Le esigenze aziendali, da alcuni anni ad oggi, per i responsabili della manutenzione e la produzione sono un vero incubo. Gli obiettivi per fare diventare l'azienda più competitiva sembrano spesso contraddittori. I costi energetici vanno ridotti, e allo stesso tempo quelli della manutenzione, garantendo il funzionamento ottimale dello fabbrica per produrre meglio e a costi più bassi.
Perdite di aria compressa = aumento costi
Malfunzionamenti e guasti, che causano difetti sugli strumenti di produzione, possono avere un impatto negativo sulla produzione. Conseguenze che i target di competitività non permettono più! Un programma di manutenzione predittiva è priorità decisiva e strategica. Rilevazioni di perdite di aria compressa e riparazioni si inseriscono perfettamente in questa strategia. Tanto più che l'aria compressa è energivora.
L'aria compressa è facile da generare. La produzione non genera inquinamento o scarti. Essa utilizza componenti poco costosi e robusti. E' facile da trasportare con una rete di tubazioni adatta. Non vi è rischio in caso di perdite casuali. Questi punti di forza spiegano che l'aria compressa è la quarta energia più utilizzata nell'industria, dopo l'elettricità, gas e acqua. In media, rappresenta il 15 % del consumo di elettricità industriale in Italia.
Tuttavia, il suo uso non è privo di inconvenienti. L'aria non è compressa allo stato naturale. E quindi è necessaria dell'energia per poter comprimere.
Questa operazione è estremamente costosa a causa della spesa richiesta. L'ottimizzazione della produzione e distribuzione di aria compressa è quindi essenziale. In questo contesto, la ricerca di perdite e la loro eliminazione sono le operazioni che hanno il miglior ritorno a breve.
La maggior spesa per produrre questo fluido, consiste nel consumo di energia elettrica. Ad esempio, usufruirne per 6.000 ore all'anno per 5 anni (5 giorni su 7), l'energia consumata è il 75% del costo totale. Si raggiunge l'80% durante l'uso intensivo di 8.000 ore all'anno per 5 anni
La resa è molto bassa
Qui il problema è il rendimento termodinamico. Infatti,
più del 90% dell'energia elettrica viene persa, soprattutto in calore. Anche in caso di ottimizzazione,
solo il 10% di questa energia viene convertita in energia meccanica effettivamente trasmessa al fluido. Attualmente, l'energia utile raggiunge disgraziatamente l'8%, in particolare in assenza di campagne per ricerca perdite. Si comprende così perché l'aria è così costosa. Il rilevamento delle perdite e riparazioni devono essere una priorità assoluta dato che sappiamo che in generale, senza ricerca perdite, buttiamo il 30-40% all'atmosfera.
Una perdita di due millimetri costa ? 3.000 all'anno
Prima di pensare ai risparmi sull'installazione dell' aria compressa aumentandone l'efficienza e riducendo i costi energetici, è meglio pensare prima alla rimozione dello spreco generato dalle perdite. Tuttavia, si dovrebbe sapere che le perdite possono verificarsi in qualsiasi punto della rete; connessioni su linea, trappole, filtri, regolatori di pressione, innesti rapidi ecc., più i punti in luoghi inaccessibili. Un programma proattivo verso questo tipo di problemi è essenziale per ridurre la perdita di una quantità ragionevole del 5% del volume consumato. Partendo da una perdita di volume del 30 al 40%, il risparmio energetico ed economico è notevole. La perdita media internazionale (Plant Support & Evaluation Inc.) è del 34%.
Ottimizzare il costo delle perdite d'aria compressa
L'eliminazione di perdite non è l'unico modo per ottimizzare il costo dell' aria compressa. L'ottimizzazione della produzione (controllo velocità variabile, recupero di calore) e l'ottimizzazione del trattamento (essiccatore, filtri) non devono essere trascurati. C'è quindi ancora un grande potenziale tra gli utenti per ottenere un risparmio energetico nel campo pneumatico. Ma la ricerca di perdite è quella da mettere in azione in via primaria. L'investimento richiesto è basso. Due ore sono sufficienti per afferrare un dispositivo SDT per ricerca perdite e operare sul campo. Infine, il risparmio è notevole con un immediato ritorno sull'investimento. A differenza di altre azioni volte a migliorare le prestazioni di un sistema d'aria compressa, questo grafico mostra un estratto da "Impianti d'aria compressa nell'Unione europea" del programma europeo SAVE. Le percentuali parlano da sole. L'acquisizione di un rilevatore ad ultrasuoni di qualità ed il rilevamento e la riparazione di perdite rappresenta un investimento molto inferiore nella riduzione dei costi energetici ed un ritorno immediato. Nell'investire poi, se necessario, nel miglioramento di elementi di rete con un ritorno però a lungo termine.
Quali risorse avete?
I rilevatori SDT per ricerca perdite sono stati progettati per rendere il compito sicuro, facile e divertente. Essi possono essere dotati di diversi accessori e sensori. La scelta è fatta secondo due parametri: la distanza dal dispositivo per il controllo e la facilità di accesso. Il sensore integrato, con o senza il cono di precisione per le parti facilmente e direttamente accessibile, mentre il sensore montato su un flessibile viene utilizzato per aree difficili da raggiungere o intorno ad un ostacolo. La sensibilità del cono è fortemente raccomandata per rilevare perdite di produzione a bassi livelli di ultrasuoni (o perdite minime di vuoto) o se la distanza tra l'operatore e l'apparecchiatura è uguale o minore di 5 metri. Quando le aree di controllo sono più di 5 e fino a 30 metri, la parabola è il sensore più appropriato. Il suo mirino laser permette anche l'individuazione esatta della distanza di dispersione.
Inoltre, la tecnologia incorporata nei dispositivi di rilevamento a ultrasuoni SDT rendono gli strumenti versatili. Così, questi ultimi tipi di rivelatori forniscono prestazioni innovative. Per esempio, accelerometri, dispositivi che incorporano un sensore di temperatura e un tachimetro laser, incorporando anche un database SQL per registrare e gestire i dati raccolti dai tecnici. Oltre alla rilevazione di perdite, lo stesso dispositivo può essere utilizzato per molte applicazioni, manutenzione degli strumenti di produzione come il controllo dei sifoni di condensa, il monitoraggio dei cuscinetti, lubrificazione, controllo in tempo reale dell'individuazione della cavitazione di pompe, ed altro.
La soluzione globale per la valutazione e rilevazione dei risparmi generati
La domanda che ci si pone è "ricerca perdite, va bene. Ma è ciò che mi serve? Vale davvero la pena? Infatti, cosa c'è di più gratificante che preparare una tabella trimestrale o annuale dei benefici generati dal risparmio di manutenzione della rete, con la certezza di una migliore gestione dell'efficienza energetica e un rapido ritorno sugli investimenti.
Per soddisfare questo desiderio e per migliorare i risultati di una campagna per la rilevazione di perdite, SDT fornisce ai suoi clienti un software per quantificare le perdite di aria compressa registrate e migliorare il risparmio energetico dopo la riparazione. Questo software SDT Air Leak Estimator basato sulla registrazione dati per le perdite e la conversione delle perdite misurate(dB?V sullo schermo del sensore) L/h e ?/anno. E' il risultato di oltre 30 anni di esperienza ed è stato progettato con partner come Atlas Copco, e i nostri fornitori di energia elettrica in Belgio. Esso consente la quantificazione di ogni perdita rilevata, la priorità delle riparazioni e il calcolo degli utili generati da ciascuna riparazione."