Nel settore del movimento lineare, le viti filettate rullate sono ormai ben consolidate e le viti deformate a freddo restano fondamentali. Con le viti a ricircolo di sfere di Eichenberger Gewinde, il carico viene trasmesso dalla vite alla chiocciola attraverso le sfere. L'efficienza meccanica, che nelle filettature trapezoidali di norma non supera 0,4, nelle viti a ricircolo di sfere è superiore a 0,9. L'efficienza energetica che ne consegue rende la vite a ricircolo uno dei componenti di trazione più utilizzati. La chiocciola è dotata di un sistema di ricircolo che reindirizza le sfere nella posizione di partenza.
Viti a ricircolo di sfere permettono il passaggio silenzioso dalla chiocciola al canale di deviazione
Nelle nuove viti a ricircolo di sfere di Tipo F le sfere fuoriescono nel sistema di ricircolo del canale filettato della chiocciola e vengono raccolte in uno speciale incavo, altamente sofisticato, nella calotta, reindirizzate e restituite attraverso il corpo del dado. Nella calotta terminale avviene una nuova deviazione nella filettatura, dove la sfera si "accoda" per compiere la sua funzione di trasferire il carico con un attrito volvente ridotto. È indispensabile che le sfere effettuino il passaggio dalla chiocciola al canale di deviazione silenziosamente e senza intoppi. Ed è ciò che fanno grazie alla struttura del corpo della chiocciola insieme ai più moderni metodi di produzione.
Viti a ricircolo di sfere non consentono allo sporco di depositarsi
Di importanza maggiore risulta invece la continuità del profilo a ricircolo di sfere, che viene trasmesso attraverso il profilato pieno dei dispositivi di filettatura a rulli estremamente stabili sulla vite. Altrettanto importante è la superficie finemente compattata nel profilo. Questa finezza (rugosità ~ Rz 1,0) della superficie non consente allo sporco di depositarsi e garantisce un rotolamento delle sfere assolutamente silenzioso. Grazie alle superfici lucidate a rullo e al rollio delle sfere si riduce l'attrito e l'efficienza aumenta significativamente. Ciò consente a sua volta di avere una bassa coppia motrice con un ridotto potenziale di riscaldamento. Di conseguenza la potenza motrice così diminuita riduce i costi operatività.