Soddisfatti e certificati

Intervista a Stefania Beltrame, Human Resources Department, e Francesco Agostini, Mechanical Maintenance Services Manager di AFV – Acciaierie Beltrame Vicenza, in merito alla certificazione del personale di manutenzione

  • Novembre 4, 2022
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  • Stefania Beltrame, Human Resources Department, AFV – Acciaierie Beltrame Vicenza
    Stefania Beltrame, Human Resources Department, AFV – Acciaierie Beltrame Vicenza
  • Francesco Agostini, Mechanical Maintenance Services Manager, AFV – Acciaierie Beltrame Vicenza
    Francesco Agostini, Mechanical Maintenance Services Manager, AFV – Acciaierie Beltrame Vicenza
  • Soddisfatti e certificati
    Soddisfatti e certificati
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    Soddisfatti e certificati

Dati recenti attestano che in Italia siano presenti circa 1500 addetti alla Manutenzione in possesso di una certificazione rilasciata ai sensi del Regolamento del CICPND, approvato da Accredia e conforme alla Norma Europea UNI EN 15628. Quella della certificazione è una opportunità che sempre più è diventata elemento distintivo per valorizzare le competenze di chi opera in manutenzione.

Dobbiamo chiarire che la Certificazione non è soltanto un esame che attesta una competenza, ma è un “processo” che valuta gli aspetti cognitivi ed esperienziali propri del profilo del lavoratore. Per la ammissione agli esami di certificazione occorre infatti aver completato un percorso formativo progettato nel rispetto delle linee indicate dalla Norma UNI EN 15628, e avere maturato una significativa esperienza professionale in grado di rendere i candidati competitivi in un mondo del lavoro continuamente in cambiamento

Ma cosa ha comportato il possesso di una certificazione, in termini di carriera e crescita professionale? Quali benefici hanno compensato l’impegno speso per lo studio e la partecipazione a esami e valutazioni? Per comprendere di più le opportunità che la certificazione comporta, ne parliamo con i protagonisti, siano essi i Dirigenti che hanno deciso di far acquisire questo riconoscimento ai propri manutentori, siano gli stessi manutentori che hanno trovato la giusta motivazione per impegnarsi a conseguire questo risultato. Ci proponiamo pertanto di ospitare in questo, e nei prossimi numeri della Rubrica “Job & Skills”, una serie di interviste con alcune personalità che hanno raggiunto questo traguardo, richiamando tutti i lettori a un confronto che possa esaltare gli aspetti positivi dell’essere certificati, ma senza tralasciare quegli inevitabili lati negativi che, con il tempo, potranno, auspicabilmente, migliorare.

In questo primo incontro, la Rubrica ospita Stefania Beltrame, Human Resources Department e Francesco Agostini, Mechanical Maintenance Services Manager di AFV – Acciaierie Beltrame Vicenza.

 

 

Francesco Gittarelli

Dott.ssa Beltrame, come è maturata la scelta di portare a certificazione il vostro personale di manutenzione? Quali erano gli obiettivi che vi eravate posti, quali le aspettative?

S. Beltrame: Nella gestione delle attività operative del Gruppo Beltrame la manutenzione riveste un ruolo essenziale. Gestire in modo eccellente la manutenzione in un’acciaieria, non significa solo massimizzare gli obbiettivi di produttività e riduzione dei tempi di fermata, ma anche coordinare tutto il personale addetto alle attività manutentive in termini di sicurezza, ambiente, qualità e controllo dei costi. Risulta evidente che tale gestione richiede alte competenze, non solo tecniche ma organizzative e gestionali. In tale contesto la scelta di avviare un percorso di qualificazione e certificazione delle competenze del nostro personale di manutenzione, secondo la norma UNI EN 15628, è stata una scelta quasi obbligata. L’obbiettivo principale era quello di consolidare l’esistente organizzazione di manutenzione rendendo le persone chiave, oltre che più preparate, anche più consapevoli dell’importanza del loro ruolo. Far comprendere pienamente l’importanza del ruolo a responsabili, supervisori e tecnici di manutenzione, fornendo strumenti e competenze per ricoprilo, facilita il raggiungimento di tutti gli obiettivi aziendali.

