Il mercato dei materiali indiretti, noto come MRO (Maintenance, Repair and Operations), rappresenta una sfida complessa per le aziende italiane. La terza edizione della Ricerca sul procurement dei materiali indiretti, condotta da RS Italia in collaborazione con ADACI e l'Università Europea di Roma, offre uno spaccato dettagliato del settore, evidenziando le criticità e le opportunità legate a questa categoria di spesa spesso trascurata.
Dalle sfide alla trasformazione strategica
Tradizionalmente considerati una spesa necessaria, gli acquisti MRO sono oggi riconosciuti come una leva strategica per migliorare l'efficienza aziendale. La ricerca evidenzia come più del 45% delle imprese dedichi tra il 3% e il 20% del proprio budget totale agli MRO, con un'ulteriore percentuale che supera il 35%. Questo dato sottolinea la rilevanza economica della categoria, soprattutto nel settore manifatturiero.
D’altro canto, le principali criticità emerse includono la gestione di asset obsoleti (49% delle aziende), la scarsa visibilità dei fabbisogni e della spesa (45%) e la numerosità dei codici prodotto, con conseguenti inefficienze (63%).
Questi ostacoli sono spesso aggravati da pratiche non strutturate, come acquisti off-contract, e da una mancanza di competenze specifiche nel procurement indiretto.
La ricerca ha messo in luce anche un dato interessante: il 61% delle aziende intervistate evidenzia come la riduzione dei budget operativi rappresenti una delle principali pressioni sul procurement MRO, seguita dalla necessità di ridurre i costi di gestione del magazzino (59%). Tuttavia, le difficoltà non si limitano solo a vincoli economici. Circa il 56% delle imprese deve affrontare situazioni emergenziali frequenti, come rotture e fermi macchina, che richiedono soluzioni rapide e spesso non pianificate. Questi eventi, uniti all'insufficienza di personale qualificato (36%), complicano ulteriormente la gestione degli acquisti MRO.
Un altro elemento critico riguarda l'assenza di strutture organizzative adeguate. Il 66% delle aziende segnala comportamenti consolidati che ostacolano il cambiamento, mentre il 52% lamenta l'assenza di procedure operative chiare e formalizzate. Questa mancanza di visione strategica si traduce spesso in una gestione frammentata, che non sfrutta appieno le potenzialità di un procurement integrato e centralizzato.
In risposta a queste sfide, la ricerca propone alcune direttrici di miglioramento. Tra le principali azioni pianificate dalle aziende figurano l'adozione di strumenti digitali per ottimizzare i processi, la riduzione della base fornitori per consolidare gli ordini e la qualificazione delle risorse umane attraverso percorsi formativi specifici. Investire in queste aree non solo aumenta l'efficienza, ma consente anche di rafforzare la resilienza organizzativa e migliorare la competitività sul mercato.
Digitalizzazione: un catalizzatore di efficienza
La trasformazione digitale rappresenta una chiave per affrontare molte delle sfide del settore MRO. Secondo la ricerca, il 65% delle aziende utilizza sistemi informativi integrati, mentre il 53% si affida a piattaforme di e-procurement. Tuttavia, l'adozione di tecnologie avanzate, come l'intelligenza artificiale, rimane limitata al 13%.
"La digitalizzazione non è solo un'opportunità, ma una necessità per le aziende che vogliono competere nel mercato odierno," afferma Massimiliano Rottoli, Managing Director di RS Italia. "Grazie a strumenti come il nostro RS PurchasingManager™, è possibile automatizzare processi complessi, migliorare la trasparenza e ridurre significativamente i costi operativi."
In particolare, soluzioni come RS PurchasingManager™ e RS ScanStock®, offerte da RS Italia, si sono dimostrate particolarmente efficaci nel semplificare e automatizzare i processi aziendali, garantendo maggiore trasparenza nella gestione degli ordini; riduzione dei tempi e dei costi operativi; ottimizzazione della catena di approvvigionamento.
