Da sempre limitare l’impatto sul pianeta rappresenta una delle principali priorità di gestione di Mitsubishi Electric non solo per i propri siti produttivi ma anche per tutte le aziende che operano sul territorio e proprio sul territorio hanno un forte impatto ambientale. È questo il caso di Cavotec, gruppo internazionale che progetta e produce sistemi di connessione e di elettrificazione automatizzati per porti, aeroporti e applicazioni industriali in tutto il mondo, che ha deciso di adottare un nuovo impianto di climatizzazione realizzato con unità di climatizzazione Climaveneta, brand del gruppo Mitsubishi Electric.
Cavotec Italy è un plant di eccellenza del Gruppo, sorge a Nova Milanese e si sviluppa su una superficie di 35.000 metri quadrati, dove si progettano e assemblano avvolgicavo per alimentazione elettrica di gru portuali, macchine di perforazione tunnel e miniere, avvolgicavo per alimentazione elettrica di aerei e navi, sistemi di mooring automatico per ormeggio delle navi, sistemi per alimentazione elettrica e idraulica per motori navali Azipot.
Cavotec, come Mitsubishi Electric, si impegna a ridurre al minimo l’impatto ambientale attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative e, al tempo stesso, all’utilizzo di impianti tecnologici avanzati e sostenibili per le proprie sedi. In linea con questo obiettivo, nel nuovo plant di Milano, Cavotec ha realizzato sistemi ottimizzati all’insegna della massima efficienza possibile, tutti ospitati in una palazzina separata di 400 metri quadrati. Questo consente da un lato di rispettare i carichi anti incendio, e dall’altro di renderli facilmente accessibili per la manutenzione, senza interferire in alcun modo sulle attività produttive.
Basse emissioni ed elevate prestazioni energetiche erano le caratteristiche che Cavotec ricercava nel nuovo impianto di climatizzazione, elementi che ha riscontrato nella soluzione proposta da Climaveneta. Il sistema si basa quindi su due unità TX-W HFO/H/S 1B00 e una unità TX-W HFO/H/S 2B00, pompe di calore ad altissima efficienza con compressori turbocor inverter e refrigerante HFO. Giuseppe Medeghini, Rethink Energy, che ha curato la progettazione degli impianti afferma: “HFO è un refrigerante di nuova generazione più efficiente e sostenibile. Garantisce un Global Warming Potential inferiore all’1 – se paragonato al 1.300 dell’R134a - e un periodo di persistenza in atmosfera di sole 2 settimane paragonate ai 14 anni della precedente famiglia di refrigeranti. L’intero sistema risulta pertanto già conforme alle normative, che entreranno in vigore tra 10-15 anni”.
Davide Zanotti, Gianni Benvenuto Spa, società partner di Climaveneta che ha curato l’installazione degli impianti dichiara: “Le principali sfide che abbiamo dovuto affrontare in questo cantiere erano legate alla distribuzione aerea interna degli impianti, a quella interrata esterna e soprattutto alla realizzazione della centrale termofrigorifera. Inoltre, la condivisione di passaggi e superfici tra impianti differenti come quello di ricevimento, distribuzione e trasformazione dell’energia elettrica, quelli della centrale antincendio con riserva idrica condivisa con l’acqua di falda, quelli della centrale idrico sanitaria, anch’essa condivisa con gli impianti di aria compressa e fotovoltaico ha rappresentato un passaggio importante nella realizzazione dell’impianto”.
Il controllo dell’intero impianto di climatizzazione è affidato a ClimaPRO, che consente la gestione della plant room in tempo reale o il funzionamento, seguendo i carichi reali dell’edificio. ClimaPRO permette, inoltre, di ottenere una reportistica energetica avanzata, e di impostare un set di allarmi predefiniti o personalizzabili, per controllare la gestione e la manutenzione dell’impianto stesso. Il cliente può infine verificare la quantità di energia elettrica utilizzata per il funzionamento dell’impianto, monitorando l’efficienza energetica dello stesso.