Un nuovo anno di manutenzione nei trasporti

Da dove partiamo e cosa ci si aspetta per questo 2018

  • Gennaio 16, 2018
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  • Un nuovo anno di manutenzione nei trasporti
    Un nuovo anno di manutenzione nei trasporti
  • Il convegno Man.Tra sulla gestione delle competenze del personale di manutenzione tenutosi lo scorso dicembre a Napoli
    Il convegno Man.Tra sulla gestione delle competenze del personale di manutenzione tenutosi lo scorso dicembre a Napoli

Aprire un nuovo anno è sempre complica­to. Si fanno consuntivi, previsioni e auguri che le cose vadano meglio.

Quanto segue è quindi una serie di “impressioni” o parole in libertà che purtroppo riecheggiano cose già viste e dette.

Anche per il 2017, come già avvenuto per il 2016, riscontriamo nella manutenzione traspor­ti luci ed ombre. A seconda degli accadimenti siamo propensi a più ottimismo o a più pessi­mismo, anche se un tenue filo di miglioramento ci sembra di scorgerlo. Partiamo allora dagli aspetti positivi.

Manutenzione 4.0

L’insieme di impostazioni e di attività che vanno sotto il nome di Manutenzione 4.0 hanno trovato nel 2017 la definitiva affermazione. Ne fanno fede i diversi convegni, incontri, workshop che si sono effettuati durante l’anno e soprattutto il primo Con­vegno sull’Osservatorio Italiano della Manutenzio­ne 4.0 tenuto a Milano Malpensa il 30/11/2017 a cura di A.I.MAN.

In effetti la Digital Transformation e l’adozione di nuove tecnologie digitali oltre che favorire il per­seguimento di nuove opportunità di business contribuiscono ad ottenere l’eccellenza operativa in manutenzione. L’argomento è stato più volte e variamente approfondito. Ci limitiamo ad osser­vare che nel trasporto abbiamo punte di notevo­le innovazione, soprattutto nel campo ferroviario, con l’implementazione dei sistemi diagnostici sia a bordo veicolo che a terra ed il miglioramento delle modalità di intervento con nuovi e mirati algoritmi che consentono di fare la manutenzione giusta al momento giusto.

Certificazione del Soggetto Responsabile della Manutenzione

Nel settore ferroviario, almeno in Italia ed in at­tesa di formali decisioni a livello europeo, si è consolidato il sistema di certificazione dei Sog­getti Responsabili della Manutenzione dei veicoli in genere. Sono approdati alla certificazione i maggiori costruttori europei, compreso Hitachi Rail, che ora si pongono come forti players sul mercato della manutenzione.

Non si può dire altrettanto nel campo del tra­sporto su gomma sia persone che cose, anche se l’ingresso di nuovi soggetti per la gestione del trasporto riteniamo possa portare ad una più seria e concreta organizzazione.

Certificazione delle officine ferroviarie

È terminato il percorso di approvazione della nuo­va linea guida di ANSF (Azienda Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) per la certificazione a se stante, non legata ad un Soggetto Responsabile della Manutenzione, delle officine ferroviarie italia­ne, in anticipo a quello che verrà deciso prossima­mente in Europa.

Igiene ambientale e qualità dell’aria

L’azione di Man.Tra (associazione Manuten­zione Trasporti) sull’argomento, oltre al con­solidamento delle nuove normative UNI del settore, ha portato alla organizzazione di work shop tematici, alla pubblicazione di articoli scientifici e alla creazione di gruppi di lavoro che si occupano anche, tra l’altro, del controllo continuo del rischio chimico nelle officine di manutenzione.

Mezzi d’opera

Sempre a cura di Man.Tra ed a seguito delle di­sposizioni RFI (Rete Ferroviaria Italiana) si è co­minciato ad approfondire l’importanza di attività di manutenzione certe e definite per i mezzi operanti nella manutenzione delle infrastrutture ferroviarie, interessando fattivamente ANSF al riguardo.

Non c’è molto altro di positivo da registrare in particolare nel trasporto su gomma di persone e cose, tolti i pochi esempi felici dovuti alla iniziativa di singoli responsabili di azienda e raramente alla autorità locali interessate.

Gli aspetti “negativi” nello specifico sono legati soprattutto ad incidenti o a condizioni al contor­no di carattere straordinario. Questo vale sia per il trasporto su gomma che per quello ferroviario. Il guaio è che passata l’emozione del momento chi deve pensare a cambiare qualcosa è ripreso dal vortice della quotidianeità fino al prossimo accadi­mento infausto.

Come abbiamo avuto modo di evidenziare nei mesi passati, la manutenzione direttamente o indiretta­mente è chiamata in causa. Alcuni esempi.

Blocco delle circolazione ferroviaria durante le gelate

I mezzi speciali che erano riservati alla manuten­zione delle linee erano stati dismessi, non serviva­no sempre e quindi qualcuno ha pensato che fosse antieconomico tenerli in funzione.

Recenti incidenti stradali

Sono legati sia alla manutenzione della infrastrut­tura sia alla manutenzione dei mezzi. Ma non risul­ta che al di la delle impostazioni di principio e delle disposizioni teoriche sia stato effettivamente avvia­to u percorso operativo per cambiare qualcosa.

Ma la negatività maggiore è ancora la mentalità dif­fusa che la manutenzione dei mezzi e delle infra­strutture sia solo un costo da tagliare o eliminare. Di questo se ne è parlato fin troppo. Ma questo atteggiamento ha giustificato finora l’esistenza di modalità di effettuazione della manutenzione e di strutture (officine) non più adatte alle sfide che ab­biamo davanti.

In questo contesto si iscrivono le crescenti difficol­tà di parecchie aziende TPL e le prese di posizione di “economisti del trasporto” che vorrebbero au­mentare il trasporto su strada, e quindi costruire nuove autostrade, a scapito del trasporto su ferro giudicato troppo costoso.

Chiudiamo segnalando l’effettuazione a dicem­bre 2017 di un interessante convegno (vedi foto) organizzato a Napoli da Man.Tra in collabora­zione con A.I.MAN. Campania sulle tematiche della gestione delle competenze del personale di manutenzione, dell’analisi dei rischi e del mi­glioramento dei processi di gestione della ma­nutenzione. Gli argomenti, anche se riguardanti il campo ferroviario, sono di carattere generale ed ancora una volta evidenziano la latitanza del settore gomma.

Bruno Sasso, Coordinatore sezione Trasporti A.I.MAN.