Acciaierie Bertoli Safau è un marchio che esiste da oltre trent’anni, nato dalla fusione di altre due acciaierie che affondano le proprie radici in tempi remoti. Ci può raccontare brevemente la storia e l’evoluzione di questo gruppo, riconosciuto come un’eccellenza tutta italiana?
La competizione delle filiere industriali ha un tavolo da gioco mondiale. ABS (Acciaierie Bertoli Safau) rappresenta la divisione steelmaking del Gruppo Danieli ed è in grado di progettare nuove soluzioni competitive per vincere la sfida quotidiana al fianco dei nostri clienti. ABS esplora ogni trasformazione del mercato innovando processi, metodi e tecnologie. ABS parte dalla nostra storia, fatta di visione strategica, intelligenza progettuale e capacità immaginativa, competendo in uno scenario in continua evoluzione. I pilastri su cui ABS investe si basano su competenze, specializzazione, innovazione, tecnologica, digitalizzazione e sostenibilità.
ABS nasce nel 1988 dalla fusione di due Acciaierie di lunga esperienza ed alta qualificazione, “le Officine Bertoli” fondate nel 1813 e la “Safau”, le cui origini risalgono al 1934. La secolare esperienza nella siderurgia, unita allo spirito di innovazione caratterizzante il gruppo Danieli, cui ABS appartiene, assicurano la leadership necessaria a soddisfare le richieste dei mercati più esigenti. La Nostra Vision: ABS lavora ogni giorno per essere partner di riferimento nel garantire soluzioni di valore con processi e tecnologie di avanguardia per un progresso sostenibile.
Quali sono i settori e i mercati principali ai quali si rivolge principalmente ABS?
La continua innovazione di prodotto e processo, insieme alla sua lunga tradizione ed esperienza, garantiscono la qualità e il valore dell’acciaio ABS. ABS è in grado di soddisfare ogni richiesta dei clienti, anche quelli con i requisiti più severi ed è un fornitore per diversi settori esigenti, in particolare: Automotive, Mechanical Engineering, Oil & Gas, Wind Energy e Ferroviario.
In che cosa consiste nello specifico invece il suo ruolo? Da quanto tempo svolge quest’incarico?
Il mio ruolo è Plant Maintenance Manager del sito di Cargnacco (Udine). Sono stato investito di questo importante incarico circa 3 anni fa, ma mi occupo di Manutenzione da quando sono entrato in azienda nel 2007. Nel 2007 il mio primo incarico fu quello di Ingegnere di Manutenzione, nello specifico dovevo implementare strumenti di manutenzione predittiva quali rilievi vibrazionali termografie e analisi particolato presente nei fludi di lavoro (impianti di lubrificazione e oleodinamici). Fu un’esperienza bellissima che mi ha permesso di lavorare molto sul campo e affinare le conoscenze pratiche della diagnostica vibrazionale, ancora oggi uno degli strumenti più efficaci dell’approccio predittivo.
Lavorare in prima linea mi ha permesso anche di consolidare i rapporti con manutentori delle varie aree e costruire la mia professionalità; è stata una gavetta appassionata e molto proficua. Dopo quella esperienza mi è stata affidata la Responsabilità della Manutenzione della linea Luna (laminatoio irreversibile) e successivamente, nel 2017, il grande salto a Responsabile di Manutenzione dello Stabilimento.
Nel ruolo mi occupo di assicurare l’efficienza degli impianti produttivi delle linee massimizzando gli obiettivi di produzione, rispondere di tutto quanto è legato alla manutenzione ed alla gestione del personale manutentivo dell’intero Stabilimento in termini di sicurezza, ambiente, qualità e rispetto dei costi.
Ci può dire come sono cambiate/stanno cambiando le tipologie di intervento manutentivo da voi effettuate (a guasto, preventiva, predittiva ecc.)?
Negli ultimi anni c’è stato un forte spostamento all’approccio predittivo nella pianificazione degli interventi manutentivi. Già nel 2007 in ABS si iniziavano a mettere in atto politiche di manutenzione predittiva. Per noi fu una grande sfida investire su questa filosofia manutentiva per gli asset strategici. La nostra sfida era quella di non avvalerci di consulenti esterni ma coltivare il know how interno, in sintonia con la nostra volontà aziendale di puntare sulle PERSONE.
