Oil & Gas, gestione costi ed efficienza per rilanciare il settore

I risultati condotti dall'indagine di DNV-GL su circa mille professionisti del comparto, certificano un tentativo di rilancio attraverso nuove priorità

  • Marzo 24, 2016
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Nonostante la maggioranza dei professionisti europei del settore oil & gas (68%) si stia preparando per un lungo periodo di prezzi bassi per il petrolio, ci sono motivi per cui essere ottimisti, in base a un nuovo studio pubblicato da DNV GL, advisor tecnico leader di settore per l'oil & gas. Nonostante le preoccupazioni per il calo dell'occupazione, ci si attende un nuovo corso per la gestione dei costi, capace di dare la priorità all'efficienza, alla semplificazione e alla promozione dell'innovazione.

 

Secondo lo studio "Una nuova realtà: prospettive per il settore oil & gas nel 2016", basato su un'indagine condotta da DNV GL a livello internazionale, che ha coinvolto 921 professionisti del settore, la gestione dei costi sarà la priorità per il 41% degli intervistati nel 2016. Per ottenere un controllo più rigoroso dei costi si punterà sul miglioramento dell'efficienza produttiva degli asset esistenti (31% in Europa continentale rispetto al 25% delle risposte ottenute a livello mondiale). Ridurre l'esposizione a progetti rischiosi/costosi è indicato dal 29% nell'Europa continentale (mentre globalmente la percentuale cala al 25%) e il 27% introdurrà processi e design più semplici (vs il 20% a livello globale).

 

Per contenere i costi, l'Europa continentale nel 2016 si focalizzerà sulla riduzione del personale ma in minor grado rispetto alla media mondiale (22% vs 31% globalmente), si sta riducendo anche la pressione sulla catena di produzione, dal 31% nel 2015 al 27%.

 

Liv Hovem, Regional Manager Europa continentale, Nord e Est Africa per DNV GL - Oil & Gas dice "Anche se il settore oil & gas in Europa dovrà aspettarsi ancora soluzioni di breve periodo di taglio dei costi e calo dell'occupazione, ci sono motivi di ottimismo. Le aziende stanno portando avanti iniziative di reingegnerizzazione dei progetti per creare più efficienza e generare più valore nel lungo periodo".

 

Il settore deve accelerare su queste misure più significative per la gestione dei costi; in questo modo riuscirà ad adattarsi alla nuova realtà e a crescere nel lungo periodo. Questo significa ridurre la complessità, incentivare la collaborazione e guidare la standardizzazione."

 

 

 

 

 

Ci sono segnali positivi che il settore stia adottando una visione di lungo periodo per la gestione dei costi: sei intervistati su dieci dichiarano che le loro organizzazioni cercheranno di raggiungere una maggiore standardizzazione degli strumenti e dei processi durante il 2016. La standardizzazione nell'Europa continentale nel 2016 si concentrerà sui processi e sulla loro progettazione, oltre che sulle procedure operative.

Inoltre, più della metà degli intervistati (55%) ha risposto che la propria organizzazione punterà su un approccio di lungo periodo in materia di innovazione e ricerca e sviluppo, rispetto a una media globale pari al 49%. La ricerca si focalizzerà sulla produzione di GNL/gas (43% vs 17% a livello globale) e sulle operazioni sottomarine (18% vs 20% a livello globale).

La strategia più comune per mantenere l'innovazione, riducendosi il budget, resta la collaborazione con altri attori del settore (47%). Quasi uno su tre (28%) prevede un maggior coinvolgimento in progetti congiunti di settore nel prossimo anno.

 

 

 

Elisabeth Tørstad, CEO di DNV GL - Oil & Gas, aggiunge: "Innovare non significa solo inventare tecnologie sensazionali - seppure sia molto importante - si tratta anche di semplificare e rendere più efficiente ciò che già esiste e in ultima analisi di aiutare il settore a ridurre i costi in modo sicuro.

 

Noi di DNV GL continuiamo a investire il 5% del fatturato in ricerca e sviluppo poiché riteniamo che sia una leva fondamentale per la sostenibilità nel lungo periodo".

Tra le altre osservazioni principali:

  • In Europa continentale si prevede che le tecnologie sottomarine (32%), quelle per il recupero del petrolio e quelle relative agli impianti galleggianti per il trattamento dell'LNG (entrambe menzionate dal 29%), saranno le più importanti del 2016, in linea con i valori a livello globale.
  • Il 62% degli intervistati in Europa continentale crede che il settore dell' oil & gas si consoliderà nel 2016, rispetto al 72% a livello globale.

L'outlook per il settore oil & gas nel 2016 è uno studio di benchmark realizzato da DNV GL, advisor tecnico di settore. Giunto alla sua sesta edizione, il programma tiene conto dei 5 report annuali precedenti; il primo risale all'inizio del 2011. Tra ottobre e novembre 2015 sono stati intervistati 921 professionisti senior e dirigenti del settore oil & gas a livello globale. Più di un terzo (35%) degli intervistati lavora per società di oil & gas, mentre il 60% opera per società di fornitura e di servizi. Il restante 5% è composto da regolatori e associazioni di settore. Le società coinvolte sono di diverse dimensioni: il 40% ha avuto ricavi annuali pari a 500 milioni di USD o meno, mentre il 14% ha avuto un fatturato superiore pari a 1 miliardo di USD. Gli intervistati sono stati selezionati da società quotate e da società private. Sono rappresentativi di un ventaglio di funzioni all'interno del settore, da amministratori ad ingegneri senior.

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