Al giorno d’oggi, le aziende sono sempre più inclini a riorganizzare il flusso organizzativo delle filiere di approvvigionamento, al fine di comprendere come la funzione acquisti possa generare del valore aggiunto per le singole imprese.
Per indagare questa tendenza, RS Italia - in collaborazione con ADACI (Associazione Italiana Acquisti e Supply Management) e l’Università Europea di Roma - ha realizzato la terza edizione della Ricerca MRO.
L'indagine ha esaminato l’approccio delle aziende italiane nei confronti del procurement indiretto, comunemente definito MRO (Maintenance, Repair and Operations), con un focus sulle pratiche utilizzate, le criticità più comuni e le opportunità di miglioramento.
“Interfacciandoci quotidianamente con numerose aziende, abbiamo rilevato problematiche costanti che l’ufficio acquisti deve gestire in tema di MRO”, afferma Massimiliano Rottoli, Managing Director di RS Italia. “Dalla scarsa visibilità dei fabbisogni alla gestione di asset obsoleti, dalla numerosità dei codici prodotto all’inefficienza del loro monitoraggio, queste difficoltà sembrano essere legate a dinamiche strutturali, ma anche a comportamenti cronicizzati difficili da scardinare nelle gerarchie aziendali, come procedure operative poco chiare o una scarsa comprensione delle necessità dei vari reparti da parte dell’ufficio acquisti. In questo contesto, sempre più spesso, le aziende manifestano la necessità di incrementare la produttività tramite processi automatizzati, l'adozione di tecnologie avanzate per la gestione degli ordini e la ricerca di opportunità di consolidamento degli acquisti per raggiungere economie di scala. Allo stesso tempo, devono ottimizzare la catena di approvvigionamento riducendo i costi senza compromettere la qualità dei prodotti e dei servizi acquistati. In questo scenario, la gestione della spesa MRO da parte dell'ufficio acquisti diventa essenziale”, conclude il manager.
La maturità dei processi di approvvigionamento
Uno dei punti centrali della ricerca è l'analisi della maturità dei processi di procurement. Dallo studio, infatti, emerge che il 42% delle imprese colloca la funzione acquisti direttamente sotto la governance aziendale, conferendo quindi un ruolo strategico a questa funzione. Tuttavia, il 24% delle aziende intervistate denuncia una distanza gerarchica tra l’ufficio acquisti e la governance, con conseguenti difficoltà nell’aggregazione e visibilità della spesa MRO.
Le problematiche nella gestione dei materiali indiretti
La gestione dei materiali MRO continua a presentare diverse criticità. Tra le principali difficoltà segnalate dalle aziende è possibile trovare la scarsa visibilità dei fabbisogni (45% delle imprese), la gestione di asset obsoleti (49%) e inefficienze nel monitoraggio degli asset (51%). Inoltre, la gestione dei numerosi codici prodotto per gli MRO viene evidenziata come problematica dal 63% delle aziende intervistate. Questi ostacoli sono spesso legati a una mancanza di procedure operative chiare (52%) e a comportamenti consolidati all'interno delle gerarchie aziendali, che rendono difficile il cambiamento.
La collaborazione con i propri fornitori
La ricerca evidenzia una crescente attenzione verso la collaborazione con i fornitori come strumento di maturità nei processi di procurement. L'uso di sistemi di gestione collaborativa delle scorte, come il Vendor-Managed Inventory (VMI), è indicato dal 40% delle imprese. Tuttavia, solo il 25,2% sfrutta appieno le potenzialità del VMI, che offre significativi vantaggi in termini di riduzione dei costi di approvvigionamento e gestione dei magazzini.
Nonostante i benefici evidenti, molte aziende esprimono preoccupazioni legate alla perdita di controllo decisionale (46%) e alla necessità di diversificare i fornitori per ridurre il rischio. Il 56% delle aziende continua a competere tra fornitori per ottenere risparmi immediati.
La digitalizzazione dei processi di acquisto
La digitalizzazione rappresenta una delle chiavi per migliorare l’efficienza del procurement MRO. Lo studio rivela che il 65% delle aziende utilizza sistemi informativi integrati, e il 53% si affida a piattaforme di e-procurement. Tuttavia, l’adozione di tecnologie più avanzate, come l’intelligenza artificiale, rimane limitata al 13%.
Tra i principali ostacoli alla digitalizzazione emergono la mancanza di priorità strategica (62%) e la carenza di dati coerenti e di qualità (63%). Un altro fattore critico è rappresentato dalla difficoltà di integrare i nuovi strumenti digitali con quelli dei fornitori, segnalato dal 54% delle aziende.
Sostenibilità e impatto ambientale
La sostenibilità è ormai parte integrante delle strategie aziendali, e anche il procurement MRO si sta adeguando a questa tendenza. Più del 54% delle imprese intervistate dichiara di privilegiare fornitori certificati e socialmente responsabili. Le aziende stanno lavorando su diverse priorità sostenibili, tra cui il consolidamento degli ordini per ridurre i trasporti, l’utilizzo di packaging ecologici e il supporto alla comunità locale. Il miglioramento dell’efficienza energetica e la misurazione delle emissioni di CO2 sono altre aree di crescente attenzione.
L’impegno di RS Italia per la sostenibilità e l’efficienza dei processi di acquisto MRO
RS Italia è impegnata ad aiutare le aziende ad affrontare e superare queste complessità. Per questo motivo, da oltre 30 anni l’azienda supporta i propri clienti proponendosi come un partner unico e affidabile per gli acquisti MRO.
In particolare, l’azienda si distingue nel mercato MRO con un’offerta di oltre 800.000 articoli, rappresentando una delle gamme più estese e diversificate disponibili.
“RS Italia offre infatti la gamma Better World, un'iniziativa pensata per mettere in evidenza i prodotti sostenibili all'interno del nostro catalogo”, spiega Massimiliano Rottoli. “Grazie a un’etichettatura speciale, questi prodotti sono certificati per la loro maggiore sostenibilità ambientale e sicurezza per la salute, rendendo così più facile e trasparente per i clienti scegliere soluzioni ecologiche. Il lancio dei primi 30.000 prodotti della gamma Better World è solo l’inizio: abbiamo l’ambizioso obiettivo di ampliare la selezione a 100.000 prodotti nei prossimi mesi. Questa iniziativa dimostra il nostro impegno non solo verso un business di successo, ma anche verso un futuro dove sostenibilità e innovazione vanno di pari passo, offrendo ai clienti l’opportunità di contribuire attivamente a un mondo più sostenibile attraverso le loro scelte di acquisto”, conclude il manager.
Oltre ai prodotti, RS Italia propone anche servizi aggiuntivi che ottimizzano e automatizzano i processi aziendali. L’offerta include la digitalizzazione del ciclo di acquisto tramite sistemi di e-procurement come RS PurchasingManager™, un servizio web-based per la gestione degli acquisti indiretti completamente personalizzabile e facile da usare, progettato per semplificare ogni fase del processo di acquisto e per garantire al cliente un controllo totale della spesa. I servizi a valore aggiunto di RS Italia includono anche le soluzioni RS ScanStock® e RS VendStock® (rispettivamente sistema kanban a scaffale aperto e vending machine). Attraverso questi servizi di inventory, RS Italia è in grado di ottimizzare i livelli di magazzino dei propri clienti con conseguenze riduzione del capitale immobilizzato. Ciò si traduce in una gestione più efficiente delle risorse finanziarie e logistiche, un miglioramento della visibilità della catena di approvvigionamento e un monitoraggio più accurato della domanda, oltre a garantire una pianificazione della produzione più precisa.