Piano Nazionale nuove competenze: il contributo di A.I.MAN.

Necessario investire in formazione e aggiornamento professionale per riprogrammare la formazione nel nostro Paese attraverso l’aggiornamento dei lavoratori e dei disoccupati grazie al rafforzamento del sistema della formazione professionale

  • Giugno 15, 2022
  • 53 views
  • Piano Nazionale nuove competenze: il contributo di A.I.MAN.
    Piano Nazionale nuove competenze: il contributo di A.I.MAN.

Il Piano Nazionale Nuove Competenze, secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha, tra i vari obiettivi, anche quello di riorganizzare la formazione professionale dei lavoratori introducendo nelle aziende la rimodulazione dell’orario di lavoro per favorire le attività di formazione e addestramento.

Francesco Gittarelli, Coordinatore Sezione “Manutenzione & Formazione”, A.I.MAN.

Il Piano Nazionale Nuove Competenze (PNC) voluto dalla Unione Europea è un piano finanziario senza precedenti, per dimensioni e per strumenti messi in campo. L’obiettivo è quello di «rendere le economie e le società europee più sostenibili, resilienti e meglio preparate alle sfide e alle opportunità delle transizioni ecologica e digitale».

In questo contesto, una delle iniziative richieste dalla Commissione UE è legata all’innalzamento delle competenze dei lavoratori (upskilling e reskilling). il PNC deve in particolare:

  1. definire standard comuni di formazione professionale in tutto il territorio nazionale;
  2. avere l'obiettivo di migliorare le competenze digitali e incoraggiare l'apprendimento permanente;
  3. individuare le competenze in collaborazione tra il sistema pubblico e privato.

Il Fondo Nuove Competenze (FNC)

Il Fondo Nuove Competenze, previsto dal PNC, è un fondo pubblico cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo Plus, introdotto per contrastare gli effetti economici indotti dall’epidemia Covid-19.
Come noto, i finanziamenti UE per il PNRR hanno una programmazione orientata a risultati legati al raggiungimento di target assegnati, e questo costituisce una novità rispetto a quella che era la modalità precedente di erogazione dei Fondi.

Le azioni previste legate alla gestione del Fondo Nuove Competenze sono prioritariamente quelle di:

  • facilitare la standardizzazione dei sistemi di attestazione e certificazione, anche ai fini della tracciatura della formazione svolta e delle competenze acquisite attraverso il completamento del Sistema Informativo Unitario e del fascicolo elettronico del lavoratore;
  • sostenere il ruolo attivo delle imprese nella definizione dello skill gap e nel conseguente supporto alla progettazione e realizzazione di interventi formativi in raccordo con le istituzioni;
  • promuove la personalizzazione degli interventi, valorizzando quanto già acquisito, attestato e certificato.

Diventa quindi opportuno definire i fabbisogni di competenze, in particolare in relazione alla transizione digitale (competenze digitali)

Il Piano Strategico Nazionale rileva un bisogno di riqualificazione per oltre la metà della popolazione adulta italiana in età lavorativa con scarse capacità digitali e di calcolo; lavoratori occupati in mansioni dequalificate o in attività obsolete

Cosa finanzia il Fondo Nuove Competenze

Il FNC permette alle imprese di sviluppare le competenze dei lavoratori, in particolare quelle digitali, destinando parte dell’orario del lavoro alla formazione, e coprendo lo stipendio del lavoratore , in formazione, a carico del Fondo
Per accedere al Fondo occorre che il Datore di Lavoro stipuli un accordo collettivo di rimodulazione  dell’orario di lavoro per mutate le esigenze di lavoro, stabilendo inoltre che parte dell’orario di lavoro sia dedicata allo sviluppo di percorsi formativi finalizzati alla crescita delle competenze  del lavoratore. Sono individuabili come soggetti erogatori dei percorsi formativi tutti gli Enti di formazione accreditati (Enti Titolati)

ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) determina l’importo massimo riconoscibile al datore di lavoro, distinto tra il costo delle ore di formazione e i relativi contributi previdenziali e assistenziali. L’erogazione del contributo avviene in due tranche: anticipazione del 70% e saldo.

