Negli ultimi anni in Cei Group Spa abbiamo chiamato a far parte della squadra veri talenti con diverse e diversificate esperienze. Giovani laureati e project manager di lungo corso, che hanno navigato con grandi multinazionali dei servizi e dell’energia sulla tolda di Centrali di Cogenerazione, capitani alla guida della gestione e manutenzione dell’impiantistica di grandi strutture ospedaliere, remando in agguerrite PMI e emergenti Public Company: abbiamo messa a frutto questa ricchezza di competenze multidisciplinari immaginando un’avventura aperta a 360° alle problematiche tecniche della riqualificazione, della gestione e della manutenzione degli impianti in qualche modo legati al mondo dell’energia.
Introduzione
Un aspetto forse trascurato dell’innovazione è rappresentato dall’ingegnerizzazione, realizzazione e gestione di diverse soluzioni, già note in forma stand alone, ma che integrate possono rappresentare una sfida all’efficienza energetica e ambientale: un’efficienza non effimera ma duratura, se manutenute e gestite con competenza in continuità dalla stessa mano e testa che le ha realizzate.
Siamo oggi una ESCo che propone soluzioni di Global Service manutentivo e servizi energia e offre soluzioni in grado di fare sinergia di queste sue competenze in diversi ambiti di business, a partire da quello storico del residenziale aggregato, attraverso la cura delle strutture sanitarie fino alla pubblica amministrazione e al mondo dell'industria.
Ci è capitato di essere chiamati da un’azienda leader industriale della chimica applicata, a studiare e proporre una soluzione integrata a un problema di smaltimento di reflui che non trovavano più una collocazione economicamente sostenibile nel mercato del trattamento, con il rischio aggiuntivo di non trovare nemmeno una qualsiasi altra destinazione, mettendo potenzialmente in crisi la produzione: il passaparola dei clienti ci aveva qualificato in un campo di azione che non era, come s’usa oggi in gergo calcistico, la “specialità della casa”.
Ideare e “montare” una soluzione articolata a un problema comune a tante aziende è stato lungo e complicato, con ricorso a differenti tecnologie e a competenze di varia estrazione, ma sicuramente meno difficile che convincere il nostro cliente, perplesso, comprensibilmente, di fronte a una proposta davvero globale in tutti i sensi. Di seguito cerchiamo di illustrarlo ai lettori.
Case study industriale
Con pazienza e caparbietà si è costruita una soluzione integrata sotto i diversi profili. In primis sotto il profilo contrattuale: l’accordo con il cliente prevedeva due contratti, uno di realizzazione dell’impianto e uno di gestione e manutenzione, con i due contratti che si guardano e si completano.
Il primo contratto, che sfrutta le potenzialità dell’industria 4.0, racchiude in sé la progettazione, le autorizzazioni necessarie all’installazione e la costruzione chiavi in mano del nuovo impianto; partiti dallo studio di fattibilità tecnico/economico, abbiamo coordinato e gestito diverse professionalità per redigere un progetto esecutivo dell’opera che fosse completamente integrato nel sito industriale attuale. Innumerevoli le competenze coinvolte: dal fiscalista allo strutturista, dall’ingegneria elettrico/meccanica agli specialisti delle apparecchiature, dal tecnico del rumore allo specialista ambientale. Il secondo contratto di Gestione pluriennale prevedeva, a seguito del collaudo del sistema, la messa e tenuta in esercizio dell’impianto con garanzie di efficienza, affidabilità ed efficacia. Nello specifico lo stesso è composto dalla condizione giornaliera dell’impianto, la supervisione e la verifica periodica dei parametri di funzionamento, la manutenzione ordinaria programmata e predittiva, oltre alla copertura pluriennale in formula all risk. Quale ESCo, inoltre, abbiamo proposto una soluzione che coniugasse il finanziamento delle opere e ne inglobasse gli incentivi: quindi il contratto di compravendita accede alle incentivazioni previste per l’industria 4.0 per quanto attiene al trattamento dei reflui, mentre il contratto di gestione norma l’accredito degli incentivi, quali i certificati bianchi (TEE) per quanto riguarda la produzione di energia rinnovabile e la CO2 evitata.
Abbiamo quindi integrato la progettazione l’ingegnerizzazione, la realizzazione, la gestione e la manutenzione a risultato garantito dell’impianto, condividendo con il cliente non tanto i rischi che rimangono tutti in capo a CEI, quanto i benefici, economici, ambientali ed energetici del progetto.
La digitalizzazione dei processi manutentivi e dei parametri di funzionamento attraverso delle piattaforme software integrate, permette il monitoraggio del sistema e la totale trasparenza verso la committenza, senza la perdita completa di Know How, a volte tipica delle esternalizzazioni asettiche. Ore di funzionamento, rendimenti di evaporazione, quantità di energia prodotta e utilizzata, analisi della “torta energetica”, quantità di liquido trattato, quantità di refluo prodotto sono solo alcuni dei parametri che vengono costantemente misurati e verificati.
Processi, responsabilità, iterazioni tra Committente e Provider
Nello specifico, abbiamo effettuato una integrazione più strettamente tecnologica con tre stadi di trattamento, ideati per chiudere il ciclo e quindi con il riutilizzo totale dei reflui trattati all’interno del ciclo produttivo e integrazione della risoluzione del problema ambientale con l’opportunità di una produzione di energia rinnovabile che vada a servire oltre all’impianto di trattamento anche i servizi generali dello stabilimento nel suo complesso, ottenendo risparmi energetici ambientali di emissioni di CO2 rilevanti.