Da quel momento abbiamo investito molto sul capitale umano formando degli ingegneri di Manutenzione con conoscenze approfondite di diagnostica vibrazionale. Dal 2007 ad oggi abbiamo affinato molto l’approccio predittivo aumentando gli strumenti e le tecnologie. A titolo di esempio stiamo implementando la tecnologia a ultrasuoni per determinare la corretta lubrificazione dei cuscinetti oltre a sistemi di captazione dei gas disciolti sui trasformatori in resina. Ritengo che il cambiamento sia stato acquisire la consapevolezza in merito all’importanza di ricercare continuamente il giusto bilanciamento tra le varie filosofie di Manutenzione.
Non esiste la ricetta perfetta, ma solo tramite un’approfondita e continua analisi dei dati è possibile modificare l’approccio manutentivo bilanciando manutenzione correttiva, preventiva e predittiva nel rispetto del budget: per essere vincenti dobbiamo metterci continuamente in discussione! L’evoluzione tecnologica (IoT, Machine Learning ecc.) si basa sull’analisi dei dati e sulle varie correlazioni tra essi con lo scopo di guidare le scelte in tutti gli ambiti. In questo scenario il processo di Manutenzione vede la sua naturale evoluzione ad un approccio proattivo.
Il futuro del processo di Manutenzione vedrà la graduale riduzione della manutenzione programmata a favore della predittiva evoluta dalla rivoluzione tecnologica in atto. Sostanzialmente nell’ABS di domani gli approcci in uso saranno correttiva e predittiva.
Parlando nello specifico di sviluppo e investimenti in ambito manutenzione, si parla oggi tanto di Industry 4.0 e Continuous Improvement. Sono argomenti che rientrano anche nella strategia di ABS?
Come detto all’inizio l’innovazione rappresenta uno dei pilastri di ABS, siamo un’azienda che vuole essere sempre all’avanguardia negli scenari di mercato che ci vedono tra i protagonisti. Crediamo fortemente nel va lore dell’Innovazione, che rappresenta uno dei driver che ci aiuta a perseguire la nostra Mission che permette di essere sempre più competitivi in uno scenario di mercato altamente dinamico e variabile. La sfida coinvolge creatività, ingegno e passione, ma anche tecnologia, organizzazione e capacità gestionale.
Ognuno di noi in ABS ha la capacità di innovare: fare meglio adesso quello che già si faceva ieri e fare oggi quello che ieri sembrava impossibile o impensabile. Per traguardare questi obiettivi dobbiamo creare la consapevolezza in tutti noi relativamente all’importanza di utilizzare tecnologie innovative. Sarà possibile divulgare l’innovazione solo quando chi opera si renderà conto del vantaggio operativo legato all’utilizzo di una nuova tecnologia.
Quanti addetti alla manutenzione conta oggi l’azienda? E com’è strutturata invece la formazione degli addetti? Quanto tempo è investito per i nuovi operatori? È una competenza che affidate a ditte esterne o la svolgete con vostro personale?
Ad oggi gli addetti di manutenzione sono circa 180. Per le diverse mansioni definiamo dei percorsi formativi in collaborazione con HR. Per quanto riguarda i nuovi ingressi prevediamo un affiancamento dedicato. Nell’ultimo periodo abbiamo avviato un progetto “NEXT” al fine di formare manutentori in ambito siderurgico. Il percorso è molto operativo e prevede l’affiancamento nel turno a risorse di esperienza in ogni area dall’acciaieria ai laminatoi al fine di costruire la professionalità.
Abbiamo già inserito risorse a fine progetto a tempo indeterminato. Siamo orgogliosi di poter avere un “vivaio” di giovani manutentori. Il progetto è nato per diventare sempre di più un’azienda di riferimento anche in termini occupazionali e per permettere di coltivare il talento di giovani che si affacciano al mondo del lavoro dopo avere frequentato Istituti tecnici di eccellenza. In merito all’utilizzo di ditte terze, ABS utilizza dei partners consolidati a cui affida l’esecuzione delle operatività. Gli aspetti di Ingegneria di Manutenzione, pianificazione, controllo e gestione del budget sono internalizzati.
Nel 2017 abbiamo svolto un benchmark in self-assessment con Danieli Service per confrontarci con le eccellenze ed orientare il nostro sviluppo. A fronte dei risultati emersi abbiamo deciso di aggiornare la nostra organizzazione ed i nostri metodi anche implementando una nuova piattaforma di gestione dei nostri processi (Enteprise Asset Management) che ci consenta di traguardare risultati ancora più significativi attraverso un governo più efficace.