A ogni domanda di contributo deve essere allegato un progetto che descriva:

  • obiettivi del percorso formativo;
  • soggetto erogatore, destinatari e durata;
  • modalità di svolgimento e contenuti della formazione;
  • valutazione e attestazione delle competenze acquisite (qualificazione o certificazione).
 

Definizioni

Ente pubblico titolare”: amministrazione pubblica, centrale, regionale e delle province autonome titolare, a norma di legge, della regolamentazione di servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze.

“Ente titolato”: soggetto, pubblico o privato, autorizzato o accreditato dall’ente pubblico titolare, a erogare in tutto o in parte servizi di validazione e certificazione delle competenze

 

ATTESTAZIONE DELLE COMPETENZE (D.L. 13/2013)

Il sistema nazionale di certificazione riconosce tre gradi di attestazione delle competenze:

  1. Attestazione di parte prima
    “Attestazione la cui validità delle informazioni contenute è data dalla autodichiarazione della persona”
  2. Attestazione di parte seconda
    “Attestazione rilasciata sotto la responsabilità di un Ente Titolato, che eroga servizi di validazione e certificazione delle competenze”
  3. Attestazione di parte terza
    “Attestazione rilasciata su responsabilità dell’Ente Titolare, con il supporto dell’Ente Titolato”
 

Il contributo di A.I.MAN. allo sviluppo delle competenze di manutenzione

Sin dalla sua nascita, A.I.MAN. ha contribuito allo sviluppo e consolidamento della Cultura manutentiva in Italia. Nella Lettera di insediamento del nuovo Consiglio Direttivo, il Presidente Bruno Sasso ha dichiarato: «Particolare attenzione sarà riservata alle problematiche della formazione dei manutentori a tutti i livelli. La situazione del paese è delicata, manca o è carente nei fatti una politica formativa attenta a quelle che sono le effettive esigenze, ci si affida per lo più alle iniziative di singole realtà o associazioni senza un progetto strategico».

A.I.MAN. è quindi pronta a raccogliere la sfida di un progresso tecnologico e organizzativo sempre più incalzante che vede le competenze di manutenzione evolvere velocemente. Molto potranno fare in questo senso la Rivista Manutenzione & AM, e gli eventi e convegni in programma organizzati e promossi dall’Associazione, diffondendo la informazione sulle novità e la conoscenza di nuovi orizzonti metodologici, ma moltissimo potranno fare gli esperti, che per natura associativa A.I.MAN. raccoglie, ponendosi al servizio degli Enti Titolari ed Enti Titolati per dare corpo agli indirizzi previsti dal Piano Nazionale Nuove Competenze.

A.I.MAN. ha quindi a disposizione tutti gli strumenti di analisi e valutazione delle tendenze del Mercato del Lavoro per il settore Manutenzione ed è in grado di dare risposte ai bisogni di competenza che il Mercato esprime.

A.I.MAN. potrà pertanto operare nei seguenti ambiti:

  • definire standard comuni di formazione professionale del personale di manutenzione, nel rispetto degli indirizzi della Norma Europea UNI EN 15628 “Qualificazione del personale di manutenzione” in tutto il territorio nazionale;
  • facilitare la standardizzazione dei sistemi di qualificazione e certificazione del personale di manutenzione partecipando attivamente ai lavori delle Commissioni UNI e degli Enti di Certificazione approvati da ACCREDIA;
  • dare supporto alle imprese ed agli Enti Titolati nella progettazione e realizzazione di interventi formativi in raccordo con gli Enti Titolari;
  • presiedere a Commissioni esaminatrici per il conseguimento degli attestati di qualificazione e certificazione.