SO.CA.P. è una storica società con sede a Lissone (MB) specializzata, in particolare, nella commercializzazione di casseforme pneumatiche. Con l’AD Pietro Agosti abbiamo approfondito la conoscenza di un’azienda con oltre sessant’anni di attività
SO.CA.P. è attiva dal 1956. Com’è cambiata negli anni in termini di produzione e presenza sul mercato?
La produzione è cambiata soprattutto nei primi anni di attività. All’inizio della sua storia, SO.CA.P. produceva essenzialmente dei manufatti prima in cemento e successivamente in acciaio. È stata dell’Ingegner Bariani, uno dei soci fondatori dell’azienda insieme alla famiglia Busnelli, l’idea di realizzare un cassero pneumatico che avrebbe dovuto sostituire i casseri in acciaio.
Solo più tardi è partita la produzione di casseri pneumatici e di altri prodotti gonfiabili ed è nata la SO.CA.P. come la conosciamo oggi. Da lì, l’azienda si è diversificata, passando per esempio dalla gomma assemblata ad incollaggio a materiali termosaldabili di qualità sempre maggiore, grazie al costante lavoro di perfezionamento della materia prima che svolgiamo con i nostri fornitori, aziende italiane come la nostra con le quali realizziamo materiali sempre più tecnici e qualitativamente ricercati. Il nostro fatturato è sempre stato realizzato per circa il 70-80% grazie alle grandi commesse delle aziende straniere, operanti soprattutto nel settore petrolifero e collocate in Africa e in Medio Oriente. Solo il 20-30% del nostro fatturato proviene dall’Italia. Oggi, per via della concorrenza straniera – in gran parte cinese – sempre più spietata e aggressiva sulla cassaforma pneumatica, i piccoli produttori di qualità come noi stanno vivendo un momento di crisi.
La Cina sta entrando sempre più prepotentemente in Africa, prendendo appalti da grandi aziende a prezzi stracciati, il tutto spesso a discapito della qualità. Naturalmente, è molto difficile per un’azienda come SO.CA.P., che fa del Made in Italy e della professionalità i suoi valori principali, competere con questa politica di mercato.
In che modo l’azienda affronta le sfide della ricerca e dell’innovazione, contando che il vostro catalogo ha subito solo poche modifiche in questi oltre sessant’anni di attività?
Il nostro è un lavoro di ricerca costante, realizzato in maniera dedicata, con l’obiettivo di rimanere all’ascolto delle esigenze dei clienti. La nostra forza, infatti, sta nella volontà di soddisfare anche le più piccole esigenze di singoli clienti. Attualmente, stiamo lavorando a delle modifiche di progetto con l’idea di dare vita a nuovi prodotti. Stiamo ancora cercando di capire su quali prodotti lavorare di più, anche in funzione delle esigenze del mercato. Per esempio, abbiamo realizzato un gonfiabile per un cliente per permettergli di tenere la sua imbarcazione sollevata dall’acqua nel periodo di non utilizzo. In questo modo non abbiamo solo accontentato un cliente ma abbiamo esplorato un potenziale nuovo mercato e business per la nostra attività.
Grazie a social media come Facebook abbiamo avuto modo di dare maggiore visibilità ad alcuni di questi progetti e di acquisire nuovi clienti. Rimane però ancora difficile portare un nuovo prodotto a diventare uno standard e a entrare nel nostro catalogo. La nostra storia ci impone di prestare sempre attenzione alla qualità, nonostante la forte concorrenza sul mercato dei gonfiabili, per cui tutti i prodotti che commercializziamo sono una nostra produzione e non acquisizioni esterne successivamente rimarchiate come capita sempre più spesso di vedere. Questo è quello ci perfette di differenziarci e di portare avanti la produzione anche in assenza delle grosse commesse petrolifere di un tempo.
Essere visibili e riconoscibili sul mercato è oggigiorno sempre più importante. Come comunicate il vostro brand e i vostri prodotti? Quali sono le fiere di settore di riferimento per SO.CA.P.?
In questi anni, abbiamo puntato su fiere nazionali e internazionali come ADIPEC ad Abu Dhabi e OMC a Ravenna, tutte fiere per il settore petrolifero a cui partecipiamo regolarmente. Le fiere sono perciò la nostra vetrina più importante, così come lo sono internet e, in parte, anche i social media.
Che tipo di test devono superare oggi le casseforme pneumatiche tubolari per essere immesse sul mercato?
Seguiamo le normative UNI sugli involucri gonfiabili a pressione, che stabiliscono i metodi di saldatura e i coefficienti di sicurezza ecc. Inoltre, ci tengo a far notare che siamo un’azienda certificata ISO 9001 da quasi 20 anni, uno standard di riferimento riconosciuto su scala mondiale per la gestione della qualità.
Se potesse definire SO.CA.P. con tre aggettivi, quali sceglierebbe?
Penso che i valori più importanti per noi siano la serietà, l’esperienza e la professionalità.
In quale settore, oltre a quello petrolifero, punta maggiormente la vostra azienda in questo momento?
Un settore sul quale stiamo puntando sempre di più è quello navale. In passato abbiamo lavorato con Fincantieri durante la costruzione della Costa Fortuna e della Costa Concordia. La SO.CA.P. ha fornito dei palloni galleggianti che servivano per aiutare a sollevare le imbarcazioni in fase di uscita dal bacino di carenaggio, un’operazione che risulta molto delicata nei bacini italiani, troppo piccoli per navi di quelle dimensioni.
Da lì ci siamo fatti conoscere e il nostro marchio ha avuto risonanza all’interno del mondo della costruzione navale made in Italy. SO.CA.P. fornisce anche serbatoi alle varie aziende che fanno servizi sulle navi come il collaudo delle scialuppe. Per questo speriamo che il navale possa diventare sempre più importante per noi in futuro. Naturalmente, riponiamo sempre grandi speranze nel settore petrolifero, che per il nostro business rimane di primaria importanza.
Che tipo di manutenzione viene fatta sui vostri prodotti?
I nostri sono prodotti di lunga durata che hanno bisogno di poca manutenzione, quasi nulla sui tappi pneumatici. A ogni modo, siamo sempre disposti a offrire un servizio di manutenzione sui prodotti a marchio SO.CA.P. ai nostri clienti.
Sara Ibrahim