A Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese, si trova il principale stabilimento produttivo di Whirlpool in Italia. Qui abbiamo incontrato l'ing. Gabriele Guzzetti, responsabile delle Operations delle fabbriche forni, piani cottura e forni microonde, che ha parlato a 360° dell'azienda e del suo innovativo sistema di gestione.
Ing. Guzzetti, Whirlpool è una multinazionale con oltre 100 anni di storia. Ci può raccontare a grandi linee la sua evoluzione, che l'ha portata a diventare un colosso nel mercato degli elettrodomestici?
La storia di Whirlpool comincia nel 1911, quando la famiglia Upton fonda nel Michigan un'azienda che, cominciando con la produzione
di lavatrici, si è affermata pian piano diventando la Compagnia leader mondiale nel settore degli elettrodomestici.
Tre sono stati gli step fondamentali che l'hanno portata al raggiungimento di questo traguardo: la trasformazione in una realtà multi prodotto
anni Cinquanta, l'internazionalizzazione negli anni Ottanta, e la globalizzazione degli anni Novanta.
Una lunga storia segnata dalla passione delle persone per il brand e per il proprio lavoro: questo è un po' il DNA di Whirlpool, azienda che si è sempre contraddistinta per il carattere familiare e per la ricerca dell'eccellenza in tutti gli ambiti. E questa impostazione continua proprio grazie alle acquisizioni di realtà dotate dello stesso "imprinting", come Bauknecht in Germania, Ignis e Indesit in Italia. Questo è il vero segreto dell'espansione di Whirlpool.
Entrando invece nel dettaglio della sua realtà, quali sono le caratteristiche principali dello stabilimento italiano di Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese?
Grazie agli ingenti investimenti di cui ha beneficiato negli anni, quello di Cassinetta è oggi il polo di riferimento del Built-in, ovvero prodotti da incasso per i settori cooking (forni e piani), frigoriferi e microonde. La maggior parte dei componenti viene realizzata internamente. Qui sono presenti infatti numerosi processi primari: dallo stampaggio alla smalteria, dalla verniciatura agli incollaggi strutturali, oltre a tutte le operazioni legate alla plastica (estrusione, vacuumatura, iniezione).
Ciò ci consente di avere il massimo controllo sulla qualità dei componenti e quindi del prodotto finale. Fondato nel 1965, il sito conta oggi circa 1100 operai (solo per la parte fabbrica) che girano su 2/3 turni sui processi primari e assiemaggi.
La sua qualifica è Operations Senior Manager. Ci può spiegare nello specifico quali sono le sue mansioni?
Ho la responsabilità della Produzione delle fabbriche forni, piani cottura e forni microonde. Garantisco che i volumi promessi ai nostri clienti vengano realizzati puntualmente, assicurando la sicurezza del lavoro, la qualità del prodotto e l'efficienza del processo.
La vostra strategia di riferimento è il Whirlpool Production System (WPS). In che cosa consiste?
Il WPS è il sistema di eccellenza operativa sviluppato specificamente per le nostre fabbriche. I concetti base e la maggior parte dei tool di riferimento sono quelli della Lean Manufacturing, ma questi sono poi ampliati incarnandosi nella nostra realtà, che presenta inevitabili specificità. Questo ci ha permesso di evitare gli errori commessi da quelle aziende che in passato hanno scelto di adottare la Lean Manufacturing, senza però adeguarne le caratteristiche al proprio contesto, comportando così un inevitabile fallimento del programma.
La nostra scelta invece è stata quella di sposare il concetto base della riduzione degli sprechi e innestarlo all'interno del nostro DNA, che già disponeva di aree di eccellenza.
Lo sviluppo vero e proprio del WPS è cominciato nel 2008. Ne monitoriamo costantemente la riuscita attraverso parametri di Excellence (ovvero il raggiungimento dell'eccellenza sulla singola area) e Coverage (cioè su quanto riusciamo a estendere una pratica eccellente all'interno della fabbrica).
Il WPS è esteso a tutte le fabbriche del gruppo?
Assolutamente sì, ed esiste anche un certo grado di competizione tra i vari stabilimenti. Ogni anno siamo infatti auditati da un team centrale, che ci valuta in base ai livelli di Excellence e Coverage, assegnandoci poi un punteggio finale sul quale ci si confronta con le altre fabbriche. Ogni stabilimento dispone di un Blue Book che contiene tutte le specifiche e le linee guida del WPS, ed esiste anche la figura del WPS Manager, che risponde direttamente al Direttore di Stabilimento.
Più che una serie di raccomandazioni, il WPS si configura come un vero e proprio approccio mentale, perciò non può esistere senza la consapevolezza di chi lo deve mettere in pratica. Allo stesso modo la Lean Manufacturing in sé non è nient'altro che l'applicazione di alcune norme di buon senso, apparenti dettagli che però alla lunga fanno la differenza, come il semplice mantenimento della pulizia nella propria postazione di lavoro. Sapere che molti dei nostri operatori applicano questi concetti anche nella vita quotidiana dimostra la buona riuscita del WPS.
Continua a leggere l'intervista a Gabriele Guzzetti sul numero di settembre 2015 di Manutenzione T&M
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