Durante l'ultima edizione di Hannover Messe, la redazione di Manutenzione T&M è stata ospite presso lo stand di GE Industrial dove ha incontrato Agostino Renna, Chief Commercial Officer Industrial Solutions, e Tim Ford, Product Manager. In questa occasione GE ha presentato GuardEon, una gamma completa di interruttori dedicata alla digitalizzazione industriale. Un prodotto innovativo e simbolo della trasformazione che GE sta mettendo in atto negli ultimi mesi.
Prima di presentare GuardEon, Dott. Renna ci può introdurre alla realtà General Electric?
Renna: General Electric è un'azienda globale con 7 linee di business di grandi dimensioni. Nel 2015 abbiamo avuto ordini provenienti da 175 nazioni e il nostro turnover annuale è pari circa a 150 bilioni di dollari. Abbiamo circa 335.000 dipendenti in tutto il mondo. Il nostro business riguarda tutti gli ambienti e le infrastrutture più esigenti, dove affidabilità e sicurezza dell'alimentazione elettrica non sono condizioni negoziabili. Le sette linee sono le seguenti: Aviation, Healthcare, Oil & Gas, Power & Water, Energy Connections, GE Capital Business e GE Current (dove si trova GE Lighting). Un focus particolare vorrei porlo su Energy Connections che è un gruppo che si compone di 4 famiglie: Industrial Solutions, Power Conversion, Grid Solutions e Automation & Control.
Mr. Ford, ci può presentare GuardEon e perchè è così determinante per il futuro di General Electric?
Ford: Innanzitutto devo evidenziare come GE stia diventando sempre più un'azienda industriale e GuardEon è la dimostrazione che stiamo intraprendendo una strada che va proprio in questa direzione. Rappresenta una piattaforma unica e completa per aziende operanti in svariati ambiti industriali e siamo davvero entusiasti di questo aspetto. La gamma degli interruttori comprende modelli con cornice in quattro dimensioni diverse, provvisti di componenti comuni, accessori intercambiabili e opzioni flessibili per una customizzazione sul campo. Ha un design innovativo e robusto e può essere utilizzato, grazie ad un sistema di intelligenza artificale posto all'interno dell'elettronica, per una diagnostica avanzata, per monitoraggio attraverso una manutenzione interna, e per la comunicazione del consumo di energia.
Quale è l'importanza di GuardEon?
Renna: Facciamo un ragionamento di macro livello sulla realtà in cui viviamo oggi. Siamo di fronte ad una crescita ovunque, siamo sempre sotto valutazione e quindi dobbiamo performare tutti nel miglior modo possibile. Questo tradotto per un'azienda vuol dire aumentare la produttività. Nel mondo industriale produttività significa impiegare più tempo producendo lasciando il minor tempo possibile offline. Questa tecnologia è stata progettata per assicurare l'affidabilità e il miglior tempo di funzionamento dell'installazione in ambito industriale. Quindi non va pensata solo come una tecnologia innovativa, ma come una tecnologia che permette ai nostri clienti di avere maggiore produttività in uno scenario economico che è oggi è ancora molto difficile.
Inoltre GuardEon raccoglie e analizza i dati prestazionali per aiutare i clienti a diagnosticare i problemi prima che questi accadano e a prendere decisioni in base a informazioni complete in tema di manutenzione, aumentando la produttività e i tempi di produzione. Questo risponde esattamente alla domanda sull'importanza di GuardEon. Inoltre abbiamo coinvolto 100 clienti da 17 differenti nazioni per avere un feedback su questa tecnologia. Quello che è stato presentato ad Hannover non è stato soltanto il frutto dei nostri studi e della nostra esperienza, ma il risultato anche dato dal feedback di questi clienti. Per esempio la targhetta girevole, la maniglia rotante ergonomica, il design snello con un numero di componenti interni inferiore al precedente modello di interruttori GE sono innovazioni suggeritici dai nostri customers. Questo è un nuovo modo di pensare all'interno della nostra azienda.
Quali sono i mercati di applicazione di questa tecnologia?
Ford: Si tratta di una piattaforma globale che può essere utilizzata in moltissimi mercati. In particolare il nostro team di sviluppo, nel momento della creazione e dell'elaborazione di GuardEon, ha attinto ad esperienze aziendali provenienti dai mercati Oil&Gas, Mining, Marine, DataCenter ed altra segmenti industriali, per poter prendere le migliori decisioni in termini di design e di miglior funzionalità per i clienti.
Dott. Renna, quali saranno gli sviluppi e quale è il pensiero di GE in merito al futuro prossimo?
Renna: Ad Hannover abbiamo mostrato GE Industrial. Quello in cui crediamo molto per quanto riguarda anche il futuro della nostra azienda è la capacita di coniugare l'asset fisico e la parte di softwaristica, traducendo il tutto in quello che è l'Industrial Internet: saremo capaci di embeddare l'intelligenza in questi devices, di garantire una suite di software che possano dialogare con questi devices e di diagnosticare come stanno performando e se c'è qualche malfunzionamento possiamo preventivamente avvisare i nostri clienti attraverso una corretta manutenzione preventiva, non avranno più nessuna sorpresa negativa dalla loro infrastruttura. La storica GE era una azienda basata sul physical asset, sul prodotto e sulla tecnologia, la GE del futuro sarà una "digital industrial company". La nuova GE sarà guidata dai software e il physical asset permetterà ai clienti di avere il ritorno economico che stanno cercando.
La nostra ambizione è quella di diventare la più grande startup al mondo: stiamo cercando internamente di cambiare la nostra cultura, di muoverci con più velocità, di abbracciare sempre più la sperimentazione. 3-4 anni per mettere un nuovo prodotto nel mercato sta diventando una tempistica troppo lunga. Ci stiamo ponendo diversi quesiti: Come possiamo sperimentare di più? Come possiamo entrare nel mercato con prodotti che sono sufficientemente buoni per poi continuare a crescere insieme ai nostri clienti? Guardeon è un esempio in risposta a tutto questo. Abbiamo sempre presente che ci sono 2.5 bilioni di persone che non hanno elettricità. Quello che vogliamo fare è raggiungere queste persone e cercare di cambiare le loro vite e le loro economie.
Marco Marangoni