L’azienda
SER Spa (acronimo di Sintesi E Ricerca) è un’azienda specializzata nella produzione di cere ed emulsioni per l’industria e di candele per la GDO, con sede a Santena (TO). Nata nel 1988 dall’idea di due fratelli, Giuseppe e Pergiorgio Ambroggio, SER Spa si è sviluppata negli anni fino a diventare leader del settore in Europa. Conta oggi circa 230 dipendenti, più 70 all’estero, in particolare in Inghilterra, Francia e Spagna. Una crescita continua, che è stata possibile grazie a continui investimenti in Ricerca & Sviluppo (circa il 10% del fatturato ogni anno, intorno ai 15 milioni di euro), e ad acquisizioni importanti tra cui quelle di due marchi storici del settore (Price’s, azienda fornitrice di candele per la Casa Reale inglese, e Sgarbi, la più antica cereria italiana).
L’attività di manutenzione
Massimiliano Pascuzzo è Responsabile di Manutenzione di SER da 12 anni. La sua attività consiste nel coordinamento di 8 manutentori interni e di una squadra di manutentori esterni, oltre alla gestione dell’ufficio acquisti e dei contratti di manutenzione. «Fino al 2017», spiega Pascuzzo, «non esisteva un’attività di manutenzione strutturata. Tutte le richieste di intervento venivano presentate su semplici fogli, e talvolta descritte in maniera superficiale o poco precisa, oltre al fatto che spesso la carta si perdeva per strada. Mancava inoltre un archivio organizzato, che consentisse di recuperare lo storico degli interventi. Risultato: tantissima correttiva e spreco di tempo e denaro».
La scelta: CARL Software
Trovare una soluzione a questi problemi è diventata perciò una necessità sempre più pressante. «Abbiamo allora cominciato a cercare un sistema che ci aiutasse anzitutto a creare questo archivio. Spesso infatti i guasti si ripetono, ma risalire ai dettagli col sistema tradizionale è praticamente impossibile». Con un software ad hoc invece è tutto molto più facile. «Dopo una selezione accurata la scelta si era ristretta a tre opzioni. A spuntarla è stata la proposta di CARL Software, che già mi aveva colpito per le sue referenze (su tutte, la gestione della metropolitana di Torino). Inoltre mi è sembrato fin da subito l’unico Provider capace di offrire la soluzione migliore per le nostre esigenze».
Una marcia in più
Oltre a CARL Source infatti – l’applicativo di back office su PC basato su un’architettura internet nativa che include le tecnologie del Web 2.0 – a convincere SER Spa è stata la presenza di CARL Touch, la tipologia di CMMS pensata specificamente per i manutentori sul campo. Lo conferma l’ing. Pascuzzo: «Ogni nostro manutentore era già dotato di smartphone aziendale. L’implementazione di un software dedicato su ciascun telefono ha reso possibile la visualizzazione in tempo reale delle attività di manutenzione assegnate, di quelle in programma, la consultazione del magazzino ricambi ecc. Per gli operatori sul campo, che sono sempre in giro per lo stabilimento, è stata una vera rivoluzione».
La marcia in più non è solo determinata dalla portabilità, ma anche dalla facilità di utilizzo. «La formazione è stata velocissima. Io ho prima ricevuto le informazioni necessarie dal personale di CARL Software e poi l’ho trasferito al team. Sono stati sufficienti meno di dieci giorni. La parte più lunga è stata quella relativa all’inserimento dei dati nel sistema. Tuttavia fortunatamente avevamo un archivio dati in excel che abbiamo potuto trasferire in maniera quasi automatica nel nuovo sistema, il che ha permesso di accorciare i tempi».
Prima e dopo
Uno degli esempi più concreti di ottimizzazione dei processi ottenuto grazie a CARL Software è stata la pianificazione delle attività di manutenzione programmata. In passato il Responsabile di Manutenzione di SER gestiva un calendario nel quale venivano riportate tutte le attività di manutenzione da effettuare mese per mese. La lista veniva poi consegnata ai manutentori i quali dovevano “autogestirsi”, effettuando tali interventi entro la mensilità, ma senza l’indicazione di giorni specifici, con tutte le problematiche che ciò comportava.
«Gli operatori spuntavano manualmente una Check List di attività programmate, restituivano il foglio compilato e io lo elaboravo. Una gestione estremamente macchinosa. CARL ci ha permesso di trasferire le stesse attività sulla piattaforma digitale, creando delle manutenzioni preventive. Ma nella pratica per i manutentori non è cambiato assolutamente niente. Ciò che facevano prima hanno continuato a farlo dopo, sostituendo lo smartphone a carta e penna. Con la differenza che però ora è tutto tracciato: quando arriva una richiesta di intervento questa viene affidata a un manutentore, che diventa direttamente responsabile dell’attività. In più, chi ha fatto la richiesta può seguire in tempo reale il procedere dell’attività di manutenzione. Con la tracciabilità c’è quindi un enorme risparmio di tempo, energie e risorse».
I prossimi passi
Dopo un anno di attività con CARL Software, SER può finalmente cominciare ad avere uno storico strutturato delle attività di manutenzione della singola macchina. Dopo la rivoluzione comportata dal passaggio da una manutenzione “a excel” a una gestita via software, in appena un anno, si pensa già ai prossimi passi.
I capo team delle varie linee produttive saranno sempre più coinvolti: a breve potranno accedere a CARL e compilare autonomamente le richieste di intervento. Inoltre il software, che in SER è deputato anche alla gestione del magazzino, invia ora una mail di alert al Responsabile di Manutenzione al raggiungimento di una soglia minima del livello di scorta per singolo pezzo.
Ma nel futuro la sinergia potrebbe essere ancora più stretta: «Già da anni le nostre macchine sono tutte interconnesse tramite un software centrale gestito dalla sala controllo, dove confluiscono avvisi, warning, anomalie di processo, di produzione ecc. Un obiettivo potrebbe essere quello di integrare questa tecnologia con CARL, in modo da sviluppare una manutenzione sempre più 4.0», conclude l’ing. Pascuzzo.
Dal 2020 CARL Software ha infatti in previsione, in concomitanza con il lancio della nuova versione 6 di CARL Source e CARL Touch, l’introduzione di una piattaforma IoT a supporto della manutenzione predittiva: un sistema che sarà in grado di prelevare dati dal campo in maniera dettagliata, inviarli al Cloud e, attraverso specifici sistemi statistici di machine learning, generare delle richieste di attività di manutenzione che non sia più on condition, ma conseguenza delle previsioni fornite dall’analisi dei dati.
Alessandro Ariu
a.ariu@tim-europe.com