È un bilancio che si conferma solido quello del primo semestre 2020 recentemente reso noto dal Gruppo SKF. A spiegarlo è Alrik Danielson, Presidente e CEO di SKF: “Abbiamo ottenuto risultati operativi molto solidi, nonostante il calo delle vendite del 25% registrato nel secondo trimestre. Questi risultati ci hanno consentito di continuare a rafforzare ulteriormente il Gruppo, mantenendo elevati i livelli di investimento nelle nostre strutture, sviluppando nuove offerte per i clienti e sfruttando al contempo nuovi modi di lavorare. Inoltre, a giugno abbiamo annunciato che tutti gli impianti produttivi dovranno ottenere la certificazione carbon neutral entro il 2030”.
Un aumento della flessibilità nonostante le restrizioni
Le vendite nette, a causa del calo organico del 25%, sono state pari a 16,6 miliardi di corone svedesi. Le vendite in Europa e Nord America si sono ridotte del 30% e in Asia del 10%, rispetto allo scorso anno. Le vendite hanno continuato a subire gli effetti delle restrizioni imposte dai governi e della riduzione della domanda in generale.
Nonostante questo importante calo della domanda, nel secondo trimestre SKF ha continuato ad aumentare la flessibilità in termini di costi ottenendo un margine operativo, escluse spese non ricorrenti, del 9,4% (12,7% lo scorso anno), con un utile operativo, escluse spese non ricorrenti, di 1,6 miliardi di corone svedesi. Le voci che incidono sulla comparabilità, compresi i costi di ristrutturazione e crediti verso i clienti, ammontano a 896 milioni di corone svedesi.
Industrial e Automotive
Il business Industrial ha ottenuto un margine del 14,0% (15,7%), nonostante un calo delle vendite in termini organici del 17%. Il business Automotive, che ha continuato a subire le conseguenze delle chiusure dei clienti e del calo della domanda in generale, ha ottenuto un margine pari a -8,4%, determinato principalmente dal calo del 45% delle vendite in termini organici.
Non si fermano gli investimenti
SKF ha continuato a ridurre i costi e ad adeguare le dimensioni del business, con l'ambizioso obiettivo di essere ancora più flessibili e sostenere maggiormente i clienti. Il Gruppo ha inoltre continuato a investire nell'ammodernamento e l'automazione delle proprie strutture, nonché ad aumentare la capacità produttiva a livello regionale. Durante il trimestre l’azienda ha annunciato un ulteriore investimento di 400 milioni di corone svedesi nello stabilimento per la produzione di cuscinetti a sfere di Xinchang, in Cina.
Nel corso dei primi sei mesi dell'anno, l’impegno di SKF volto a ridurre i costi fissi ha costretto l’azienda a una riduzione del personale che ha interessato 1.350 dipendenti a tempo indeterminato e 750 dipendenti a tempo determinato/interinali. “Ciò ha contribuito ai costi di ristrutturazione per un ammontare pari a 657 milioni di corone svedesi. I nostri sforzi continueranno in tal senso e, di conseguenza, prevediamo che il livello dei costi di ristrutturazione continuerà a essere elevato durante il secondo semestre 2020. Si tratta di misure difficili, ma che dobbiamo necessariamente adottare per tutelare il business e assicurarci di disporre delle basi per riemergere da questa crisi ulteriormente rafforzati come Gruppo SKF” ha affermato Danielson.
Una nuova realtà impone nuove sfide
Il risultato operativo inferiore e l'aumento del capitale circolante, che a sua volta è stato determinato da un aumento delle vendite nel mese di giugno, hanno fatto registrare, durante il trimestre, un flusso di cassa di -838 milioni di corone svedesi.
“I nostri colleghi in tutto il mondo stanno facendo un ottimo lavoro per mantenere sicuri, sotto il profilo sanitario, i nostri stabilimenti e uffici, nei limiti del possibile. “La nuova realtà” impone molte sfide per i nostri clienti -afferma Danielson- ma aumenta anche considerevolmente il valore delle nostre soluzioni connesse da remoto per il monitoraggio e la lubrificazione”.
“La nostra capacità di offrire analisi online e manutenzione basata sull'Intelligenza Artificiale -continua Danielson- ci consente di continuare ad aiutare i nostri clienti a migliorare le prestazioni di rotazione delle loro macchine, senza ricorrere al supporto in loco.
“Il clima di incertezza persiste, ma stiamo attuando misure per riuscire a emergere come azienda più forte. Continuiamo a investire in soluzioni innovative e nell'automazione e siamo certi che sapremo reagire alle variazioni della domanda, per sostenere i nostri clienti e tutelare il nostro flusso di cassa e la nostra solidità finanziaria” conclude Danielson.