Gli antefatti
Gli antefatti che portano alla costituzione della AssoEMan quale "Associazione Professionale" sono da cercare nel lento ma continuo progresso tecnico, organizzativo ed economico che in questi ultimi anni la manutenzione ha compiuto in Italia e più in generale in Europa, ed in quegli uomini che hanno sempre coltivato il pensiero di una manutenzione centro di incontro di culture, di metodi, di strumenti.
Quindi se oggi possiamo affermare che la manutenzione è una "professione" lo dobbiamo soprattutto a quegli uomini che hanno saputo traghettare un "mestiere" verso la visione del Physical Asset Management, e tra questi va citato Luciano Furlanetto, e va ricordata AIMAN che ha sempre rappresentato il punto di riferimento e di sviluppo di una manutenzione in continua evoluzione.
Gli antecedenti
Gli antecedenti sono invece da cercare in esigenze anche esterne alla manutenzione. L'esigenza primaria è stata quella dettata dal crescente bisogno di tutelare il cliente, ovvero fornire al cliente certezza della qualità del servizio erogato anche nel caso di servizio di manutenzione. Come noto, la norma ISO 9001 definisce i requisiti del sistema di gestione della qualità di un'organizzazione.
La norma ISO 9001 fornisce al cliente fiducia nella capacità dell'organizzazione del fornitore di "offrire in modo coerente prodotti conformi ai requisiti statutari e regolamentari applicabili". La ISO 9001 fornisce però informazioni qualitative sul "processo", ovvero sul modo con il quale si è realizzato il prodotto (come) e sul prodotto (cosa) ma quasi nulla sul "chi" ha realizzato quel prodotto.
Nel caso della manutenzione, non è facile "verificare la conformità del prodotto allo standard di riferimento" in quanto il risultato di una attività di manutenzione è un "servizio" e non un prodotto.
La Norma ISO 10005 introduce i Piani di Controllo Qualità attraverso i quali è possibile progettare la attività manutentiva (Plan) seguire le fasi esecutive (Do), controllarne lo sviluppo (Check) e favorirne il miglioramento (Act). Tutto il processo di manutenzione è quindi tracciato e da evidenza delle risorse utilizzate, della documentazione, delle strumentazioni e dei metodi seguiti, ma anche la ISO 10005 non risponde al bisogno di avere certezza della qualità del lavoro di chi ha realizzato quella attività.
Questa garanzia è possibile solo in presenza di una "certificazione delle competenze" dell'esecutore.
La Legge 4/2013 sulle professioni non regolamentate
È nel 2013 che si pone la condizione per poter attestare la qualità professionale del personale di manutenzione e che renderà possibile la nascita di AssoEMan-Associazione Esperti di Manutenzione Certificati quale "associazione professionale". Viene infatti pubblicata la Legge 4/2013 "disposizioni in materia di professioni non regolamentate" alla quale seguirà il Decreto Legge 13/2013 sul sistema nazionale di certificazione delle competenze.
La Legge 4/2013, Art 1.2 stabilisce che per «professione non organizzata in ordini o collegi», di seguito denominata «professione», si intende l'attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo.
Nascono quindi, accanto alle professioni "ordinistiche" tradizionali (ingegneri, periti etc.), nuovi organismi associativi che acquistano dignità formale e possono dare valore alla loro presenza sociale ed economica nel mercato.
AssoEMan, composta da esperti certificati da Organismi accreditati ACCREDIA, ha tutte le caratteristiche previste dalla Legge 4/2013 e viene pertanto inserita nell'elenco delle associazioni professionali che rilasciano attestato di qualità, pubblicato nel sito del Ministero dello Sviluppo
Economico.
AssoEMan diventa così sede di rappresentanza di quei professionisti di manutenzione impegnati in ogni contesto organizzativo (processi industriali, building, infrastrutture, porti, autostrade, aeroporti, facilities etc.) che vogliono un riconoscimento formale della propria competenza.