Obiettivi richiesti
Tutto questo sforzo di ricomprendere i diversi livelli di collaborazione con l’azienda hanno negli accordi contrattuali e nella prassi creato una salda partnership tra cliente e fornitore, dove i target delle due parti non sono confliggenti ma concorrenti, in quanto la realizzazione con i materiali top level, le best practice tecnologiche e la migliore gestione possibile va a beneficio del Cliente solo in quanto va a beneficio di CEI che fornisce gli impianti, la gestione, la manutenzione e risulta intrinsecamente connessa in un’ottica win win, dovendone garantire le performance necessarie al rientro del proprio investimento. Il commitment primario dalla Committenza nell’operazione è rappresentato dalla assoluta tutela in merito ai risultati che l’impianto avrebbe prodotto e quindi alle sue performance; il meccanismo contrattuale di tutela prevede quindi che solo una quota dell’investimento venga liquidata al collaudo dell’impianto, la restante parte venga erogata dal cliente con successive rate mensili e solo nel caso in cui vengano rispettati i livelli di KPI previsti contrattualmente e misurati costantemente in contraddittorio.
Manutenzione al servizio dell’affidabilità degli impianti
Fondamentale la progettazione attenta alla qualità dei materiali, al livello di affidabilità delle macchine, a un layout che consenta una gestione ottimale e una manutenzione efficiente: in questo progetto, ma in tutte le attività in formula ESCo di CEI, la manutenzione è al servizio dell'affidabilità degli impianti e quindi del risultato complessivo della partnership tra cliente e fornitore. I benefici per l’azienda cliente di questa scelta integrata sui diversi profili sono evidenti:
- offrono l’opportunità di concentrarsi sul proprio core business e sviluppare dunque tutta la filiera produttiva;
- l’azienda si è messa in sicurezza anche per diversi rischi che il mercato le presentava quale il rischio prezzo dell’energia, oggi così palese, il rischio disponibilità di impianti di smaltimento per i suoi reflui, il rischio prezzo per lo smaltimento degli stessi reflui;
- accesso a un’economia circolare, alla possibile certificazione ambientale di tutto il processo che riutilizzi reflui all’interno del ciclo produttivo, con ricadute positive anche sull’immagine della Società.
Ma la reciproca disponibilità e intelligenza delle parti ha consentito altresì di risolvere contestualmente alla progettazione esecutiva dell’opera altre criticità non risolte nell’azienda quali:
- la riqualificazione di tutta l’impiantistica elettrica di media tensione;
- l’aggiornamento delle autorizzazioni ambientali;
- l’adeguamento di tutta la sicurezza e la certificazione prevenzione incendi;
- una ridefinizione ottimale del layout e della logistica delle aree esterne;
- la riorganizzazione della raccolta dei residui prima effettuata puntualmente oggi centralizzata;
- l’annullamento dei rischi ambientali oggi così incombenti nell’immaginario e nella vita quotidiana delle aziende produttrici.
Il tutto con l’obiettivo che il nuovo impianto venisse collocato all’interno di un sistema ordinato e verificato che ne permettesse il regolare svolgimento senza “intoppi esterni”.
Progettazione attenta alla manutenzione
Ma un articolo per la rivista organo ufficiale dell’associazione italiana di manutenzione non può che focalizzare la sua attenzione sulla centralità della progettazione attenta alla manutenzione, che in questo caso si coniuga con digitalizzazione, telecontrollo e remotizzazione della gestione. Una manutenzione programmata correttamente progettata ed effettuata puntualmente è il supporto indispensabile per un contratto a risultato e a lungo termine, contratto che non può sopportare fermate non programmate, interruzioni di servizio, problemi ambientali e mancato rispetto dei parametri chimico fisici di trattamento, definiti come invalicabili tra le parti.
Grazie ai feedback quotidiani della conduzione dell’impianto e alla misura di parametri “vitali”, la progettazione della manutenzione specifica, fatta integrando tutti gli skills dei produttori delle apparecchiature, si arricchisce di nuove attività che permettono di mantenere l’impianto in perfetta linea con le aspettative di processo; un impianto “vivo” e realizzato “su misura” non si può gestire con un manuale di manutenzione, ma va ascoltato, capito e continuamente messo a punto come se fosse una preziosa auto storica prodotto di sapienti mani artigiane, che oltre ad averla messa su strada gli permettono di mantenere inalterate nel tempo le sue performance.
Conclusione
Si tratta ovviamente di un arricchimento culturale per entrambi i membri di questa partnership, sia in termini prettamente tecnologici e organizzativi, ma anche contrattuali: la collaborazione creata rafforza l’idea che mettendo a fattore comune diverse competenze ed esperienze si possono ottenere risultati che il semplice obiettivo unilaterale del risparmio energetico e/o economico non poteva nemmeno immaginare. Tante le figure aziendali coinvolte sia del cliente che del fornitore, interne ed esterne: tutte necessarie al confezionamento di un progetto articolato e complesso: progettisti civili, idraulici, elettrici termomeccanici, softweristi, preventivisti, energy manager, figure commerciali, specialisti di trattamento rifiuti, consulenti ambientali e antincendio, biologi, chimici del trattamento dei reflui, commercialisti, legali. Tutti coordinati da un’impresa quale CEI Group Spa che, come detto all’inizio, fa della visione a 360° gradi sulle esigenze ed i problemi dell’impresa la sua arma letale.
Ing. Marco Moscardi, Direttore Generale, Cei Group Spa
Ing. Carlo Rolla, Direttore Commerciale, Cei Group Spa