La redazione di Manutenzione ha fatto visita agli uffici italiani di Babcock Wanson a Cavenago Brianza (MB), azienda leader nel mercato termotecnico industriale. Alle domande ha risposto il Managing Director, Ing. Furio Sabbatini.
Ing. Sabbatini, Babcock Wanson è una realtà ormai consolidata che opera da molto tempo sul mercato termotecnico industriale. Negli ultimi mesi l'azienda ha avuto una evoluzione importante. Ce la può raccontare?
A partire dal 2015 Babcock Wanson sta implementando un approccio ancora più globale sui mercati mondiali. La struttura organizzativa internazionale imprime un cambio di marcia che riteniamo fondamentale per far capire quanto l'azienda operi su tutto il panorama mondiale. Ci siamo dati un modello unitario implementando la Babcock Wanson International, chiamata semplicemente Babcock Wanson.
La globalità dei mercati ci spinge ad integrare ancor di più le varie realtà dando un taglio unitario e promuovendo una organizzazione comune. Manteniamo ovviamente le peculiarità locali dei vari paesi, ispirandoci però ad una programmazione e azione globale. Anche a livello di immagine il cambiamento è sensibile, con il rinnovamento del nostro logo lanciato ufficialmente a febbraio 2016. Tutto parte dai Paesi dove siamo già presenti direttamente e indirettamente con le nostre aziende, ma con lo sguardo rivolto verso tutti i nostri interlocutori sparsi per il mondo, ai quali vogliamo passare con forza un messaggio di rinnovato spirito unitario.
Uno dei nostri obiettivi è quello di ampliare la nostra rete aftersales per avere la possibilità di essere più vicini ai nostri clienti dove i nostri impianti sono installati e garantire quindi un servizio migliore e più rapido e puntuale ai nostri clienti. L'Europa è il cuore storico delle nostre attività, abbiamo diramazioni negli Stati Uniti, in Medio Oriente e nel Nord Africa. I nostri impianti sono installati in modo diretto o indiretto in tutto il mondo. Il nostro pensiero è che la crescita passi attraverso una strutturazione
che parte da ciò che si è già costruito, sviluppandolo, ampliandolo e ottimizzandolo.
Come è strutturata dunque la Babcock Wanson? Qual è la linea che guida tutta la produzione?
Abbiamo una linea direttrice fondamentale: la strutturazione delle nostre attività avviene attraverso i criteri del Product Management, che controlla la gestione del prodotto nella sua evoluzione tecnica, la ricerca e sviluppo, l'ottimizzazione nei processi costruttivi e la lavorazione
in chiave qualitativa e la costruzione secondo i codici più attuali.
Gli obbiettivi fondamentali risiedono nella evoluzione dei prodotti in linea con le più stringenti normative ambientali e l'ottimizzazione dei processi che garantiscano le migliori performance in termini di risparmio energetico.
Babcock Wanson si è quindi organizzata secondo quattro linee di prodotto così suddivise:
- lo sviluppo del mercato della post combustione con la linea Incinex, impianti recuperativi e rigenerativi (sede a Cavenago Brianza);
- le caldaie a serpentino a vaporizzazione istantanea e a olio diatermico ed altri prodotti storici di Babcock Wanson Italiana (sede a Cavenago Brianza);
- caldaie a tubi da fumo, gestite e costruite in Francia nella fabbrica di Nerac;
- l'aftersales: si sviluppa in modo integrato dalla Direzione Centrale di gruppo. Stiamo lavorando a dispositivi di gestione molto più capillari e soprattutto innovativi. Stiamo implementando una serie di attività legate all'informatizzazione del rapporto con il cliente (cloud/remoto) per implementazione di lavori di manutenzione o di supervisione, per il controllo dell'impatto ambiantale e l'ottimizzazione energetica, per il trattamento acque etc...
Nei paesi in cui siamo già presenti disponiamo di staff di tecnici qualificati ed esperti che possono far fronte alle molteplici richieste derivanti da un mondo fortemente specializzato e continuamente in crescita. Ogni unità locale è responsabile dell'attività di dettaglio ma le impostazioni delle attività generali vengono dettate da logiche comuni che garantiscono l'ottimizzazione delle informazioni e delle risorse a livello globale.
Questa struttura a matrice necessita ovviamente di essere continuamente sviluppata e formata, specie nella definizione degli standard qualitativi, i quali ci permettono di proporci sempre più sul mercato come leader nell'ottimizzazione dei recuperi energetici e nella riduzione dell'impatto ambientale.
Oltre la capacità di sostenere i nostri clienti nelle loro necessità manutentive e continuità produttive, sono queste le due linee guida che quotidianamente sono alla base dei nostri progetti di evolutivi e studi di fattibilità.
Grazie a questa organizzazione riusciamo a incrementare le possibilità di sviluppo dei nostri partner, ai quali siamo in grado di dare supporto tecnico e tecnologico, oltre che commerciale. Grazie a loro possiamo approdare presso nuovi mercati, non solo geograficamente intesi, ma anche a livello di specifici settori quali, solo per citarne alcuni, il Food & Beverage, farmaceutico, l'Oil & Gas oltre all'industriale in genere.
Continua a leggere l'intervista all'ing. Sabbatini sul numero di Marzo di Manutenzione T&M