I nominativi dei professionisti attestati da AssoEMan sono trascritti in un "Registro dei Professionisti di Manutenzione". Il Registro è pubblicato nel sito della Associazione www.AssoEMan.it
Attività istituzionali di AssoEMan
AssoEMan, ai fini della Legge 4/2013, art. 4.3 promuove la costituzione di comitati di indirizzo e sorveglianza sui criteri di valutazione e rilascio dei sistemi di qualificazione e competenza professionali. Ai suddetti comitati potranno partecipare, previo accordo tra le parti, le associazioni dei lavoratori e degli imprenditori maggiormente rappresentative sul piano nazionale.
La Legge 4/2013 , art. 9, stabilisce inoltre che le associazioni professionali collaborano all'elaborazione della normativa tecnica UNI relativa alle singole attività professionali, attraverso la partecipazione ai lavori degli specifici organi tecnici. AssoEMan si rende pertanto disponibile alla creazione di una norma che, sulla scia della norma europea UNI EN 15628, definisca i criteri di qualificazione e certificazione del personale di manutenzione.
In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 5, AssoEMan ha istituito le sedi dell'associazione sul territorio nazionale e sono quindi operative, oltre alla sede centrale di Assago (MI), le sedi di Mestre, Torino e Salerno. Altre sono in via di definizione.
AssoEMan deve inoltre garantire un codice di condotta con la previsione di sanzioni graduate in relazione alle violazioni del Socio iscritto al Registro dei "Professionisti di Manutenzione".
AssoEMan non agisce da sola ma favorisce la creazione di partnership e di collaborazioni con altre Associazioni, Imprese Private, Enti, Università e Centri di diffusione della Cultura della Manutenzione, in Italia e all'estero.
Valore della certificazione
Non è AssoEMan che attesta la qualità professionale del personale di manutenzione, ormai giunta a livelli di eccellenza, AssoEMan ne è solo il contenitore. Quella qualità è invece merito di persone che ogni giorno attestano con il loro impegno e competenza che la manutenzione è un mix sofisticato di saperi.
Oggi però è necessario, proprio nell'ottica del rispetto dei diritti del cliente, che quella professione risponda, per quanto possibile, ad un "modello" di riferimento. La Norma UNI EN 15628 è un formidabile supporto che possiamo prendere a modello, impreziosito dal suo contesto europeo.
È giusto chiedersi, a questo punto, quale può essere il valore di una "certificazione" nel caso del servizio di manutenzione. La certificazione non ha solo riflessi positivi sulla qualità, ma soprattutto sulla sicurezza. Ormai è riconosciuto come il "comportamento" possa determinare la causa di un infortunio.
Competenza e professionalità significano saper gestire i propri comportamenti in funzione del contesto dove si opera. Sempre in tema di sicurezza, un aspetto non secondario è il caso della imputazione per "culpa in eligendo" ovvero la responsabilità contestata ad un soggetto per aver affidato ad un terzo un incarico che ha determinato infortunio.
Se il fornitore è in possesso di una certificazione, potrà evitare la "culpa in eligendo" al committente in quanto questo potrà dimostrare di aver scelto un soggetto che detiene le caratteristiche di esperienza, abilità, conoscenza e competenze adatte al compito assegnato e questi requisiti sono attestati da un Ente terzo indipendente.
Ma la certificazione, proprio per la sua valenza europea, diventa anche fattore qualitativo e distintivo per quelle aziende facenti parte di gruppi internazionali o per aziende operanti nel contesto supply chain, in quanto potranno vantare, grazie alla presenza di manutentori certificati, la loro capacità di mantenere stabile il processo produttivo.
Francesco Gittarelli,
Presidente AssoEMan, Responsabile del Centro Esami Festo-CICPND
per la Certificazione delle Competenze di Manutenzione
e Membro della Commissione UNI Manutenzione