Ing. Agostini, lei è stato un operatore di Manutenzione che ha conseguito la certificazione CICPND. È stata una scelta sua o c’è stato qualcuno che lo ha deciso per lei?  Quali sono state le motivazioni che hanno portato a questa scelta, quali erano le aspettative che si era creato?

F. Agostini: La scelta è stata aziendale ma personalmente sentivo il bisogno di ottenere un riconoscimento della mia professionalità. Attualmente ricopro il ruolo di Plant Mechanical Maintenance Services Manager del sito di Vicenza ma mi occupo di manutenzione da quando sono entrato nel Gruppo Beltrame nel 2018. Il percorso professionale di crescita è stato molto entusiasmante e proficuo e si è sviluppato attraverso un continuo confronto con i manutentori delle varie aree e con tutti i colleghi delle diverse funzioni aziendali. In un certo senso ho imparato facendo, senza una vera base metodologica alle spalle. La partecipazione al percorso formativo, in linea con i requisiti della UNI EN 15628 e la conseguente certificazione delle competenze, mi ha consentito di fissare dei cardini metodologici e operativi per migliorare il mio lavoro e poter così contribuire in modo efficace al raggiungimento degli obiettivi.

Quali sono state le principali difficoltà che avete dovuto affrontare? Avete trovato interesse da parte di tutti i candidati alla certificazione o avete avuto casi di indisponibilità?

S. Beltrame: La risposta del personale di manutenzione coinvolto è stata eccezionale. I partecipati hanno compreso perfettamente l’importanza del percorso di certificazione, recependo che la certificazione è soprattutto legata alle loro competenze e attesta in modo chiaro il loro valore e la loro professionalità. Tutti i partecipanti hanno conseguito la certificazione e lavorato con entusiasmo anche nella fase di preparazione dei project work. È stato possibile mettere in pratica i project work realizzati, trasformandoli immediatamente in procedure di manutenzione applicabili in Acciaieria. Un esempio emblematico è stata l’applicazione della analisi FMECA agli impianti di aspirazione e abbattimento a servizio dei treni di laminazione. Tale analisi, condotta da un piccolo gruppo di lavoro di partecipanti al percorso di formazione e certificazione delle competenze, secondo la norma UNI EN 15628, ha consentito di identificare la criticità delle varie tipologie di guasto e di identificare strategie di manutenzione preventiva. Il miglioramento della rilevabilità e del controllo per i componenti elettrici e la riduzione della probabilità di guasto per i componenti meccanici ha portato a una riduzione dell’indice di criticità complessivo del 43% e a una riorganizzazione della gestione degli interventi di manutenzione con un interessante saving economico.

Ingegnere, quanto resterà importante, per la sua storia professionale, il giorno dell’esame? Quali erano le sue preoccupazioni, quali le sue certezze. Cosa ricorda di quei momenti?

F. Agostini: Era da tempo che non sostenevo un vero esame. Il test d’esame per la certificazione delle competenze del personale di manutenzione non è banale. Le domande spaziano da argomenti tecnici (es. unità di misura della coppia motrice), alle diverse strategie di manutenzione (es. proattiva, preventiva, a guasto), passando per indicatori tipici del processo di manutenzione (es. MRT, MTBF), fino alle metodologie per la risoluzione dei problemi. Ero un po’ emozionato ma anche consapevole delle mie conoscenze e alla fine ho superato l’esame senza problemi.

Dottoressa Beltrame, volendo fare un bilancio tra l’impegno per il conseguimento della certificazione e i risultati ottenuti, in termine di qualità del servizio erogato e di partecipazione e motivazione, siete soddisfatti della vostra scelta?

S. Beltrame: A livello aziendale siamo stati particolarmente soddisfatti del percorso intrapreso e abbiamo intenzione di estendere tale attività anche ad altri addetti alla manutenzione e a tutti i siti del Gruppo Beltrame. L’impegno è importante in termini di tempo, quindi per la formazione è stato definito un percorso modulare, che in funzione delle certificazioni che si volevano ottenere ha richiesto da 5 a 10 giornate di formazione. La partecipazione attiva e la soddisfazione dei partecipanti ci ha reso molto orgogliosi di quanto ottenuto. Il team di manutenzione è così pronto per affrontare le prossime sfide, legate all’attuale scenario complesso, in forte evoluzione e in costante cambiamento. Sfide a cui è necessario rispondere con competenza e determinazione!