Con la nuova EAM sarà possibile integrare maggiormente la I4.0 utilizzando tools dedicati, ad oggi stiamo affinando l’implementazione del Q – Space (visore per assistenza in remoto e check list di controllo).
La sicurezza degli operatori è un grande focus nel vostro contesto. Quali sono le maggiori problematiche in questo senso che un’azienda delle vostre dimensioni deve affrontare? E quali strategie/ accorgimenti avete preso negli ultimi anni per la tutela dei vostri dipendenti e dei manutentori in particolare?
Le nostre PERSONE sono la risorsa fondamentale per il perseguimento degli obiettivi aziendali. Nella gestione delle risorse umane si cerca sempre di generare uno spirito partecipativo, affinché il contributo di ognuno diventi moltiplicatore della crescita comune e quindi di ABS. La condivisione dei valori su cui ruota l’Azienda ed il coinvolgimento del management nella loro trasmissione, incentiva una cultura della responsabilità che si diffonde in un clima di fiducia e di riconoscimento dei meriti. Questa è una delle caratteristiche distintive di ABS. La condivisione del know-how e la formazione sono componenti imprescindibili del processo di valorizzazione delle risorse umane.
Non c’è crescita aziendale senza crescita delle persone. In ABS non basta avere talento, bisogna possedere le giuste qualità e lo spirito di collaborazione necessari per essere parte di un gruppo di lavoro proattivo.
Un altro tema sensibile nel settore siderurgico è quello del risparmio energetico e del rispetto dell’ambiente. Come si pone ABS di fronte a queste tematiche? Avete implementato anche la figura dell’Energy Manager al vostro interno?
ABS identifica la sostenibilità come uno dei valori fondamentali ed un fattore strategico per la visione della crescita a lungo termine. Ogni giorno lavoriamo per integrare variabili sociali e ambientali. L’innovazione tecnologica rappresenta la chiave di volta della componente ambientale ed è anche strettamente correlata alle persone, alle loro capacità e al loro coinvolgimento. Per questo motivo in azienda sono presenti da oltre dieci anni figure legate all’ambiente e all’energia. Tra i progetti principali messi in atto durante lo scorso anno possiamo citare:
- Risparmio energetico. Durante l’AF 17/18, i progetti promossi da ABS in accordo con il GSE sono numericamente raddoppiati e hanno coinvolto principalmente le aree produttive, tra cui acciaieria, impianto di laminazione, trattamento termico e servizi ausiliari. Un progetto a cui teniamo particolarmente è il progetto di riscaldamento interno dell’ABS. La realizzazione di questo impianto consentirà di riscaldare l’edificio degli uffici, la mensa e gli spogliatoi riutilizzando l’effetto termico del forno di riscaldamento dell’impianto di Rotoforgia. Ciò significa efficienza energetica e uso intelligente del calore per l’industria intelligente.
- Ambiente. Oggi le valutazioni del ciclo di vita, LCA, forniscono il miglior quadro per la valutazione dei potenziali impatti ambientali dei prodotti, motivo per cui ABS ha deciso di applicare questa metodologia per sviluppare il suo primo progetto di screening per il nostro ciclo di produzione.
Per la sua esperienza, quanto ritiene sia diffusa oggi in Italia la cultura della manutenzione industriale? Cosa è stato fatto di buono e cosa ancora si può fare invece per contribuire a far sì che la manutenzione torni a essere percepita come un investimento e non più come un costo per le aziende?
Negli ultimi anni la cultura della manutenzione ha ricoperto un ruolo sempre più centrale nelle scelte di business. In ABS ci sentiamo fortunati in quanto la Manutenzione ha sempre ricoperto un ruolo di rilievo. Sicuramente lo sviluppo della tecnologia ha portato un forte cambiamento; oggi il manutentore ha una professionalità molto ampia, non è solo un tecnico ma sempre di più un’analista dei dati.
Questa nuova dimensione diventerà sempre più importante affinchè il processo di manutenzione mantenga la sua strategicità a livello aziendale. Abbiamo un’importante occasione data dallo sviluppo tecnologico ed è nostro dovere coglierla evolvendo il processo, rendendolo sempre più interconesso alle macchine. Come dicevo, in ABS siamo fortunati in quanto abbiamo a supporto dello sviluppo tecnologico un team dedicato e possiamo contare sulla forte sinergia con la casa madre Danieli.
Alessandro Ariu
a.ariu@tim-europe.com