rapporto fra la Manutenzione e le Operations è in ogni caso un rapporto continuo, inscindibile ed assolutamente necessario per la realizzazione del prodotto o la fornitura del servizio.
Gli effetti deleteri della mancata manutenzione si sono purtroppo evidenziati negli ultimi tempi con eventi eclatanti che hanno causato perdita di vite umane, disservizi pesanti e perdita di reputazione per le aziende coinvolte.
La Manutenzione deve infatti garantire la massima disponibilità degli impianti, la funzionalità in sicurezza, la minimizzazione dei costi… tutti obiettivi importanti e sfidanti che generalmente vengono raggiunti in modo poco evidente per cui noi che facciamo Manutenzione siamo soliti dire che “la Manutenzione è come la salute, te ne accorgi solo quando ti manca…”. Il paragone con la salute sottolinea da un lato l’importanza della Manutenzione stessa e dall’altro il lavoro concreto, ma silenzioso e poco appariscente, di chi lavora in questo settore.
Peraltro, la garanzia della sicurezza, sia per i lavoratori che per i fruitori dei servizi, deve essere l’obiettivo principale dell’attività manutentiva e deve essere oggetto di attenzione ed innovazione continue: solo dopo si pongono la disponibilità degli impianti, che in molti casi significa anche mantenimento del comfort ambientale, e la minimizzazione dei costi, sia di struttura che legati ai consumi.
I consumi sono infatti un altro dei punti di attenzione del responsabile di Manutenzione, che in molti contesti è anche l’Energy Manager, proprio per il fatto di avere la disponibilità delle leve operative sugli impianti grazie alle quali è possibile ottimizzare i consumi, spesso senza dover ricorrere ad importanti investimenti ma semplicemente ottimizzando i “Set Points”, razionalizzando gli orari di esercizio, riducendo gli “Idle Times” ecc.
La Manutenzione quindi riveste un ruolo fondamentale nel contenimento dei costi di esercizio.
È alla Manutenzione infatti che generalmente fanno capo i contratti più onerosi, siano essi
Service o fornitura di ricambi, per cui su di essa grava anche l’onere del controllo dei contratti stessi che, essendo sempre maggiore il ricorso ad aziende esterne, non può prescindere dall’utilizzo di sistemi di controllo informatizzati, utilizzando tecnologie quali, ad esempio, l’RFID.
L’innovazione e l’utilizzo di nuove tecnologie sono infatti una necessità per una manutenzione moderna mirata a raggiungere gli obiettivi anzidetti, e in quest’ultimo periodo, con l’irruzione sulla scena dell’Intelligenza Artificiale, e con le enormi possibilità da questa offerte, si aprono nuove ed interessanti possibilità nella gestione degli impianti e nella manutenzione predittiva, che rappresenta il futuro del far manutenzione.
Tutto questo porta con sé un’evoluzione della figura del manutentore, sempre più professionalizzato e sempre più tecnologico. Oltre agli avveniristici sistemi di visione remota e di realtà virtuale, che però in alcuni contesti sono già operativi, è ormai la norma che il manutentore utilizzi sistemi e strumenti informatizzati, siano essi a bordo macchina o su dotazioni personali.
In conclusione, la Manutenzione è al centro dell’attività aziendale, per i molteplici ed importanti aspetti che riveste, e sta vivendo un periodo particolarmente interessante in termini di evoluzione ed utilizzo delle nuove tecnologie per cui nei prossimi anni assisteremo ad un notevole sviluppo ed al raggiungimento di ulteriori traguardi.
Stefano Dolci, Consigliere A.I.MAN., Responsabile Maintenance Engineering and Centralized Operations – Energy Manager, SEA