La ricerca evidenzia anche come la digitalizzazione consenta alle aziende di affrontare con maggiore resilienza le emergenze, grazie a una migliore pianificazione delle scorte e a sistemi di monitoraggio in tempo reale. Questo aspetto è particolarmente rilevante in un contesto in cui la capacità di reagire rapidamente ai cambiamenti di mercato può rappresentare un vantaggio competitivo decisivo.
Relazioni strategiche con i fornitori
"Lavorare con fornitori strategici permette di ottenere molto più di semplici risparmi sui costi," spiega Rottoli. "Significa costruire relazioni di fiducia che garantiscono una continuità operativa, una maggiore efficienza e una qualità superiore nei materiali forniti."
Un altro aspetto emerso dalla ricerca è l'importanza delle collaborazioni con fornitori specializzati. Soluzioni di Vendor-Managed Inventory (VMI), stanno guadagnando terreno, sebbene il loro utilizzo sia ancora limitato al 25,2% delle aziende. Il consolidamento degli ordini e la selezione di fornitori sostenibili e locali sono strategie sempre più adottate, in linea con una crescente attenzione verso la sostenibilità.
La costruzione di partnership strategiche non solo riduce i costi totali di gestione, ma aumenta anche la resilienza della catena di fornitura, un fattore critico in un contesto economico globale sempre più instabile. Ad esempio, aziende che hanno adottato sistemi di inventory collaborativi riportano una diminuzione significativa dei tempi di fermo macchina e una maggiore efficienza operativa.
Sostenibilità: una priorità crescente
Oltre il 54% delle imprese italiane considera la sostenibilità un criterio prioritario nella selezione dei fornitori. Le aziende stanno implementando misure per ridurre l'impatto ambientale, come l'utilizzo di imballaggi ecologici e il miglioramento dell'efficienza energetica.
RS Italia, attraverso iniziative come la gamma Better World, promuove prodotti certificati per la loro sostenibilità, offrendo ai clienti strumenti concreti per integrare pratiche più responsabili nelle loro operazioni.
“Un aspetto interessante evidenziato dalla ricerca è l'importanza della sostenibilità non solo come fattore di compliance, ma anche come elemento di differenziazione sul mercato. Le aziende che adottano strategie sostenibili riescono a migliorare la propria reputazione e ad attrarre partner commerciali e clienti più consapevoli”, precisa Rottoli.
RS Italia: un partner strategico per il successo
Con più 30 anni di esperienza, RS Italia si è affermata come un punto di riferimento nel settore MRO. Oltre a un catalogo di 800.000 articoli, l'azienda offre soluzioni che integrano tecnologia e consulenza personalizzata per rispondere alle esigenze specifiche di ogni cliente.
Tra i servizi più apprezzati figurano le piattaforme di e-procurement, come RS PurchasingManager™, e i sistemi di inventory management, tra cui RS ScanStock® e RS VendStock®. Questi strumenti non solo ottimizzano i processi aziendali, ma garantiscono anche una gestione accurata delle scorte e una riduzione dei costi operativi. L'approccio di RS Italia è quello di essere un partner a tutto tondo, supportando i clienti in tutte le fasi del processo, dalla progettazione alla valutazione continua dei risultati.
Investire in soluzioni innovative e sostenibili permette di rispondere alle sfide del mercato, e rappresenta un'opportunità per costruire un futuro più efficiente e resiliente. RS Italia guida questo percorso con un impegno costante verso l'eccellenza e l'innovazione.
“In un panorama in rapida evoluzione, le aziende che sapranno cogliere le opportunità offerte dalla gestione strategica degli MRO saranno quelle in grado di adattarsi meglio alle sfide future, garantendo sostenibilità, efficienza e innovazione come pilastri del loro successo”, conclude Rottoli.
L’intera Ricerca è disponibile alla pagina dedicata.