Quando si parla di una pipeline per la distribuzione di un prodotto derivante da un impianto di produzione Oil&Gas, è obbligatorio che gli operatori addetti alla integrità della linea di distribuzione agiscano in modo tale da proteggere persone esterne, dipendenti interni e l'ambiente annesso e connesso al sistema, il tutto per evitare effetti negativi relativi a rilasci non intenzionali di petrolio, gas o loro prodotti.
Gli operatori sono tenuti, inoltre, a soddisfare gli standard e le leggi locali nelle fasi di progettazione, costruzione, attività operative e mantenimento dei servizi.
Oltre a questi requisiti base l'esperienza ha mostrato che sono necessari accertamenti periodici sull'integrità della pipeline e un robusto programma di prevenzione, questo per minimizzare la frequenza e la gravità di potenziali danni per il sistema.
I primi passi che costituiscono un piano di gestione dell'integrity riguardano l'identificazione di punti critici lungo la conduttura e in prossimità dei servizi (quelli che potrebbero essere più affetti da rilasci non intenzionali di fluido), definire le minacce all'integrità della pipeline, calcolare i rischi relativi ad esse, individuare i segmenti nella linea più soggetti e apportare misure di mitigazione attraverso la riparazione o la rimozione dei difetti. In questo capitolo si affronteranno gli aspetti principali di una corretta analisi per definire un idoneo programma di integrity management.
L'obiettivo di un operatore di qualsiasi pipeline è gestirla in modo tale che non vi siano effetti indesiderati su persone esterne, clienti, dipendenti interni e ambiente. Quindi le operazioni da svolgere devono essere prive di errori, incidenti e guasti.
Un idoneo programma di Integrity Management fornisce a tal proposito un mezzo per incrementare la sicurezza del sistema e per allocare le risorse dell'operatore efficacemente, al fine di:
- Identificare e analizzare eventi precursori reali o potenziali relativi a incidenti;
- Esaminare la probabilità e la gravità di incidenti sulla pipeline;
- Fornire un mezzo comprensibile e integrato per studiare e confrontare lo spettro dei rischi e le attività di riduzione degli stessi;
- Monitorare le prestazioni del sistema per incrementarne il rendimento.
Lo studio sull'integrità deve essere definito già dalla fase di progetto iniziale, per cui è necessario che ci si predisponga a visualizzare i punti focali sin da subito. Le linee guida per la costruzione di un impianto sono fornite da diversi percorsi standard (norma ASME B31.4), in cui sono definite anche le regole per la sicurezza dell'ambiente attraversato dalla linea e delle persone ivi residenti.
Il punto di partenza fondamentale è la raccolta di informazioni rilevanti, che andranno poi ad incidere sulla decisione e messa a punto dei processi; questi dati vanno poi integrati così da dare la possibilità all'operatore di individuare i rischi e prevenirli.
A questo segue una attenta valutazione del rischio, in forma analitica e probabilistica, definita per diversi livelli di dettaglio.
Queste azioni vanno eseguite periodicamente attraverso la raccolta di nuove informazioni, l'aggiornamento e l'esperienza acquisita dall'operatore, con cui è possibile ridefinire o modificare il piano di integrity precedente.
Continua a leggere l'articolo di Oreste Di Giovine, Maintenance Department Leader di Enereco Spa, sul numero di gennaio 2016 di Manutenzione T&M